ARPA Lombardia - Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente

Infrastrutture di trasporto

MITIGAZIONI

  • Interventi di mitigazione sulla sorgente - Sono le misure di mitigazione realizzate direttamente sulla sorgente di rumore e che agiscono direttamente sul meccanismo di generazione del rumore.
    • Esempi per le strade: posa di asfalti fonoassorbenti al posto delle pavimentazioni tradizionali; posa di giunti antirumore.
    • Esempi per le ferrovie: riprofilatura delle ruote, molatura della rotaia (con apposite macchine si eliminano le asperità della superficie della ruota o la rugosità della rotaia, ricreando un profilo regolare); sostituzione o modifica del sistema frenante (i tradizionali ceppi in ghisa sono sostituiti da ceppi in materiale sintetico); installazione di smorzatori alla ruota o alla rotaia.

    • Applicazione di materiale smorzante (in blu nella foto) inserito nel profilo della rotaia (FONTE ISPRA)  

      Applicazione di materiale smorzante (in blu nella foto) inserito nel profilo della rotaia (FONTE ISPRA)

      Materiale smorzante (in verde) inserito alla base del fungo della rotaia (FONTE  ISPRA)  

      Materiale smorzante (in verde) inserito alla base del fungo della rotaia (FONTE ISPRA

  • Interventi lungo la via di propagazione - Sono le opere di mitigazione realizzate sulla via di propagazione del rumore, tra la sorgente e il ricettore. Rientrano in questa categoria le barriere acustiche, le dune e i terrapieni, le barriere vegetali, le gallerie artificiali e i sistemi di copertura a cielo aperto (“baffles”). Rappresentano di gran lunga i sistemi di mitigazione più utilizzati; le diverse tipologie e strutture disponibili (in termini di materiale, di altezza, ecc.) consentono di progettare l’intervento adattandolo agli obiettivi di mitigazione che si vogliono raggiungere. In termini di rumore abbattuto le barriere rappresentano una delle misure più efficaci, anche se spesso sono di difficile inserimento paesaggistico e non sempre tecnicamente realizzabili, ad esempio, nelle situazioni ad alta urbanizzazione dove gli edifici da proteggere dal rumore sono in affaccio alla infrastruttura.
  • Figura 3 - Manca didascalia  

     

    buffles  

    Buffles

     

    Figura  

     

  • Interventi diretti al ricettore - Sono le opere di mitigazione realizzate sul ricettore, finalizzate a migliorare l’isolamento acustico dell’edificio e alla riduzione del rumore registrato negli ambienti interni. Rientrano in questa categoria l’installazione di doppi vetri, di guarnizioni a porte e finestre, la sostituzione dei serramenti esistenti con nuovi ad elevata prestazione fonoisolante.

Oltre agli interventi di mitigazione appena descritti, nel caso delle infrastrutture di trasporto è possibile ottenere una riduzione del rumore adottando opportune misure sulla mobilità e la viabilità, come ad esempio la limitazione della velocità di transito e dei flussi veicolari (istituzione di sensi unici), la limitazione del transito dei veicoli pesanti, l’ottimizzazione della circolazione dei treni merci, fino ad arrivare alla realizzazione di varianti che “spostino” il traffico veicolare verso zone meno urbanizzate.

