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10A AIR QUALITY CONFERENCE: QUATTRO GIORNI DI CONFRONTO INTERNAZIONALE SULLA QUALITA' DELL'ARIA

23/03/2016

La scorsa settimana, dal 15 al 18 marzo, Milano ha ospitato la 10a edizione della Air Quality Conference, uno degli appuntamenti internazionali più importanti sui temi dell’inquinamento atmosferico, del cambiamento climatico e dei loro effetti sulla salute umana, che ha visto la partecipazione di più di 250 esperti di 40 Paesi da tutte le aree del mondo (solo per citarne alcuni, Australia, Brasile, Canada, Cile, Cina, India, Iran, Israele, Giappone, Russia, Stati Uniti, oltre che dai principali Stati europei).

L’organizzazione di questa edizione italiana della Conferenza, che da un ventennio si tiene ogni due anni in un Paese diverso, è stata curata in regime no profit da ARPA Lombardia e da ARIANET SrL, società che opera nel campo della modellistica dell’inquinamento atmosferico, in collaborazione con l’Università dell’Hertfordshire.

Il congresso scientifico, ospitato dalla Regione nelle sale conferenze di Palazzo Lombardia, ha proposto un fitto programma di incontri plenari, seminari e tavole rotonde parallele su diverse tematiche, fra le quali l'effetto del traffico sull'inquinamento atmosferico delle città, l’impatto del crescente uso della biomassa sulla qualità dell’aria, le migliori tecniche di monitoraggio, le relazioni tra cambiamenti climatici e inquinamento atmosferico, i metodi di gestione della qualità dell’aria a supporto delle decisioni.

Diversi studi presentati nel corso della Conferenza hanno confermato l’importanza della combustione della legna sull’inquinamento delle città, anche nei Paesi occidentali. A riguardo, è risultato particolarmente significativo quanto è avvenuto in Grecia, dove l’uso della legna è sensibilmente aumentato a causa del forte aumento del prezzo dei combustibili fossili: al netto della variabilità meteorologica interannuale, si è stimato un incremento delle concentrazioni di PM2.5 anche del 30% rispetto agli anni precedenti.

Altro tema di rilievo trattato nel corso dei vari incontri è stato l’impatto dell’agricoltura sui livelli di PM10 e PM2,5 presenti in atmosfera. Diversi studi hanno evidenziato che si potrebbero ottenere importanti risultati mediante significative riduzioni delle emissioni di ammoniaca riconducibili a questo settore.

Riguardo invece all'effetto del traffico sull'inquinamento atmosferico delle città, è emerso – tra l’altro - che una riduzione anche maggiore del 15% delle emissioni di CO2, e quindi dei consumi, potrebbe essere favorita da sistemi di guida evoluti (ITS, Intelligent Transport Systems) che consentono, ad esempio, di ridurre le frenate e di determinare un flusso più regolare delle auto. Il contributo del risollevamento delle polveri presenti sul manto stradale e di quelle dovute all’usura di freni e pneumatici gioca, infatti, un ruolo rilevante sui livelli di particolato in atmosfera.

Nel corso della sessione relativa alle relazioni tra cambiamenti climatici e qualità dell’aria, uno degli interventi più interessanti ha riguardato lo studio dell’impatto delle variazioni meteorologiche sull’aumento/mancata riduzione delle concentrazioni di ozono e PM2,5 effettuato negli Stati Uniti su un periodo di 19 anni.

ARPA Lombardia ha presentato i seguenti 3 studi di approfondimento:

History and perspective of air quality in Milan and the Po Valley: scientific and management challenges

The impact of wood burning for residential heating on air quality in Milan and the Po Valley: analysis and perspective

Integrated methodology for assessing domestic wood burner municipal sharing

Data ultimo aggiornamento: 23/03/2016

Data ultimo aggiornamento
23/03/2016