ACQUE POTABILI IN LOMBARDIA
ARPA Lombardia effettua da diversi decenni un monitoraggio in continuo degli acquedotti di Milano, Bergamo, Sondrio e, più recentemente, anche Brescia, misurando l’attività gamma su elevati volumi di acqua prelevati presso le sedi ARPA di queste città. Nel punto rete di Milano viene inoltre misurata mensilmente l’attività alfa e beta totale.
In Lombardia esistono circa 2.000 reti acquedottistiche alimentate da oltre 7.500 prese d’acqua, per la maggior parte connesse alla falda sotterranea. Il monitoraggio capillare della risorsa idrica, data l’estensione del problema è quindi una questione complessa, in particolare per le misure di radioattività ad elevata sensibilità che richiedono un elevato impegno e tempi di esecuzione lunghi. Inizialmente si è condotto uno screening regionale sugli acquedotti di 30 città lombarde selezionate tra le più popolose, seguito da indagini di approfondimento in aree specifiche motivate dalla presenza di anomalie emerse nella campagna di screening, da particolarità geologiche ed idrogeologiche note, dalla elevata densità di abitazione di alcune zone fortemente urbanizzate. Negli anni passati sono state effettuate misure in circa 85 comuni lombardi in oltre 160 punti complessivamente (Fig. 3).
Fig. 3: Località lombarde in cui sono state effettuate misure di radioattività nelle acque potabili
Nel 2014, a seguito della emanazione della Direttiva Europea 2013/51/Euratom (recentemente recepita dal D. Lgs 28/2016), è stata avviata una più dettagliata campagna regionale di monitoraggio, tutt’ora in corso. La prima fase dell’indagine ha riguardato la città di Brescia (2014). Tuti i dati raccolti sino ad oggi sono riportati nella Tabella “Risultati delle campagne di misura sulla radioattività nelle acque”.
Dalle misure condotte sinora in Lombardia, risulta che
in nessun caso, nelle acque di acquedotto, è stato superato il valore di parametro di 0,1 mSv/anno. La maggior parte delle acque potabili soddisfano i criteri di screening di legge (attività alfa totale < 0,1 Bq/L, attività beta totale < 0,5 Bq/L). Nei pochi casi in cui questi valori sono stati superati, si è provveduto a misurare i singoli radionuclidi e a calcolare la dose come previsto dal D.Lgs. 28/2016 (e dalla precedente regolamentazione): questa è risultata sempre inferiore al parametro soprariportato. E’ possibile approfondire questi argomenti sia consultando le pubblicazioni scientifiche prodotte da ARPA Lombardia sia visionando le relazioni prodotte sulle singole campagne:
La campagna regionale attualmente in corso viene condotta provincia per provincia e mira a controllare le acque potabili utilizzate dalla maggior parte dei cittadini lombardi, quelle impiegate nelle maggiori industrie alimentari e ad investigare le zone che presentino peculiarità geologiche note. Nella Figura 4 sono evidenziati in colore i comuni che giustificano, su base provinciale, il 50% della popolazione residente. In verde sono riportati i comuni per cui esistono già dati radiometrici. Questa prima mappatura verrà integrata grazie alle informazioni fornite dalla ATS locali per tener conto di criticità specifiche.
Fig 4: Prima individuazione dei comuni da investigare nella campagna di monitoraggio regionale