GLOSSARIO

  • Rumore ambientale: i suoni indesiderati o nocivi in ambiente esterno prodotti dalle attività umane, compreso il rumore emesso da mezzi di trasporto, dovuto al traffico veicolare, al traffico ferroviario, al traffico aereo e proveniente da siti di attività industriali (D.Lgs 194/2005).
  • La zonizzazione acustica è uno strumento di pianificazione in base al quale il territorio comunale viene suddiviso in zone acusticamente omogenee a ciascuna delle quali viene attribuita una classe acustica e i relativi limiti.
  • La previsione di impatto acustico è lo strumento utilizzato per valutare il contributo acustico dovuto a nuove attività o infrastrutture al fine di garantire che la nuova sorgente di rumore non comporti il superamento dei limiti imposti dalla normativa.
  • La valutazione previsionale di clima acustico consente di verificare la compatibilità di un nuovo insediamento (ad esempio una struttura residenziale) con la situazione acustica preesistente, assicurando che presso il nuovo “recettore” vengano rispettati i limiti normativi previsti.
  • Periodo diurno: nelle 24 h è il periodo 6:00-22:00. Ai fini del calcolo dell’Indice di Valutazione Aeroportuale è il periodo 6:00-23:00.
  • Periodo notturno: nelle 24 h è il periodo 22:00-6:00. Ai fini del calcolo dell’Indice di Valutazione Aeroportuale è il periodo 23:00-6:00.
  • GIS (Geographic Information System): Sistema informativo computerizzato che permette l'acquisizione, la registrazione, l'analisi, la visualizzazione e la restituzione di informazioni derivanti da dati geografici (geo-riferiti).
  • Restrizione operativa: un intervento diretto a contenere il rumore che limita l’accesso ad un aeroporto o ne riduce le capacità operative, ad esempio restrizioni operative parziali per determinati periodi di tempo durante il giorno o su talune piste.
  • La classificazione acustica è uno strumento di pianificazione in base al quale il territorio comunale viene suddiviso in zone acusticamente omogenee a ciascuna delle quali viene attribuita una classe con i relativi limiti.
  • La previsione di impatto acustico è lo strumento necessario per valutare il contributo acustico dovuto a nuove attività o infrastrutture al fine di garantire che la nuova sorgente di rumore non comporti il superamento dei limiti di legge.
  • La valutazione previsionale di clima acustico consente di verificare la compatibilità di un nuovo “recettore” (un ospedale, una casa di riposo, una struttura residenziale, ecc.) con la situazione acustica preesistente, assicurando che presso il nuovo insediamento vengano rispettati i limiti normativi previsti. Le sorgenti di rumore devono rispettare i limiti di emissione, riguardanti la singola sorgente e relativi all’ambiente esterno e i limiti di immissione differenziali, all’interno degli ambienti abitativi.
  • I limiti di immissione assoluti, stabiliti dalla classificazione acustica del territorio comunale, riguardano la rumorosità nell’ambiente esterno dovuto al contributo di tutte le sorgenti di una data area.
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NORMATIVE DI RIFERIMENTO

 

La normativa

La tutela dei cittadini dall’esposizione al rumore è garantita da diverse norme emanate a partire dagli anni novanta. La Legge Quadro 447/95 definisce l'inquinamento acustico, le sorgenti di rumore ed i valori limite; stabilisce le competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province, dei Comuni e degli enti gestori o proprietari delle infrastrutture di trasporto, fornendo indicazioni per la predisposizione dei piani di risanamento acustico e per le valutazioni di impatto acustico; impone ai Comuni l’obbligo di provvedere alla zonizzazione del proprio territorio. I limiti di riferimento e la definizione delle classi per la zonizzazione acustica sono stabiliti dal DPCM 14/11/97. La Direttiva 2002/49/CE, recepita dal D.Lgs. 194/2005, descrive le strategie per un approccio uniforme a livello comunitario ai fini della tutela dell’ambiente e della salute della popolazione dall’inquinamento acustico. Il processo di armonizzazione del quadro normativo nazionale con la direttiva europea è stato avviato con il D. lgs. 42/2017 che ha anche modificato i criteri generali per l'esercizio della professione di tecnico competente in acustica. La L.R. 13/2001 “Norme in materia di inquinamento acustico” dà disposizioni in merito alle attività di vigilanza e controllo, alla classificazione acustica dei comuni, alla redazione della documentazione di previsione di impatto e clima acustico e ai piani di risanamento comunali, delle industrie e delle infrastrutture.

DECRETI ATTUATIVI - Infrastrutture di trasporto

  • DM 29/11/2000 - Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore
  • DPR 459/1998 - Regolamento recante norme di esecuzione dell’art. 11 della L. 26 ottobre 1995, n. 447, in materia di inquinamento acustico derivante dal traffico ferroviario.
  • DPR 142/2004 - Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante da traffico autoveicolare, a norma dell’art. 11 della L. 26 ottobre 1995, n. 447.
  • D.M. 31 ottobre 1997 - Metodologia di misura del rumore aeroportuale;
  • D.P.R. 11 dicembre 1997, n. 496 - Regolamento recante norme per la riduzione dell’inquinamento acustico prodotto dagli aeromobili civili;
  • D.M. 20 maggio 1999 – Criteri per la progettazione dei sistemi di monitoraggio per il controllo dei livelli di inquinamento acustico in prossimità degli aeroporti nonché criteri per la classificazione degli aeroporti in relazione al livello di inquinamento acustico;
  • D.M. 3 dicembre 1999 – Procedure antirumore e zone di rispetto negli aeroporti;
  • D.P.R. 9 novembre 1999, n. 476 – Regolamento recante modificazioni al D.P.R. n. 496/97, concernente il divieto di voli notturni;
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