14 mar 2005
14 mar 2005
Guido Broich, Direttore Generale della ASL della Provincia di Lodi, Lino Osvaldo Felissari, Presidente della Provincia di Lodi e Giuseppe Zavaglio, direttore generale dell’ARPA, hanno sottoscritto stamattina a Lodi nella sede della Provincia un protocollo d’intesa per realizzare il Progetto “Qualità dell’aria, esposizione e salute nella Provincia di Lodi”, finalizzato a monitorare la qualità dell’aria sul territorio, anche in ragione delle emissioni prodotte dalla centrale elettrica di Tavazzano/Montanaso.
Contestualmente alla firma del documento sono state illustrate la metodologia e le finalità della ricerca, coordinata nel PARFIL (Progetto PARticolato Fine in Lombardia), che si svilupperà in dieci fasi in un arco temporale di due anni. I tre enti hanno messo a disposizione del Progetto 154 mila euro (80 mila euro l’ASL, 50 mila euro la Provincia, 24 mila l’ARPA) oltre al personale e alla strumentazione tecnica.
Nel protocollo i promotori dell’iniziativa sostengono:“La consapevolezza della correlazione tra rischio sanitario e inquinamento delle matrici ambientali e conseguentemente la necessità di valutare congiuntamente i problemi relativi sia allo stato di salute sia alla qualità ambientale ben risponde al ruolo di questo progetto. L’integrazione dei dati sanitari con i dati ambientali non solo consente un approfondimento dell’interpretazione delle relazioni tra ambiente ed effetti sulla salute ma risulta altresì momento fondamentale nella programmazione degli interventi di prevenzione e nella comunicazione alla popolazione della Provincia di Lodi sui temi della salute in relazione all’ambiente. La valutazione della conseguenze da esposizione ad inquinanti di natura chimica, fisica e biologica quale causa e/o concausa di patologie acute o croniche deve basarsi, necessariamente su una gestione moderna del rapporto tra ambiente e salute ed in particolare su un sistema di conoscenze multidisciplinari integrate in grado di: caratterizzare la fonte puntuale e/o diffusa di contaminazione; determinare la pericolosità dei contaminanti; valutare i possibili effetti sulla salute umana; valutare le differenti tipologie di esposizione della popolazione indoor/outdoor”.
“ARPA Lombardia – ha commentato il Direttore Generale dell’Agenzia, Giuseppe Zavaglio – è in prima linea, insieme alle istituzioni regionali nello studio della qualità dell’aria e nella proposta di strategie per il risanamento. Qui a Lodi avviamo uno studio particolare e innovativo, che focalizzerà l’attenzione sul rapporto tra misura degli inquinanti e reale esposizione dei cittadini sia indoor che all’aperto”.
Gli Enti promotori hanno istituito un gruppo di progetto, in cui sono rappresentati, a livello tecnico, tutti gli Enti promotori con i seguenti compiti:
· Definizione di indirizzi di conduzione delle varie fasi di progetto (individuazione risorse e modalità di conduzione dei sottoprogetti, definizione di dettaglio dei percorsi operativi,....)
· Monitoraggio dello sviluppo e buon andamento dei sottoprogetti
· Validazione dei vari outpout
· Rapporto con la committenza e con la struttura di comunicazione
· Attivazione di collaborazioni strutturate tecnico scientifiche con altre strutture di ricerca, tra cui eventuale raccordo con l’Istituto Superiore di Sanità, con l’Istituto Tumori di Milano, l’ISPRA, le Università e altre Istituzioni Scientifiche.
Tutti gli Enti firmatari si sono impegnati ad attivare le professionalità e le strumentazioni presenti al loro interno, e a mettere in comune tutte le informazioni e le conoscenze necessarie in proprio possesso e, in accordo, provvedere al confronto e all’informazione delle espressioni organizzate e non della società civile.
L’ARPA Lombardia, da parte sua, oltre a mettere a disposizione le risorse di competenza e professionalità presenti al suo interno, svolgerà le indagini necessarie ad approfondire la composizione del PM10 e del PM2,5, e ad aumentare nella Provincia di Lodi i punti di