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Incidenti da valanga e prevenzione

Per incidente da valanga si intende qualsiasi situazione generata da un evento valanghivo (anche di dimensioni ridotte) che abbia prodotto il coinvolgimento di una o più persone, anche nel caso in cui i coinvolti rimangano illesi.

“Ogni incidente da valanga è preceduto da una valutazione errata che sovente può essere successivamente spiegata sulla base di considerazioni meteorologiche, nivologiche e topografiche. Data la complessità della natura, le capacità del cervello umano a volte si trovano semplicemente superate”. [Werner Munter]

Incidenti da valanga in Lombardia

Sin dagli anni 1970 il Centro Nivometeorologico di ARPA Lombardia raccoglie dati statistici sugli incidenti da valanga che avvengono sul territorio montuoso lombardo.

Le dinamiche in un incidente da valanga sono complesse e non sempre facilmente valutabili.

La raccolta di dati e le successive analisi relative agli incidenti è da tempo riconosciuta come un'attività di estrema importanza per i servizi di previsione valanghe. Oltre a fornire utili elementi per la valutazione della stabilità del manto nevoso, lo studio degli incidenti consente di analizzare i modelli comportamentali dei frequentatori della montagna invernale ed attuare delle efficaci strategie di prevenzione. I dati vengono raccolti da varie fonti: CNSAS, SAGF, Guide Alpine, CAI, media, ecc.

Incidenti da valanga sulle Alpi

AINEVA raccoglie tutti i dati degli incidenti da valanga verificatisi sul territorio nazionale. I dati, in continuo aggiornamento sono disponibilii nella Sezione "Incidenti" del sito web www.aineva.it.

Misure di prevenzione

Frequentare la montagna innevata al di fuori delle zone controllate presuppone anzitutto una buona conoscenza della neve, dei processi evolutivi del manto nevoso e la capacità di individuarne la sua stabilità sul pendio, anche in funzione al sovraccarico che si esercita durante la gita

Le principali regole comportamentali da utilizzare quando si va in montagna sono:

  • Leggere i Bollettini Neve e Valanghe per avere chiare le indicazioni sull’evoluzione meteo e sulla stabilità del manto nevoso
  • Scegliere un itinerario in funzione delle capacità dei componenti del gruppo e del grado di pericolo esistente;
  • Dotarsi di dispositivi ed apparecchiature per effettuare le operazioni di autosoccorso
  • Mantenere le distanze di alleggerimento e di sicurezza ed in prossimità di attraversamento di pendii ritenuti critici attraversare uno alla volta.


In loco prima di partire per l’escursione:

  • VERIFICARE che tutti i componenti del gruppo siano dotati di efficiente attrezzatura di autosoccorso (Apparecchi di Ricerca di Travolti da Valanga - ARTVA, pala e sonda da valanga).
  • ACCERTARSI che le condizioni meteorologiche siano buone e che non ci siano avvisaglie di repentini peggioramenti.
  • CONSIDERARE le condizioni di innevamento dei pendii che si andranno ad affrontare (esposizione, pendenza, presenza o meno di vegetazione, accumuli) al fine del loro attraversamento in sicurezza.

 

Durante la gita si deve:

  • TENERE LE DISTANZE di sicurezza in relazione alle condizioni della stabilità del manto nevoso.
  • COGLIERE I SEGNALI di instabilità che l’ambiente presenta quali, per esempio; valanghe cadute di recente, presenza di accumuli o lastroni di neve ventata, rumori al nostro passaggio (es. il classico woom di assestamento sotto i nostri piedi, presenza di fratture di propagazione).
  • VALUTARE LE CAPACITA’ per ogni singolo pendio potenzialmente pericoloso, di sopportare il carico e le sollecitazioni che andremo ad esercitare con il nostro passaggio.

Eventualmente ESEGUIRE I TEST DI STABILITA’ sul manto nevoso prima di attraversare una zona ritenuta pericolosa (ECT - test di estensione della colonna, RB – Blocco di slittamento, test della sonda). Nel caso di esiti negativi o dubbi, rinunciare all’attraversamento.

Se inavvertitamente ci si viene a trovare su un pendio che dà segni di instabilità:

  •  INDIVIDUARE LA VIA DI FUGA PIU’ BREVE E SICURA
  •  MUOVERSI UNO ALLA VOLTA
  •  CONTROLLARE LA POSIZIONE DEI COMPAGNI

L’autosoccorso

In caso di travolgimento da valanga i tempi utili per avere delle possibilità di sopravvivenza sono estremamente ridotti (15-20 minuti), e bisogna essere in grado di effettuare l’autosoccorso.

Le principali operazioni da attuare sono:

  • Chiamata dei soccorsi (112)
  • Ricerca immediata con ARTVA (Apparecchio di ricerca di travolti da valanga) e ricerca vista-udito sull’accumulo della valanga
  • Individuazione della zona di seppellimento e relativo sondaggio per la riduzione dell’area di scavo
  • Disseppellimento della persona travolta
  • Messa in atto delle manovre di primo soccorso medico

Esistono sul mercato altri sistemi di protezione:

  • Avalung: consente alla persona travolta di poter respirare, per un determinato tempo, in funzione anche delle caratteristiche dell’accumulo della valanga.
  • Airbag: permette una volta innescato, di aumentare il volume della persona travolta, migliorandone le capacità di galleggiamento

Data ultimo aggiornamento: 13/04/2023

Data ultimo aggiornamento
13/04/2023

Data inserimento: 13/04/2023

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13/04/2023

Struttura responsabile del contenuto informativo: Neve e ghiacciai

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Struttura responsabile della pubblicazione: Neve e ghiacciai

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Neve e ghiacciai