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Livelli di riferimento

La concentrazione di radon in aria si misura in Bq/m3 (Becquerel per metro cubo).

All’aria aperta, vicino al suolo, si possono misurare valori intorno a 10 Bq/m3, mentre in ambienti chiusi si possono raggiungere concentrazioni elevate, fino a migliaia di Bq/m3.

Negli ambienti confinati non è possibile ridurre a zero la concentrazione di radon, e quindi nemmeno azzerare il corrispondente rischio di tumore polmonare. Sono quindi stati stabiliti dei livelli di riferimento che corrispondono a un rischio ritenuto accettabile.

I livelli di riferimento per la concentrazione di radon indoor in abitazioni e luoghi di lavoro sono stati definiti dalla Direttiva Europea 59/2013, recepita in Italia dal Decreto Legislativo 101/2020. Ulteriori indicazioni sono contenute nella Legge Regionale 3/2022.

Livelli di riferimento per ambienti di lavoro

Gli ambienti di lavoro sono soggetti alla normativa nazionale attualmente in vigore: il Decreto Legislativo n.101 del 2020. Il Titolo IV al capo I considera l’esposizione dei lavoratori o del pubblico a sorgenti di radioattività naturale, tra cui il radon, e prevede il controllo e il contenimento della concentrazione di radon nei luoghi di lavoro.

Tra i luoghi di lavoro cui si applicano le disposizioni contenute della Sezione II “Esposizione al radon nei luoghi di lavoro” ed in cui è quindi necessario procedere con l’esecuzione di misure, l’art.16 riporta:

a) luoghi di lavoro sotterranei;

b) luoghi di lavoro in locali semi-sotterranei o situati al piano terra, localizzati nelle aree identificate "prioritarie" (ex articolo 11);

c) specifiche tipologie di luoghi di lavoro identificate nel Piano nazionale d’azione per il radon (ex articolo 10);

d) stabilimenti termali.

Il decreto stabilisce inoltre che la concentrazione media annua negli ambienti deve essere inferiore a 300 Bq/m3.

Le misure di concentrazione media annua di attività di radon in aria devono essere eseguite secondo quanto descritto nella Sezione I dell’Allegato II del Decreto e devono essere effettuate da “servizi di dosimetria/organismi di misura riconosciuti” o, nelle more del riconoscimento, da “organismi idoneamente attrezzati”, che devono soddisfare i requisiti minimi indicati nell’Allegato II della normativa. Le misure devono avere una durata annuale.

Livelli di riferimento per abitazioni

Il Decreto 101/2020 stabilisce anche i livelli di riferimento per la concentrazione di gas radon nelle abitazioni (articolo 12), espressi in termini di valore medio annuo della concentrazione di attività di radon in aria:

a) 300 Bq/m3 in termini di concentrazione media annua di attività di radon in aria per le abitazioni esistenti;

b) 200 Bq/m3 in termini di concentrazione media annua di attività di radon in aria per abitazioni costruite dopo il 31 dicembre 2024.

Le modalità di misura sono le stesse di quelle previste per i luoghi di lavoro.

Linee guida per la prevenzione delle esposizioni al gas radon in ambienti indoor

Istituto Superiore Sanità - Radon

Organizzazione Mondiale della Sanità - Radon

SUPSI – Schede tecniche risanamenti radon

Regione Lombardia – Bando Servizi dosimetria radon

Regione Lombardia – Elenco (non esaustivo) Servizi dosimetria radon

Prima individuazione delle aree prioritarie a rischio radon in Lombardia

Metodi di misura del radon 222 nelle acque di rete: l'esperienza di Arpa Lombardia.

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Data ultimo aggiornamento: 22/03/2024

Data ultimo aggiornamento
22/03/2024

Data inserimento: 14/02/2023

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14/02/2023

Struttura responsabile del contenuto informativo: Radioattività

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Struttura responsabile della pubblicazione: Comunicazione

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