Le Direttive
2000/60/CE e
2006/118/CE e il loro recepimento nazionale prevedono che vengano monitorati i corpi idrici sotterranei. A questo scopo, nel corso del 2013, ARPA Lombardia ha avviato un’attività volta all’integrazione dell’attuale rete di monitoraggio regionale delle acque sotterranee con una rete che contempli, oltre ai pozzi e piezometri di monitoraggio qualitativo e quantitativo delle risorse idriche di pianura e fondovalle (acquiferi porosi), anche le manifestazioni sorgentizie, tipicamente presenti in area alpina e pre-alpina (acquiferi fessurati).
Lo studio delle sorgenti rappresenta uno strumento indispensabile per valutare la disponibilità idrica dell’area montana, mentre la caratterizzazione idrochimica delle sorgenti risulta utile per la classificazione idrochimica degli acquiferi che trovano recapito nel punto di emergenza.
Come sono stati selezionati i siti di monitoraggio?
I criteri sulla base dei quali sono state individuate le sorgenti più significative:
- Criterio geometrico-spaziale
- Densità areale: distribuzione dei punti con l’obiettivo di coprire l’intero territorio alpino e prealpino (indicativamente un punto ogni 40 km2);
- Rappresentatività: almeno un punto di monitoraggio per ciascun bacino e sottobacino idrogeologico significativo.
- Criterio idrologico, idrogeologico e di utilizzo
- Portata: priorità per le sorgenti perenni aventi maggiore portata;
- Posizionamento dei punti di monitoraggio in corrispondenza dei principali complessi idrogeologici presenti nel territorio di indagine;
- Significatività: priorità per le sorgenti di utilizzo potabile locale (soprattutto laddove la risorsa non sia sostituibile in caso di crisi) o per quelle pregiate (sorgenti minerali o termali).
- Criterio ambientale
- Vulnerabilità (intrinseca e relativa): priorità per le sorgenti più esposte al rischio di contaminazione, ad esempio per la presenza di pressioni antropiche potenzialmente impattanti.
- Aree geografiche: che prendono in considerazione l'orografia e il clima;
- Posizione delle sorgenti: riferita alla presenza di attività antropiche;
- Zonazione più dettagliata in "province idrogeologiche": che valuta le caratteristiche geologiche e quindi idrogeologiche.
- Criterio logistico
- Accessibilità: priorità per i punti di più rapido e comodo accesso, evitando punti troppo lontani dalle vie di comunicazione o pericolosi da raggiungere;
- Misurabilità: priorità per le sorgenti già dotate di strumenti atti alla misurazione delle portate;
- Economicità: utilizzo di stazioni di misura già predisposte da parte degli Enti Gestori.