29 gen 2003
29 gen 2003
L'assessore regionale alle Risorse
idriche, Maurizio Bernardo, ha sottoscritto insieme ai
rappresentanti dei 59 comuni adiacenti al fiume Olona e agli
assessori delegati delle province di Varese, Como e Milano il
protocollo d'intesa per la definizione del "contratto di fiume"
per il bacino dell'Olona, che comprende anche i torrenti Lura e
Bozzente. L'obiettivo del documento è la ricerca di soluzioni
urgenti per la prevenzione e il controllo delle piene, la
sistemazione delle sponde e la valorizzazione complessiva
dell'ambiente fluviale.
"Si tratta - ha detto Bernardo - di uno strumento che viene
applicato per la prima volta in Italia, allo scopo di avviare
una complessa azione di risanamento e rivalorizzazione
dell'area".
Il contratto di fiume, indicato nel documento del II° Forum
mondiale dell'Acqua, tenutosi all'Aja nel marzo del 2000, è una
forma di accordo tra tutti i soggetti istituzionali di un
territorio omogeneo, la cui azione ha una ricaduta sul fiume:
residenti, industrie, autorità, imprese di turismo e
associazioni definiscono di comune accordo azioni concrete per
la salvaguardia idraulica e ambientale del territorio; in
sostanza, ha detto l'assessore regionale, "un sistema di regole
in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico,
valore sociale, sostenibilità ambientale si pongono su un piano
di parità e, in quanto condivisi da tutti gli attori
territoriali, diventano essi stessi regole da rispettare".
Un programma di recupero e gestione della risorsa fluviale
condiviso anche dalle direzioni generali degli assessorati
regionali al Territorio e alle Opere pubbliche e articolato in
tre fasi: la prima, esaurita alla fine del 2002, si è chiusa con
la raccolta di osservazioni e proposte da parte dei soggetti
locali, la predisposizione da parte della Regione Lombardia di
un documento base per il "contratto di fiume" condiviso con gli
enti locali coinvolti; la seconda, quella odierna, ha visto la
sottoscrizione del protocollo di intesa tra gli enti per la
definizione del contratto stesso con l'allargamento a tutti i
soggetti economici, territoriali e sociali interessati.
Una terza fase, da realizzarsi entro la primavera del 2003,
prevede l'elaborazione definitiva del "contratto di fiume" da
sottoporre agli enti coinvolti e la sottoscrizione dell'intesa.
Successivamente spetterà alla Regione individuare gli strumenti
attuativi adatti per realizzare i trasferimenti di risorse agli
enti locali e realizzare i programmi operativi di intervento.
"L'impegno assunto oggi - ha concluso Bernardo - è il primo step
di un lavoro concluso l'anno scorso dalla Regione con gli enti
locali, che prosegue da oggi con soggetti come le imprese, il
mondo associativo e tutte le altre realtà non istituzionali del
territorio. Regione Lombardia si è, così, impegnata nel ruolo di
coordinatore degli interventi, tanto più che ha assunto le
funzioni del magistrato del Po, oggi AIPO, che prima deteneva
competenze statali ora trasferite alle regioni. Inoltre, l'ente
regionale seguirà la programmazione degli interventi sia nel
campo della sicurezza idraulica sia della qualità delle acque,
attraverso l'AIPO e affiancando gli ambiti territoriali ottimali
(ATO) di Milano, Como e Varese".
La Regione ha, inoltre, sottoscritto recentemente un Accordo di
programma con il ministero dell'Ambiente che sul bacino
dell'Olona prevede già il finanziamento del depuratore di
Gornate Olona. Lo stesso accordo prevede che entro il giugno
2003 sia definita la programmazione degli interventi sull'intera
regione per 500 milioni di euro, finanziati in concorso con
fondi regionali, statali e comunitari e con gli aumenti
tariffari già disposti dalla legge Finanziaria del 2001.