06 nov 2002
06 nov 2002
E' revocato il blocco della
circolazione dei veicoli non catalizzati nelle aree di Milano e
del Sempione. Si è infatti registrato un sensibile miglioramento
nei dati di concentrazione delle polveri sottili (PM10). Le
centraline hanno rilevato valori al di sotto della soglia di 50
mg/mc, mentre le previsioni del tempo indicano che le polveri si
manterranno per i prossimi giorni al di sotto del livello di
attenzione.
Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha
rivolto un ringraziamento ai cittadini che si sono mostrati
consapevoli dell'importanza di rispettare le disposizioni
regionali, il cui scopo è appunto favorire l'abbassamento del
tasso di inquinamento e quindi di tutelare la salute, specie dei
soggetti più a rischio. Un ringraziamento Formigoni l'ha rivolto
anche a sindaci, prefetti e polizie locali che hanno ben
collaborato alla riuscita della giornata di limitazione del
traffico.
In base alla normativa regionale il blocco dei
veicoli non catalizzati (a partire dal settimo giorno, dopo
cinque consecutivi di superamento della soglia) ha riguardato
tutti i tipi di mezzi non catalizzati con motore diesel o
benzina: le auto (di fabbricazione precedente al '93), i veicoli
leggeri e pesanti per il trasporto merci (di fabbricazione
precedente al '93), i motocicli e i ciclomotori. E' sbagliato
dunque parlare di blocco delle sole auto.
Il blocco dei veicoli non catalizzati si fonda sul fatto che le
loro emissioni misurate al tubo di scappamento sono 30 volte più
inquinanti di quelle dei veicoli catalizzati (Fonte EEA 1999
COPERT III, metodologia ufficiale europea per la stima delle
emissioni da traffico).
Quanto alla forte incidenza del traffico veicolare nella
produzione di PM10, i dati delle ricerche non lasciano dubbi. Il
traffico è responsabile, in provincia di Milano, del 78% della
produzione di PM10, e addirittura dell'83% nel Comune di Milano.
Sono cifre che si avvicinano moltissimo a quelle rilevate dalle
autorità inglesi per l'area di Londra. (Ln)