Principali termini di riferimento
Glossario attività estrattive
Piano Cave Provinciale: è lo strumento con il quale si attua la programmazione in materia di ricerca e coltivazione delle sostanze minerarie di cava. Identifica gli ambiti territoriali nei quali è consentita l'attività estrattiva, determina tipi e quantità di sostanze di cava estraibili nonché le modalità di escavazione e le norme tecniche da osservare nell'esercizio dell'attività. Il Piano inoltre individua le destinazioni finali delle aree al termine della coltivazione e ne detta i criteri per il ripristino.
Rapporto Ambientale: è il documento che descrive e valuta gli impatti significativi che l’attuazione del Piano Cave Provinciale potrebbe comportare sull’ambiente.
Valutazione Ambientale Strategica (VAS): è lo studio che valuta gli effetti ambientali di Piani e Programmi, prima della loro approvazione, durante e al termine del loro periodo di validità. Sopperisce alla mancanza di procedure parziali di valutazione ambientale e introduce l’esame degli aspetti ambientali già nella fase strategica che precede la progettazione e la realizzazione delle opere.
Valutazione di Impatto Ambientale (VIA): è una procedura che si effettua in via preventiva, per individuare, descrivere e valutare gli effetti diretti ed indiretti sull’ambiente (inteso come fauna, flora, aria, suolo, acque, clima e paesaggio) di un progetto, di un’opera o di un intervento, siano essi pubblici o privati. L'Autorità Competente per l'espletamento delle procedure di VIA viene individuata in base alla rilevanza del progetto da realizzare e valutando quale amministrazione pubblica sia titolare della maggior parte dei procedimenti autorizzativi, o comunque dei più significativi in campo ambientale.
Analisi di Rischio: analisi sito specifica finalizzata a valutare degli effetti sull’ambiente e sulla salute umana derivanti dall’esposizione prolungata di sostanze presenti in concentrazioni superiori ai limiti tabellari dettati dalla normativa per le specifiche destinazioni d’uso del sito (CSC) e nelle matrici ambientali coinvolte (suolo, sottosuolo, falda acquifera). Le modalità di esecuzione di Analisi di Rischio Sito Specifica sono riportate nel D.Lgs 152/06 e s.m.i. (Parte IV, Titolo V, Allegato 1). Il documento redatto da ISPRA “Criteri metodologici per l’applicazione dell’analisi di rischio ai siti contaminati” costituisce un fondamentale riferimento tecnico.
Bonifica: l’insieme degli interventi atti a eliminare le fonti e le sostanze inquinanti o a ridurre le concentrazioni delle stesse presenti nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee ad un livello uguale o inferiore ai valori delle concentrazioni soglia di rischio (CSR).
Conferenza dei Servizi: lo strumento mediante il quale si assumono in unico contesto tutti i pareri, autorizzazioni e nulla osta delle varie amministrazioni coinvolte in un procedimento amministrativo. Tale istituto giuridico costituisce una modalità generale di semplificazione a cui ogni amministrazione può e deve ricorrere in ogni fase del procedimento: preliminare, istruttoria e decisoria.
CSC - Concentrazioni Soglia di Contaminazione: valori di riferimento per la concentrazione di sostanze inquinanti nelle matrici ambientali per le specifiche destinazioni d’uso, superati i quali il sito è definito “potenzialmente contaminato” ed è necessaria la caratterizzazione.
CSR - Concentrazioni Soglia di Rischio: livelli di contaminazione da determinare caso per caso con l’applicazione della procedura di analisi di rischio sito specifica (criteri specificati nell’Allegato 1 al Titolo V del D.Lgs 152/06).
Misure di prevenzione: iniziative per contrastare un evento, un atto o un’omissione che ha creato una minaccia imminente per la salute o per l’ambiente, intesa come rischio sufficientemente probabile che si verifichi un danno sotto il profilo sanitario o ambientale in un futuro prossimo.
MISE - Messa In sicurezza di Emergenza: ogni intervento immediato o a breve termine, da mettere in opera nelle condizioni di emergenza in caso di eventi di contaminazione repentini di qualsiasi natura, atto a contenere la diffusione delle sorgenti primarie di contaminazione, impedirne il contatto con altre matrici presenti nel sito e a rimuoverle, in attesa di eventuali ulteriori interventi di bonifica o di messa in sicurezza operativa o permanente.
