ARPA Lombardia - Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente

dal 2010 rete GPS, topografica e geotecnica manuale

manuale

6 caposaldi GPS - 2 basi distometriche – 7 caposaldi topografici

3 distometriche - 3 topografiche - 3 GPS

Il settore inferiore in sinistra idrografica del bacino idrografico della Val Febbraro è interessato da movimenti anche profondi che interessano accumuli di paleofrana e depositi glaciali. Nel 1960 piogge intense hanno provocato uno sbarramento parziale in alveo dovuto allo scivolamento di un corpo di frana; il fenomeno è ancora visibile in quanto questo tratto del corso d’acqua risulta ristretto. Nel mese di giugno del 2001 si è riattivato il movimento franoso con un’accentuazione del fenomeno con le piogge intense e prolungate del novembre 2002. I movimenti differenziali hanno danneggiato ripetutamente la strada di collegamento tra località Baite Stabisotto e Ca’ Raseri, con fenomeni di cedimento della carreggiata e lesioni sui muri di contenimento. (Fonte Dissesti di Lombardia - Regione Lombardia 2012). Il monitoraggio dell’area di Val Febbraro, dal 2010 al 2017, ha evidenziato un movimento del versante estremamente modesto, con velocità media annua variabile tra 2 e 15 mm