Il clima in Lombardia

Dalla pianura mantovana (circa 10 metri s.l.m.) ai 4020 metri s.l.m. del Massiccio del Bernina, la Lombardia offre una varietà climatica unica nel panorama europeo.

Come in tutto il Nord Italia, anche il clima lombardo è fortemente influenzato a nord dalle Alpi e a sud dal Mediterraneo, che è una riserva di aria umida durante tutto l’arco dell’anno.

Più in generale, pur appartenendo ad una fascia climatica “temperata”, la Pianura Padana è zona di transizione tra il clima mediterraneo – il più diffuso nella nostra Penisola – e quello continentale/oceanico dell’Europa Centrale e Occidentale. La complessa orografia alpina funge da “schermo” ai venti umidi dall’Oceano Atlantico a nord e ad ovest, fattore che determina una spiccata componente continentale, soprattutto man mano che ci si allontana dal Mar Adriatico; ne derivano importanti escursioni termiche annuali, come inverni freddi ed estati molto calde. Alzandoci di quota il clima diviene prettamente montano, seppur con peculiarità diverse tra Alpi e Appennino, specialmente nel regime delle precipitazioni.

In un periodo storico fortemente influenzato dal Cambiamento Climatico, la rete meteorologica di ARPA Lombardia dispone di oltre 200 stazioni di rilevamento dei principali parametri meteorologici, quali tra i più importanti a fini climatici citiamo temperatura e quantitativi di precipitazione. Alcune di queste stazioni offrono la possibilità di esplorare il clima della Lombardia fin dalla metà del secolo scorso, mentre a Milano disponiamo di una serie di dati meteorologici che ha avuto inizio addirittura nel 1763, in piena Piccola Era Glaciale!

Scopri i dati meteo-climatici dell'Osservatorio Centenario di Milano Brera

Dati Copernicus/E-OBS. Elaborazione ARPA Lombardia

Per poter definire il clima di un’area geografica, piccola o grande che sia, è necessario registrarne i parametri meteorologici (temperatura, umidità, precipitazioni, pressione etc.) quotidianamente per molti anni; le linee guida del WMO (World Meteorological Organization – Organizzazione Mondiale della Meteorologia) stabiliscono in almeno 30 anni questo lungo periodo, utile per effettuare per esempio confronti con altri periodi storici o anche con singole giornate, che vengono così collocate - nel caso si stiano analizzando i dati di temperatura - come “più fredde” (anomalia negativa) o “più calde” (anomalia positiva) rispetto al periodo climatico di riferimento.

Cosa significa periodo climatico di riferimento?
Ogni 10 anni il WMO aggiorna il trentennio di riferimento con cui definire il clima recente, dal 2021 il periodo climatico di riferimento è quindi scientificamente condiviso come i trent’anni tra il 1991 e il 2020.

La figura all'inizio del paragrafo mostra la temperatura media annua nel periodo tra il 1991 e il 2020, ossia proprio il riferimento climatico da utilizzare con cui fare i confronti con altre annate.
Nel dettaglio dell'elaborazione, possiamo affermare che a partire dai dati E-OBS (dataset costruito su griglia regolare e sulla base di misure da stazioni meteorologiche) la temperatura media annua sulla pianura lombarda nel periodo 1991-2020 è di circa 14 °C.

Temperatura media 2022 sulla pianura lombarda

In questa sezione è possibile accedere alle analisi meteoclimatiche effettuate dal Servizio Idro-Nivo-Meteo e Clima di ARPA.

Ogni report contiene informazioni sull'andamento durante l'anno dei principali parametri meteorologici, quali temperatura, quantità di precipitazioni e radiazione solare, che vengono successivamente confrontati con i valori climatici di riferimento adottati sulla base della disponibilità dei dati presenti nella rete di monitoraggio.

Accedi alla sintesi meteoclimatica del: 2009, 2010, 2011, 2013-2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022