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Nuovi corridoi ecologici sull’arco alpino

08/09/2011

ECONNECT ha analizzato la tematica delle connessioni ecologiche tra habitat in ogni suo aspetto: dall’analisi delle barriere fisiche, spesso costruite dall’uomo, che impediscono lo spostamento delle specie, a quelle meno visibili, ma non meno importanti, causate dai differenti quadri giuridici dei paesi alpini. Anche la comunicazione ha avuto un ruolo importante nel cercare nuove vie per diffondere efficacemente la conoscenza di una tematica ostica e importante allo stesso tempo.

Nei tre anni di progetto, ECONNECT ha costruito una solida metodologia di lavoro per l’identificazione dei principali corridoi e barriere alpine. Attraverso l’uso di un vero e proprio sistema di mappatura del territorio creato ex‐novo da uno dei gruppi di lavoro del progetto, gli esperti di ECONNECT sono riusciti a identificare non solo le barriere, ma anche i corridoi ecologici che devono essere preservati attraverso una saggia e lungimirante pianificazione territoriale che consideri, fra gli altri, le “rotte” delle specie.

In ECONNECT non sono mancate le azioni sul campo. Ben 7 sono le regioni pilota disseminate lungo tutto l’arco alpino che hanno sperimentato azioni aventi come obiettivo il miglioramento del continuum di habitat alpini. E così si sono realizzati passi avanti significativi come, per esempio, la stesura di un piano d’azione nella regione pilota dell’Isère (F), con l’azienda locale che gestisce le strade per la costruzione di sottopassi per la fauna selvatica o un sistema di visualizzazione dei cavi delle funivie all’interno della regione pilota Alpi Marittime‐Isere (I‐F), cavi che sono molto pericolosi per gli uccelli.

La conferenza finale, che si svilupperà in tre giornate, di cui una prevede un’escursione sul campo, sarà un’importante occasione di incontro per presentare ad un pubblico composto da ricercatori, istituti scientifici e istituzioni locali, nazionali ed europee, i risultati del progetto. Inoltre, sarà un’occasione per lanciare nuove proposte per la protezione e il miglioramento dei corridoi che permettono la libera migrazione delle specie lungo l’arco alpino.

Per garantire un’ampia discussione sulle politiche da adottare per raggiungere un’azione coordinata sul territorio e per riportare il tema della connettività al centro dell’agenda politica dell’Europa, sono stati invitati rappresentanti di istituzioni internazionali ed europee quali la Direzione Generale per l’Ambiente (DG ENV) della Commissione Europea oltre ad alcuni membri della Convenzione delle Alpi.

SCHEDA: I RISULTATI DEL PROGETTO ECONNECT IN BREVE SPECIE: Il progetto ha scelto 6 specie alpine come “specie ombrello” per lo studio delle loro necessità in termini di spostamento per riprodursi e nutrirsi: lupo, orso bruno, lince, grifone, cervo e fagiano di monte. Questo studio ha permesso di capire, per esempio, che il 16% dei potenziali corridoi per gli orsi bruni non sono protetti.

STRUMENTI PER LA CONNETTIVITÁ: ECONNECT ha sviluppato uno strumento per lo studio del territorio alpino, il JECAMI. Grazie a JECAMI i ricercatori hanno potuto studiare il territorio in maniera dettagliata per capire quali sono i principali corridoi e barriere che condizionano il movimento delle specie alpine e, così, fornire un supporto importante alle regioni pilota nella loro attività di messa in atto di azioni concrete.

BARRIERE LEGISLATIVE: il presupposto dal quale è partito questo gruppo di lavoro è che solo un lavoro congiunto tra i diversi Paesi confinanti possa generare delle buone pratiche di conservazione dell’habitat alpino. Dopo aver messo a confronto i sistemi legislativi dei paesi alpini, il gruppo di lavoro dedicato ha identificato come strumento più efficace per il superamento di queste barriere l’EGTC (European Grouping for Territorial Cooperation), uno strumento innovativo che consente a enti, ministeri o associazioni di diverse nazionalità di formare un team di lavoro transnazionale che consenta una protezione di corridoi ecologici a cavallo di stati con sistemi legislativi diversi.

COMUNICAZIONE: dal punto di vista della comunicazione, ECONNECT ha scelto un approccio basato sull’immagine e sul coinvolgimento della popolazione alpina tramite un concorso fotografico sui corridoi/barriere ecologiche e il coinvolgimento della scuola di fotografia della prestigiosa agenzia CONTRASTO che ha prodotto una mostra fotografica che riprende questi temi in maniera molto particolare e creativa.

IL PROGETTO ECONNECT Finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Alpine Space e il Fondo di Sviluppo Regionale (ERDF), Econnect ha come obiettivo il miglioramento della connettività ecologica nelle Alpi. Questo progetto ha coinvolto alcune organizzazioni internazionali legate alla Convenzione Alpina, istituti scientifici e istituzioni locali. Tutti questi enti hanno unito le loro forze non solo per dimostrare la necessità della connettività nel territorio alpino, ma anche per vagliare le migliori ipotesi per garantire un’azione coordinata di sviluppo di sistemi innovativi al fine di promuovere la connettività ecologica.


I PARTNER DEL PROGETTO

Coordinatore:
*University of Veterinary Medicine Vienna; Research Institute of Wildlife Ecology (FIWI) (A)

Altri partner:
*University of Innsbruck‐Institute Ecology (A)
*Umweltbundesamt GmbH (A)
*Gesause National Park GmbH (A)
*Hohen Tauern National Park (A)
*Ministero dell’Ambiente italiano (I)
*European Academy di Bolzano (I)
*WWF Italia (I)
*Parco Naturale Alpi Marittime (I)
*Regione Autonoma Valle d’Aosta (I)
*Council of Department of Isère (F)
*Task Force Protected Areas / Permanent Secretariat of the Alpine Convention
*Scientific research centre CEMAGREF (F)
*National Park Berchtesgaden (D)
*CIPRA International (LI)
*Swiss National Park (CH)

Struttura responsabile del contenuto informativo: Comunicazione

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