La campagna istituzionale di monitoraggio nel territorio regionale condotta nell’anno 2019 ha consentito il censimento di 32 delle 39 specie alloctone oggetto di osservazione.
Il censimento delle specie alloctone viene realizzato nell’ambito della rete regionale di monitoraggio degli elementi di qualità biologica dei corpi idrici superficiali (macroinvertebrati, diatomee, macrofite, fauna ittica), che prevede una pianificazione triennale/sessennale. Le carte presentate nelle Figure 1, 2, 3 e 4 evidenziano, per ciascun gruppo di organismi, la distribuzione su base triennale (2017-2019) delle specie alloctone più frequenti per l’anno 2019.
La specie rilevata con maggiore frequenza tra i macroinvertebrati risulta essere
Physella acuta (Haitia acuta) piccolo gasteropode di origine nordamericana, diffuso in Europa continentale, Asia e Australia. Si nutre di detriti e microalghe. Ampiamente utilizzata dagli acquariofili, probabile origine della sua distribuzione nei corsi d’acqua naturali, la specie è resistente a temperature dell’acqua mediamente alte e a condizioni di scarsa ossigenazione.
P. acuta risulta ben distribuita nel bacino del Lambro, dell’Adda, del Mincio, nei corsi d’acqua del varesotto, mentre è più rara in Oltrepò pavese.
La seconda specie alloctona per diffusione tra i macroinvertebrati è il gasteropode
Potamopyrgus antipodarum, diffuso nei bacini di Adda, Lambro, Ticino, Serio.
Per quanto riguarda le diatomee,
Reimeria uniseriata è presente con una distribuzione ampiamente diffusa e crescente negli anni, mentre risulta più circoscritta
Eolimna comperei, rilevata prevalentemente sull’asta del Po, in Oltrepò pavese e nel bacino dell’Oglio e del Mincio.
Considerando le specie appartenenti alle macrofite, si conferma la presenza stabile di
Elodea nuttallii nei corpi idrici minori afferenti all’Adda, Lambro, Mincio e nel varesotto, seguita da
Elodea canadensis e da
Ludwigia grandiflora rilevata solo nel varesotto.
Durante l’attività di monitoraggio dell’ittiofauna, le specie alloctone più frequenti sono state il Carassio
(Carassius carassius) e il Siluro
(Silurus glanis); quest’ultima è la specie in assoluto più rilevante anche in termini di biomassa.
Considerando che nessuna politica di prevenzione può arginare completamente le introduzioni di specie alloctone, lo sviluppo di un sistema di rapida identificazione di nuovi nuclei di colonizzazione può supportare la definizione di piani mirati quantomeno a promuovere azioni di contenimento, cercando di coinvolgere quanto più possibile ogni settore della società.
Fig.1 - Distribuzione di Physella acuta osservata nel triennio 2017-2019
Fig.2 - Distribuzione di Reimeria uniseriata osservata nel triennio 2017-2019
Fig.3 - Distribuzione di Elodea nuttallii osservata nel triennio 2017-2019
Fig.4 - Distribuzione di Carassius carassius osservata nel triennio 2017-2019