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Arpa per le imprese

Autorizzazioni alle emissioni in atmosfera

La normativa italiana dal 2010 – con l’emanazione del D.lgs. 128/2010, che va a modificare la Parte Quinta del D.lgs. 152/06 – ha introdotto l’obbligo di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ad un’ampia gamma di allevamenti zootecnici andando ad includere, oltre alle attività già soggette all’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), anche gli allevamenti di taglia medio-piccola.

Cosa deve fare il Gestore

A seconda del numero di animali (potenzialmente presenti) che vengono allevati in ambienti confinati - ovvero quelli il cui ciclo produttivo prevede il sistematico utilizzo di una struttura coperta per la stabulazione - gli allevamenti zootecnici possono ricadere in una delle seguenti ipotesi:

  1. attività ad inquinamento scarsamente rilevante (art. 272 comma 1 del D.lgs. 152/2006) quando il numero dei capi allevati, per le diverse categorie di animali, è compreso nell’intervallo indicato nella tabella sottostante:
  2. comma 1 dell’art. 272 - Attività lettera z)
    parte I Allegato IV alla Parte Quinta del D.lgs. 152/2006
    Categoria

    N. capi

    Vacche specializzate per la produzione di latte (peso vivo medio: 600 kg/capo)

    Meno 200

    Rimonta vacche da latte (peso vivo medio 300 kg/capo)

    Meno 300

    Altre vacche (nutrici e duplice attitudine)

    Meno 300

    Bovini all’ingrasso (peso vivo medio: 400 kg/capo)

    Meno 300

    Vitelli a carne bianca (peso vivo medio: 130 kg/capo)

    Meno 1.000

    Suini: scrofe con suinetti destinati allo svezzamento

    Meno 400

    Suini: accrescimento/ingrasso

    Meno 1.000

    Ovicaprini (peso vivo medio: 50 kg/capo)

    Meno 2.000

    Ovaiole e capi riproduttori (peso vivo medio: 2 kg/capo)

    Meno 25.000

    Pollastre (peso vivo medio: 0,7 kg/capo)

    Meno 30.000

    Polli da carne (peso vivo medio: 1 kg/capo)

    Meno 30.000

    Altro pollame

    Meno 30.000

    Tacchini: maschi (peso vivo medio: 9 kg/capo)

    Meno 7.000

    Tacchini: femmine (peso vivo medio: 4,5 kg/capo)

    Meno 14.000

    Faraone (peso vivo medio: 0,8 kg/capo)

    Meno 30.000

    Cunicoli: fattrici (peso vivo medio: 3,5 kg/capo)

    Meno 40.000

    Cunicoli: capi all’ingrasso (peso vivo medio: 1,7 kg/capo)

    Meno 24.000

    Equini (peso vivo medio: 550 kg/capo)

    Meno 250

    Struzzi

    Meno 700

    Attività connesse all’allevamento:

    comma 1 dell’art. 272 - Attività parte I Allegato IV alla Parte Quinta del D.lgs. 152/2006
    Categoria

    soglie

    lettera

    Molitura cereali

    Non superiore a 500 kg/giorno

    v)

    Impianti di essiccazione di materiali vegetali impiegati da imprese agricole o a servizio delle stesse (se alimentati a biomasse o a biodiesel o a gasolio come tale o in emulsione con biodiesel)

    Uguale o minore di 1 MW

    v-bis)

    Impianti di essiccazione di materiali vegetali impiegati da imprese agricole o a servizio delle stesse (se alimentati a metano o a gpl o a biogas)

    Uguale o minore di 3 MW

    v-bis)

    lavorazioni manifatturiere alimentari con utilizzo di materie prime

    Non superiore a 350 kg/giorno

    x)

    Trasformazioni lattiero casearie con produzione

    Non superiore a 350 kg/giorno

    y)

    Queste attività non devono essere autorizzate.

