Inquadramento istituzionale, bilancio di mandato e piano strategico di sviluppo dell’Agenzia, questi i temi dell’Audizione in Commissione regionale Ambiente e Protezione Civile nella quale sono stati ascoltati questa mattina i vertici di ARPA Lombardia: la presidente, Elisabetta Parravicini, e il direttore generale, Umberto Benezzoli.
Oltre a un quadro generale delle attività svolte dall’Agenzia sul territorio lombardo - dalle attività di monitoraggio delle grandi opere fino alle attività di controllo straordinario in tema di bonifica, aziende a rischio di incidente rilevante e grandi cantieri, dalla creazione dei centri di eccellenza e di riferimento di livello regionale fino alle attività di controllo ordinario - sono state sottolineate in particolar modo le aree progettuali sulle quali ARPA è attualmente impegnata, quali la razionalizzazione delle proprie sedi e della rete laboratoristica, che consente, fra l’altro, di ridurre In maniera sostanziale i costi attualmente sostenuti e che ha già permesso di raggiungere un importante miglioramento dell’indice di produttività, con un incremento di circa il 40% del numero campioni al giorno per operatore.
Nel corso dell’audizione, sono stati illustrati nel dettaglio i risultati dell’attività dell’Agenzia, sia in termini economici sia di miglioramento dell’efficienza, ottenuti nel corso dell’ultimo quinquennio con particolare focalizzazione sugli anni 2011 e 2012 e sulle attività previste per il 2013.
ARPA Lombardia, prima Agenzia ambientale italiana ad aver ottenuto la certificazione ISO 9001 e che vanta un sistema di prove di laboratorio accreditate secondo i migliori standard internazionali, rappresenta un’eccellenza in Italia in termini di economicità ed efficienza, con un costo operativo inferiore a 8 euro, a fronte di una media di 15 euro, per abitante servito.
La distribuzione per genere delle risorse umane di ARPA dimostra come l’Agenzia garantisca le pari opportunità anche nell’accesso ai ruoli direttivi, con circa il 45% di dirigenti donna. Sempre relativamente alla politica del personale, si è sottolineato come sia stata attuata una progressiva riduzione del numero dei dirigenti e l’assenza di personale precario.
Grazie a un processo di razionalizzazione e adeguamento strutturale e impiantistico, l’Agenzia ha ridotto il proprio patrimonio immobiliare (proprietà, locazione, comodato) portando da 54 a 23 le sedi distribuite sul territorio lombardo. ARPA sta, inoltre, riorganizzando la propria rete laboratoristica con la progressiva concentrazione su due soli Poli (Milano e Brescia) dell’attività precedentemente svolta da 12 laboratori.
L’istituzione del Centro Regionale di Radioprotezione (CRR) e del Centro Regionale per il Monitoraggio della Qualità dell’Aria (CRMQA) garantiscono ancora più elevati standard di prestazione che, soprattutto riguardo alla tematica della Qualità dell’Aria, fanno di ARPA un’eccellenza a livello internazionale, tanto da essere l’unica Agenzia ambientale a rappresentare l’Italia nell’Air Pilot Project della Commissione Europea, che porterà ad una revisione delle Direttive europee sull’inquinamento atmosferico.
Di rilevante importanza ha anche il ruolo di ARPA nel controllo dell’impatto ambientale delle grandi infrastrutture in fase di realizzazione (Venezia-Torino, Bre.Be.Mi, Pedemontana, ecc.) e di EXPO 2015.
Così come significativo è il potenziamento delle attività di controllo ambientale sul territorio, mediante sopralluoghi e ispezioni, che è via via divenuto un punto focale di attenzione nella gestione dei programmi annuali, con un notevole incremento del numero di controlli ordinari e straordinari sulle attività industriali e agricole e sulle bonifiche.
Infine, relativamente al presidio delle emergenze ambientali, l’Agenzia svolge un servizio h24/365gg con un numero di circa 700 interventi l’anno.
Fra le iniziative previste dal piano strategico di sviluppo dell’Agenzia, verrà completato il percorso di adeguamento, in particolare riguardo al monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee, secondo quanto stabilito dal nuovo quadro normativo che ha recentemente introdotto nuove attività fra le competenze ARPA.
Saranno, inoltre, applicate modalità di approccio innovative dei sistemi di controllo ambientale, in collaborazione con il Sistema nazionale delle Agenzie e con Università ed Istituti di ricerca.
Per rendere ancora più efficace la gestione di particolari criticità, quali quella del dissesto idrogeologico, è previsto lo sviluppo della rete di monitoraggio per la tutela dai rischi naturali, che comprende la proposta avanzata da ARPA alla Giunta regionale di prendere in carico 30 reti di monitoraggio geologico attualmente censite ma non gestite dall’Agenzia.
E’, altresì, previsto il potenziamento della rete di stazioni idrometriche, costituita attualmente da 56 idrometri, con un aggiunta di ulteriori 50 stazioni. Ciò al fine di migliorare ulteriormente l’attività di misura della portata dei fiumi, sia ai fini di Protezione Civile sia per una più puntuale previsione annuale delle quantità di risorse idriche disponibili per i vari usi.
Data ultimo aggiornamento: 30/05/2013
Data ultimo aggiornamento
30/05/2013