DI COSA SI TRATTA?
Le emissioni rumorose generate da attività industriali, artigianali, commerciali e pubblici esercizi
Accanto alle infrastrutture di trasporto, le
principali sorgenti di rumore ambientale sono rappresentate dalle
attività produttive in particolar modo nelle ore notturne, e, temporaneamente, dai cantieri.
Queste possono diventare particolarmente
rilevanti soprattutto
a livello locale e concorrere a peggiorare la qualità della vita delle persone che ne sono esposte; le attività produttive e devono
rispettare i limiti stabiliti dalla classificazione acustica
del territorio comunale.
Rumore delle attività produttive
Il rumore esercita la sua azione negativa sull’ambiente, inteso come ambito in cui l’uomo vive e svolge le proprie attività, causando elementi di fastidio ed interferendo con le legittime fruizioni degli ambienti stessi. Le
principali sorgenti di rumore negli ambienti di vita sono costituite dalle
infrastrutture di trasporto (stradale, ferroviario e aeroportuale) e dalle
attività produttive (industriali, artigianali, commerciali, pubblici esercizi).
APPROFONDISCI Vibrazioni
Il funzionamento di impianti e macchinari può provocare nelle abitazioni l’insorgere di vibrazioni, trasmesse per via strutturale, che possono arrecare disagio ai residenti. A livello nazionale non vi è una legge che regolamenta l’esposizione della popolazione alle vibrazioni all’interno degli ambienti abitativi. In Lombardia, l’unico riferimento a livelli “accettabili” è costituito dall’art.9 del titolo secondo del Regolamento Locale di Igiene Tipo del 1985. Le competenze in materia di vibrazioni sono attribuite al Comune che, ai sensi della LR 16/1999 istitutiva di ARPA Lombardia, può avvalersi dell’Agenzia per esercitare le attività di vigilanza e controllo.
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