  3. attività in deroga (art. 272 comma 2 del D.lgs. 152/2006) quando il numero dei capi allevati, per le diverse categorie di animali, è compreso nell’intervallo indicato nella tabella sottostante (riferimento lettera nn) della Parte II dell’Allegato IV alla Parte Quinta del D.lgs. 152/2006):<

    comma 2 dell’art. 272 - Attività lettera nn) parte I Allegato IV alla Parte Quinta del D.lgs. 152/2006
    Categoria

    N. capi

    Vacche specializzate per la produzione di latte (peso vivo medio: 600 kg/capo)

    Da 200 a 400

    Rimonta vacche da latte (peso vivo medio 300 kg/capo)

    Da 300 a 600

    Altre vacche (nutrici e duplice attitudine)

    Da 300 a 600

    Bovini all’ingrasso (peso vivo medio: 400 kg/capo)

    Da 300 a 600

    Vitelli a carne bianca (peso vivo medio: 130 kg/capo)

    Da 1.000 a 2.500

    Suini: scrofe con suinetti destinati allo svezzamento

    Da 400 a 750

    Suini: accrescimento/ingrasso

    Da 1.000 a 2.000

    Ovicaprini (peso vivo medio: 50 kg/capo)

    Da 2.000 a 4.000

    Ovaiole e capi riproduttori (peso vivo medio: 2 kg/capo)

    Da 25.000 a 40.000

    Pollastre (peso vivo medio: 0,7 kg/capo)

    Da 30.000 a 40.000

    Polli da carne (peso vivo medio: 1 kg/capo)

    Da 30.000 a 40.000

    Altro pollame

    Da 30.000 a 40.000

    Tacchini: maschi (peso vivo medio: 9 kg/capo)

    Da 7.000 a 40.000

    Tacchini: femmine (peso vivo medio: 4,5 kg/capo)

    Da 14.000 a 40.000

    Faraone (peso vivo medio: 0,8 kg/capo)

    Da 30.000 a 40.000

    Cunicoli: fattrici (peso vivo medio: 3,5 kg/capo)

    Da 40.000 a 80.000

    Cunicoli: capi all’ingrasso (peso vivo medio: 1,7 kg/capo)

    Da 24.000 a 80.000

    Equini (peso vivo medio: 550 kg/capo)

    Da 250 a 500

    Struzzi

    Da 700 a 1.500

    Attività connesse all’allevamento:

    comma 2 dell’art. 272 - Attività parte I Allegato IV alla Parte Quinta del D.lgs. 152/2006
    Categoria

    soglie

    lettera

    Trasformazioni lattiero casearie con produzione

    Non superiore a 1.000 kg/giorno

    ii)

    Il Gestore di tali attività deve presentare domanda di autorizzazione alla Provincia in conformità alle condizioni riportate nella DGR di Regione Lombardia 3792/2012 e nei relativi allegati, versando i relativi oneri istruttori.

  4. attività in regime ordinario (art. 269 del D.lgs. 152/2006) quando il numero dei capi allevato è superiore, per le diverse categorie di animali, alle soglie della medesima tabella di cui al punto b) (riferimento lettera nn) della Parte II dell’allegato IV alla parte quinta del D.lgs. 152/2006)

Enti competenti

In Lombardia l’Autorità Competente per il rilascio delle autorizzazioni delle attività con emissioni in atmosfera è la Provincia /Città Metropolitana.

A livello di normativa regionale nel 2012 Regione Lombardia, nell’esercizio di uniforme attuazione delle disposizioni in materia di autorizzazioni alle emissioni, ha approvato con DGR n. 3792 del 18/07/2012 le condizioni e i criteri per l’autorizzazione in via generale delle attività zootecniche; quest’ultima è da intendersi quale documento tecnico di riferimento da utilizzarsi nell’ambito dei procedimenti autorizzativi relativi agli allevamenti.

L’importanza di tale Delibera risiede nell’individuazione dei requisiti strutturali (le tecniche di ricovero degli animali ad esempio) e gestionali (come ad esempio le precauzioni da osservare nella movimentazione dei materiali) che un’azienda zootecnica dovrà mettere in atto al fine di minimizzare gli impatti ambientali dell’attività.

Che cosa devono fare le imprese

Per ottenere l’autorizzazione le imprese possono far riferimento alla Sezione Ambiente del sito internet della Provincia/Città Metropolitana in cui l’azienda zootecnica risiede, per scaricare la relativa modulistica (tra cui il modello della domanda e della relazione tecnica da allegare).

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