MIP - Messa In sicurezza Permanente: insieme degli interventi finalizzati ad isolare in modo definitivo le fonti inquinanti rispetto alle matrici ambientali circostanti e a garantire un elevato e definitivo livello di sicurezza per le persone e per l’ambiente. In tali casi devono essere previsti piani di monitoraggio e controllo e limitazioni d’uso rispetto alle previsioni degli strumenti urbanistici.
MISO - Messa In Sicurezza Operativa: insieme degli interventi eseguiti in un sito con attività in esercizio, idonei a garantire un adeguato livello di sicurezza per le persone e per l’ambiente, in attesa di ulteriori interventi di messa in sicurezza permanente o di bonifica da realizzarsi alla cessazione dell’attività.
Modello Concettuale Preliminare: schema che ipotizza i processi di contaminazione verificatisi sul sito (vedi Piano di Caratterizzazione).
Piano di Caratterizzazione: insieme delle attività che permettono di ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico delle matrici ambientali al fine di ottenere le informazioni di base per i successivi iter di messa in sicurezza e/o bonifica dei siti. Queste azioni, che trovano espressione nel documento omonimo (Piano di Caratterizzazione) prevedono lo sviluppo di un Modello Concettuale Preliminare nel quale sono ipotizzati i processi di contaminazione verificatisi sul sito oggetto.
Sito: area o porzione di territorio geograficamente definita e determinata, intesa nelle diverse matrici ambientali (suolo, sottosuolo ed acque sotterranee, materiali di riporto) e comprensiva delle eventuali strutture edilizie e impiantistiche presenti.
Sito contaminato: sito nel quale le concentrazioni dei contaminanti risultano superiori alle concentrazioni soglia di rischio (CSR) determinate con Analisi di Rischio Sito Specifica o sito nel quale risultano superate le concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) ed il soggetto responsabile/interessato decida di non procedere con Analisi di Rischio Sito Specifica, ma di considerare le CSC quale obiettivo di bonifica procedendo pertanto con la bonifica del sito;
Sito potenzialmente contaminato: sito nel quale uno o più valori di concentrazione delle sostanze inquinanti rilevati nelle matrici ambientali risultano superiori ai valori di concentrazione soglia di contaminazione (CSC), in attesa di espletare le operazioni di caratterizzazione e di analisi di rischio sanitario e ambientale sito specifica che ne permettano di determinare lo stato o meno di contaminazione sulla base delle concentrazioni soglia rischio (CSR).
Glossario serbatoi interrati
Serbatoio interrato: contenitore di stoccaggio la cui superficie esterna non è né direttamente né visivamente ispezionabile; questa condizione, in caso di perdite, comporta un reale rischio di contaminazione delle matrici ambientali.
Dismissione: esclusione definitiva del serbatoio dal ciclo produttivo/commerciale; la dismissione comporta lo svuotamento del serbatoio e l’interruzione/disconnessione fisica delle linee di erogazione e alimentazione.
Messa in sicurezza: insieme delle operazioni da attuarsi per eliminare il rischio di sversamento di prodotti nel suolo/sottosuolo e l’instaurarsi di condizioni d’infiammabilità del liquido o dei vapori presenti all’interno del serbatoio.
Messa In sicurezza Permanente: insieme di azioni per mantenere in sito senza limiti di tempo i serbatoi dimessi. Occorre preventivamente effettuare le seguenti azioni: bonifica interna del serbatoio, prova di tenuta, sigillatura del passo d’uomo del serbatoio o riempimento con inerte certificato. Nel caso di esito sfavorevole della prova di tenuta è necessario attivare le procedure di bonifica.
Rimozione: estrazione del serbatoio interrato, delle condotte di adduzione/erogazione e delle relative strutture di alloggiamento.
Risanamento temporaneo: applicazione di un rivestimento anticorrosione sulle pareti interne del serbatoio, da realizzare con materiali compatibili con il liquido contenuto o adozione di sistemi equivalenti di riconosciuta idoneità; preventivamente deve esserne verificata tenuta e integrità strutturale.
Risanamento definitivo: realizzazione di un sistema a doppia parete con intercapedine monitorata; preventivamente deve esserne verificata tenuta e integrità strutturale.