Tipicamente, il rumore generato da una strada è caratterizzato da un’emissione continua, difficile da separare dal contesto ambientale. Nelle immediate vicinanze, cioè all’interno delle Fasce di pertinenza, il rumore stradale può essere considerato preponderante e i limiti imposti dal D.P.R. 142/04 nei periodi di riferimento diurno (dalle 6.00 alle 22.00) e notturno (dalle 22.00 alle 6.00) fanno riferimento all’indicatore (LAeq, TR) ponderato A.
Il rumore ferroviario è invece caratterizzato da una serie di singoli eventi acustici corrispondenti al passaggio dei treni ed è quindi possibile determinare il livello sonoro di ogni singolo transito ferroviario (SEL), correlando gli orari dei passaggi dei treni con gli eventi acustici misurati.
L’indicatore che ne risulta, denominato LAeq TR ferroviario, si ottiene sommando il contributo energetico dei passaggi che avvengono rispettivamente nei due periodi di riferimento diurno (dalle 6.00 alle 22.00) e notturno (dalle 22.00 alle 6.00) ed è quindi attribuibile unicamente alla ferrovia. I valori così ottenuti possono essere confrontati con i limiti di immissione fissati dal DPR 459/98 all’interno delle fasce di rispetto.
Gli indicatori citati sono definiti dal DM 16 /03/98.
Sia per il rumore stradale sia per quello ferroviario, la Direttiva Europea 2002/49/CE prevede l’utilizzo degli indicatori Lden e Lnight per caratterizzarne il contributo rispettivamente sulle 24 ore e sul periodo notturno, mediati su un intero anno. Questi indicatori sono pertanto più adatti per valutare l’esposizione della popolazione sul lungo termine.