A conclusione dell'inverno meteorologico 2013/2014 (che, convenzionalmente, va dal 1 dicembre al 28 febbraio), è stata pubblicata sul sito del Servizio Meteorologico Regionale di ARPA Lombardia una sintesi climatica su quello che, in Lombardia, è stato un inverno molto mite, eccezionalmente piovoso e con abbondanti nevicate in montagna.
Il susseguirsi di situazioni perturbate, caratterizzate da correnti provenienti dai quadranti meridionali, ha infatti favorito un apporto quasi continuo di aria mite e umida, in particolare dalla fine di dicembre in poi.
Dal report si evidenzia che la maggiore anomalia riguarda le temperature minime, con valori superiori alle recenti medie stagionali di 2- 3°C. Anche le temperature massime, sebbene in modo meno significativo, sono state nel complesso superiori alle attese.
Le precipitazioni complessive sono risultate sostanzialmente 3 volte superiori rispetto alle medie, con un totale di circa 40 giorni di pioggia sui 90 giorni dell’ inverno 2013-2014.
A Milano, ad esempio, rispetto ad una media di 185 mm, sono caduti ben 570 mm di pioggia e cioè circa la quantità che cade solitamente da Gennaio ad Agosto.
In montagna, oltre i 1800 metri, a causa delle abbondanti nevicate gli accumuli al suolo hanno raggiunto spessori di oltre 4 metri: localmente, questi valori risultano i più elevati degli ultimi 30 anni.
Se le condizioni atmosferiche perturbate di questo anomalo inverno hanno causato frequenti condizioni di rischio per frane e valanghe sulle montagne lombarde, per contro hanno favorito l’innalzamento della riserva idrica nella regione che risulta di molto superiore (+98.5%) alla media del periodo. Ma la buona notizia è che, nel contempo, hanno contribuito a mantenere bassi i livelli dell’inquinamento atmosferico.
Data ultimo aggiornamento: 06/03/2014
Data ultimo aggiornamento
06/03/2014