ARPA Lombardia - Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente

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Emergenze ambientali

Numero per le segnalazioni di emergenze ambientali

800.061.160

Risponde la SALA OPERATIVA di PROTEZIONE CIVILE di Regione Lombardia 24 ore su 24.

 

Cos’è una emergenza ambientale

Per emergenza ambientale si intende un evento che interessa l'ambiente e che può generare conseguenze anche rilevanti.
Per esempio:

  • un incendio di attività produttive, di depositi industriali;
  • uno scarico idrico anomalo in fiumi, torrenti o laghi;
  • colorazioni, schiume o macchie di natura non precisata in corsi d'acqua o laghi;
  • ritrovamento di rifiuti abbandonati (possono contenere sostanze pericolose);
  • incidente stradale con coinvolgimento di autocisterne con fuoriuscita di sostanze potenzialmente pericolose.

Chi devo contattare in caso di emergenza?

Quando si verifica una situazione che ha tutte le caratteristiche di un’emergenza il cittadino la deve segnalare al Comune, alla vigilanza urbana, alle forze dell’ordine (carabinieri, vigili del fuoco, polizia stradale).

Le emergenze ambientali possono essere segnalate alla sala operativa della Protezione Civile Regionale al numero: 800.061.160, attivo 24 ore su 24.

Il ruolo di ARPA Lombardia


 

Il ruolo

ARPA Lombardia fornisce supporto tecnico-scientifico nell’approfondimento delle informazioni relative ad una situazione emergenziale in atto, attraverso anche sopralluoghi, misurazioni, consultazioni di basi di dati, accesso ai dati prodotti dalle relative reti di rilevamento e, quando possibile, considerazioni di tipo previsionale, affinché le autorità competenti assumano le decisioni utili a far fronte ad una situazione di emergenza.

Sullo scenario dell'evento è sempre necessaria la presenza dell’Ente attivatore e delle strutture di primo soccorso che garantiscano una adeguata conoscenza dei luoghi e dei possibili rischi connessi alla situazione in atto.

In uno scenario incidentale, infatti, ARPA non costituisce un organo di soccorso:

  • il soccorso tecnico è svolto dai Vigili del Fuoco;
  • il soccorso sanitario è garantito dall’Azienda Regionale Emergenza Urgenza-118.

Gli operatori ARPA dunque, di norma, non svolgono attività in aree nelle quali sussiste un rischio per l’incolumità personale e non svolgono interventi quali, ad esempio, rimozione di rifiuti, messa in sicurezza di impianti, interventi diretti in sistemi quali acquedotti, linee elettriche, fognature.

Le relazioni annuali

Punti focali 2019 e archivio
Le segnalazioni pervenute dalla sala operativa della protezione civile sono state 711 e sono state tutte gestite dall'Agenzia; circa il 50% ha richiesto un sopralluogo sul sito dell’evento.
Nel 32% dei sopralluoghi sono stati eseguiti anche campionamenti, con una netta preponderanza della matrice acqua.
Nel corso degli anni il numero delle segnalazioni è progressivamente cresciuto.
Il 50% circa degli eventi segnalati riguarda inquinamento in corpo idrico superficiale (CIS), soprattutto per presenza di schiume e/o morie di pesci.
Gli incendi sono stati 65, soprattutto nelle aree più industrializzate di Milano e Brescia, in 21 casi hanno coinvolto rifiuti. A partire dal 2016 si è osservato un progressivo aumento del numero di incendi.
I tre Gruppi di supporto specialistico (GSS) “Contaminazione Atmosferica”, “Laboratorio Chimico” e “Radioprotezione”, intervengono in occasione di particolari emergenze per effettuare misure, campionamenti e analisi. Nel corso di incendi, ad esempio, ricopre un ruolo di particolare rilevanza il GSS Contaminazione Atmosferica che effettua, tra le altre attività, campionamenti dell’aria per la determinazione delle diossine.

 

Emergenze che potrebbero richiedere l’attivazione di ARPA.

Di seguito alcuni esempi:

  • contaminazioni di corpi idrici superficiali (ad esempio laghi e fiumi);
  • contaminazione da condotte fognarie (ad esempio scarichi idrici palesemente irregolari provenienti da insediamenti produttivi);
  • nei casi di scarico, sversamento o abbandono abusivo di sostanze o rifiuti materiali inquinanti o potenzialmente tali;
  • inquinamento dell’atmosfera qualora si manifesti sotto forma di episodi acuti o particolarmente gravi di disagi irritativi oppure olfattivi;
  • incidenti con ricaduta ambientale in insediamenti produttivi e di servizio (impianti e depositi industriali), ad esempio fuoriuscite di sostanze pericolose, incendi ed esplosioni;
  • incidenti con ricaduta ambientale durante il trasporto (incidenti stradali e ferroviari con rilascio di sostanza inquinante);
  • radioattività: rinvenimento sorgenti e materiali contaminati;
  • emergenze ambientali connesse ad atti provocati volontariamente;
  • supporto alle Autorità competenti in tutti i casi nei quali l’ambiente può rappresentare un veicolo di danno verso le persone.

Situazioni che di norma NON richiedono una attivazione di ARPA in emergenza.

Non richiedono invece di norma intervento in emergenza dell’Agenzia ma interventi nel normale orario di servizio, le seguenti tipologie di eventi:

  • molestie olfattive derivanti da eventi noti e ripetuti nel tempo;
  • molestie acustiche (ad esempio attività lavorative di qualsiasi natura, eventi sporadici come feste e spettacoli, traffico prodotto da qualsiasi infrastruttura di trasporto etc);
  • campi elettromagnetici (ad esempio da trasporto di energia elettrica ad Alta e Media tensione, cabine di trasformazione, antenne e parabole di qualsiasi natura, ecc..);
  • eventi il cui accadimento è riscontrabile continuativamente o con frequenze stabili che possono essere affrontati durante il normale orario di servizio.

In questi casi, pur senza provvedere alla attivazione emergenziale di ARPA, è indispensabile che l’evento sia comunque segnalato tempestivamente all’Autorità Competente (es: Comune, Provincia) e ad ARPA attraverso le procedure di tipo ordinario (comunicazione, esposto).

Cosa non è competenza ARPA

Non rientrano tra le competenze dell’Agenzia e pertanto non richiedono di norma interventi da parte di ARPA, sia durante che fuori il normale orario di servizio, le seguenti casistiche di intervento:

  • indagini su infortuni sul lavoro (qualora non vi sia il coinvolgimento di matrici ambientali);
  • verifiche della salubrità dei luoghi di lavoro;
  • controlli su igiene degli alimenti e acque potabili;
  • controlli su animali, problematiche veterinarie;
  • disposizioni igienico sanitarie a tutela della salute della popolazione;
  • controlli su fognature civili private;
  • controlli per schiamazzi, disturbo della quiete;
  • verifiche su sicurezza elettrica;
  • verifiche su fughe di gas dalla rete pubblica di distribuzione e da impianti di uso domestico;
  • sversamenti in fognatura;
  • combustioni all’aperto;
  • utilizzo di prodotti antiparassitari;
  • situazioni con pericoli di crollo, stabilità strutture.
 

Per maggiori informazioni consulta la sezione URP.

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