Si è svolta ieri, a Palazzo Pirelli, la cerimonia di sottoscrizione del Contratto di Fiume Lambro settentrionale, siglato dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e dall'assessore all'Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, alla presenza anche l'assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio, Alessandro Colucci, con i rappresentanti di 82 Enti, fra cui ARPA, e Associazioni.
Il Contratto rappresenta la naturale continuazione dell'attività avviata negli ultimi anni sui bacini dei Fiumi Olona e Seveso e, insieme a questi, costituisce un primo importante traguardo per l'avvio di una nuova politica regionale nella materia e per un approccio sperimentale alle problematiche connesse.
Si tratta di un patto da 156 milioni di euro, di cui 82,5 già disponibili, per arrivare a un rapido miglioramento della qualità delle acque. Un lavoro molto impegnativo che interessa una superficie di 2.630 kmq, pari all'11 per cento di quella regionale, e una zona abitata da 4.272.946 di persone, il 44 per cento del totale lombardo, che dovrà anche favorire una rapida riqualificazione paesistico-ambientale e l'incremento della sicurezza idraulica.
Il testo individua, quali ambiti di intervento, 6 Unità paesaggistiche ambientali (Upa), al cui interno dovranno concentrarsi le azioni prioritarie: Triangolo Lariano; Anfiteatri e Colline Moreniche; Alta Pianura sopra al canale Villoresi; Alta Pianura sotto il Canale Villoresi, Pianura cerealicola e Pianura delle colture foraggere.
ARPA Lombardia contribuisce al raggiungimento di questi obiettivi con attività monitoraggio straordinario delle acque superficiali, sotterranee e dei sedimenti del tratto di fiume Lambro individuato. Nell’ambito del più generale Progetto FIUMI, inoltre, le attività di ARPA comprendono il completamento del quadro conoscitivo sui carichi inquinanti, la definizione scenari di intervento e la valutazione di costi-efficacia per l’attuazione del Programma Tutela Uso Acque (PTUA), della direttiva 2000/60/CE e del Piano di Gestione.
La sottoscrizione del Contratto, nella forma di Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale, rappresenta la volontà di gestire la programmazione territoriale che prevede anche un coinvolgimento diretto delle comunità interessate, secondo una innovativa forma di 'governance' partecipata.
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