29 set 2003
29 set 2003
Cultura, uso e servizi, sicurezza,
solidarietà e partenariato. Sono queste le parole chiave usate
dal Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, per
illustrare come e quanto l'acqua sia un "tesoro per il futuro",
secondo lo spunto fornito dal titolo del convegno internazionale
organizzato oggi e domani a Cernobbio dall'assessorato alle
Risorse idriche della Lombardia in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente.
Un evento che si colloca nella seconda parte dell'Anno Mondiale
dell'Acqua istituito dall'Onu per sensibilizzare l'opinione
pubblica su questo tema.
"Amica e nemica dell'uomo, risorsa e limite per lo sviluppo,
condizione di pace e di benessere e causa di sanguinosi
conflitti": è da questa considerazione sulla natura ambivalente
dell'acqua che Formigoni ha richiamato la necessità di "un
governo consapevole e responsabile dei processi che attorno
all'acqua ruotano", a partire dalla "presa di coscienza del
valore intrinseco di questa risorsa, perché sia chiaro che il
diritto all'universalità del servizio idrico non si può
trasformare in utilizzo indiscriminato. Anche sul piano
economico - ha aggiunto - occorre far crescere la consapevolezza
che è necessario pagare l'acqua ad un giusto prezzo, dato che
quello che paghiamo oggi come utenti è chiaramente inferiore al
vero valore della risorsa e ciò ne provoca spesso un uso non
consapevole né razionale".
Per questo - ha spiegato il Presidente - la Regione ha messo in
cantiere un progetto di educazione per migliaia di scuole
elementari e medie della Lombardia, che nelle scorse settimane è
partito nella prima fase coinvolgendo 500 classi campione di
terza elementare e prima media.
Nella necessità di "attuare una visione integrata delle
politiche in materia di risorse idriche, in modo da superare la
frammentazione dell'azione di governo tra molteplici settori", e
sulla base di una politica regionale particolarmente vicina agli
Enti locali ("sostenuti nella realizzazione delle infrastrutture
necessarie"), Formigoni ha lanciato il modello lombardo del
"partenariato" capace di superare la dialettica che contrappone
pubblico e privato.
"La nuova legge regionale - ha detto Formigoni - prevede la
possibilità di un modello nel quale gli investimenti in reti ed
impianti siano realizzati da società patrimonio degli Enti
locali, avvalendosi di risorse finanziarie a basso tasso di
remunerazione così da poter minimizzare l'impatto sulle tariffe.
La norma prevede altresì l'affidamento del servizio nella più
assoluta trasparenza in modo tale da favorire una concorrenza
volta a caratterizzare in senso sempre più imprenditoriale la
gestione del servizio stesso".