La “Legge Obiettivo” (Legge 443/2001) ha avviato il percorso normativo per la realizzazione di numerose opere che sono considerate di rilevanza strategica nel settore delle infrastrutture.
Rientrano tra le infrastrutture strategiche regionali (approvate in conformità a questa legge): le autostrade Bre.Be.Mi (Milano-Bergamo-Brescia), Pedemontana (che collega le Province di Bergamo, Lecco, Monza e Brianza, Como e Varese) e TEM (nuova tangenziale esterna milanese), le opere di adeguamento dell’A4 e di accessibilità della Valtellina, le linee ferroviarie ad Alta Velocità (TAV) lungo l’asse est-ovest (Torino-Verona) e nord-sud (Milano-Bologna).
Inoltre, con l’avvento di EXPO 2015, il territorio lombardo è stato interessato da un complesso e articolato processo di trasformazione urbanistica e viabilistica che ha visto ad esempio l’allestimento della Piastra EXPO, il PII (Piano Integrato di Intervento) di Cascina Merlata, il collegamento A8-SS11 Molino Dorino, la strada EXPO-Zara e la costruzione dei parcheggi remoti necessari all’accoglimento dei visitatori ora utilizzati in altri ambiti produttivi (ex area alfa romeo).
Durante tutte le fasi di realizzazione delle nuove infrastrutture il monitoraggio ambientale riveste particolare importanza. La verifica di eventuali impatti sull’ambiente - connessi alla costruzione e all’esercizio di ciascuna opera - avviene tramite l’applicazione di un Piano di Monitoraggio Ambientale (PMA) specifico per ognuna di esse. La predisposizione e la messa in atto del PMA sono a carico del soggetto che realizza l’opera stessa.
Per sovraintendere alla gestione degli aspetti ambientali e del PMA e per garantire l’informazione alla popolazione in merito alla tutela dell’ambiente durante le fasi di cantiere e di primo esercizio sono istituiti, proprio per le opere di maggior rilevanza, gli Osservatori Ambientali (OA), a cui compete il fondamentale ruolo di “audit pubblico”.