Strumentazione installata |
rilevamento automatico: un radar da terra ad apertura sintetica (gestito da ARPA Lombardia) Inclinometri, fessurimetri, estensimetri superficiali e profondi multibase, GPS, mire ottiche (gestiti dall’azienda che ha in concessione l’attività estrattiva)
rilevamento manuale: 5 tubi inclinometrici, 3 estensimetri multibase in foro, 1 estensimetro superficiale, misure topografiche (gestiti dall’azienda che ha in concessione l’attività estrattiva)
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Descrizione del dissesto |
La frana di Tavernola è ubicata sul versante sud orientale del monte Saresano, nei comuni di Tavernola e di Vigolo, tra le quote 350 e 660 m s.l.m.. Si tratta di una frana di scivolamento rotazionale - traslativo che coinvolge i calcari marnosi della formazione del Calcare di Domaro (Giurassico inferiore), ben stratificati e interessati da piegamenti con assi orientati E-O, faglie e fratture sia parallele che perpendicolari ai piani assiali. L’areale di frana è di circa 100.000 m2, con profondità media di scivolamento compresa, in funzione delle ipotesi, fra 21 e 15 metri da p.c. per un volume stimato fra 2,1 e 1,5 milioni di metri cubi.
Il versante è stato interessato dal 1902 al 2000 da attività mineraria per estrazione di marna da cemento: buona parte della frana è ubicata entro la concessione mineraria ad esclusione della parte sommitale. Si ha notizia di una prima fase di attivazione della frana nel dicembre 1970 (frana di Natale) in seguito alla quale la Società titolare della concessione mineraria ha organizzato un sistema di monitoraggio che è stato via via implementato nel corso degli anni e ha consentito di rilevare la fase di forte accelerazione del febbraio 2021 (velocità fino a 2-2,5 cm/giorno) che ha portato alla evacuazione del cementificio posto alla base del pendio e di alcune abitazioni limitrofe, la chiusura di due strade provinciali e di una comunale e l’approntamento di piani di protezione civile che hanno coinvolto tutti i comuni affacciati sul lago d’Iseo in previsione del potenziale tsunami dovuto alla caduta a lago della frana.
Dal 25 agosto 2021 Arpa monitora il dissesto tramite un sistema di interferometria radar da terra con sensore posizionato in prossimità del municipio di Tavernola e si avvale anche dei dati forniti dal sistema di monitoraggio sia automatico che manuale della Società che gestisce la miniera (costituito da stazione totale topografica con 55 mire ottiche, GPS, estensimetri superficiali e in foro, inclinometri, cavi TDR e stazione meteo).
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