MISURA DELLA RADIOATTIVITÀ
La radioattività può essere misurata sia in campo che in laboratorio.
Per le misure in campo lo strumento più conosciuto è il contatore Geiger Muller; è una tecnologia un po’ datata, in parte sostituita da strumenti più sensibili, che permette di eseguire misure dirette del livello di radiazione presente in ambiente e di quantificare la dose, una grandezza direttamente correlata al rischio per la salute umana.
In natura esiste un livello di fondo di radiazioni; per questo motivo quando accendiamo un contatore Geiger Muller, o un altro misuratore di dose, misuriamo sempre un livello di radiazioni diverso da zero, normalmente compreso tra circa 50 e 200 nSv/ora.
In altri casi, come quando vogliamo quantificare il contenuto di radioattività degli alimenti o dell’acqua, è necessario prelevare dei campioni da analizzare in laboratorio. Una tecnica molto diffusa è quella della spettrometria gamma ad alta risoluzione, che permette ad esempio di misurare la concentrazione di cesio 137 o iodio 131 negli alimenti. In alcuni casi è necessario adottare tecniche analitiche più complesse che prevedono una fase di pretrattamento chimico molto laboriosa allo scopo di isolare il radionuclide che si desidera misurare; tecniche radiochimiche di questo tipo sono necessarie, ad esempio, per la misura dell’uranio, del plutonio o del polonio 210.