Politiche sulla qualità dell'aria e sul cambiamento climatico attuate a livello europeo, nazionale e nei territori del bacino padano. Questo il tema della conferenza "Government policies on air quality and climate change" che si terrà a Bologna l'8 e il 9 giugno presso la sede della Regione Emilia-Romagna (Viale della Fiera, 8, Sala "20 Maggio").
Arpa Lombardia sarà presente e interverrà nella giornata dell'8 giugno su due temi di particolare importanza. Il primo sarà centrato sulla valutazione dell'evoluzione delle emissioni nel Bacino Padano e il secondo su un programma di approfondimento di misure ad hoc da effettuare in siti speciali.
Che la Pianura Padana abbia sue specificità naturali e antropiche è noto ormai ai più. Pochi dati su tutti: il 40% della popolazione italiana – oltre 23 milioni di persone - risiede nelle regioni che compongono questo bacino e in quest'area viene prodotto oltre il 50% del PIL nazionale. Questo comporta emissioni in atmosfera complessivamente rilevanti nel bacino padano, che però risultano inferiori alla media dell'Unione Europea ed in linea con quelle dei Paesi più sviluppati, se rapportate al PIL o al numero di abitanti, segno di standard tecnologici e pratiche gestionali tra i più avanzati. Nonostante ciò, la conformazione orografica e le particolari condizioni meteoclimatiche del bacino padano rendono particolarmente difficile la dispersione degli inquinanti, provocando superamenti dei valori limite per polveri, ossidi di azoto ed ozono.
Il fenomeno dell'inquinamento atmosferico si configura pertanto, in questa zona dell'Italia, come una problematica che travalica i confini locali e richiede un approccio sovraregionale: è fondamentale quindi attuare misure integrate e coordinate di area vasta al fine di ridurre le emissioni ed ottenere una diminuzione delle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera.
Per queste ragioni dal 2005 le Regioni e le Province autonome del Bacino Padano sono impegnate a sviluppare strategie comuni sui principali settori impattanti sull'inquinamento atmosferico, quali trasporti, combustione di biomasse e produzione di energia, attività agricole e zootecniche, attraverso "Accordi di programma" volti a individuare azioni e strumenti comuni di gestione della qualità dell'aria. Nel 2013 è stato sottoscritto l'ultimo "Accordo di Bacino" tra Regioni e Ministeri competenti per individuare misure coordinate e intersettoriali; ad arricchirle, nel dicembre 2015, è intervenuto un successivo Protocollo, che ha coinvolto anche l'Associazione Nazionale comuni Italiani, e da febbraio 2016 il progetto LIFE integrato PREPAIR "Po Regions Engaged to Policies of Air"
Data ultimo aggiornamento: 07/06/2017
Data ultimo aggiornamento
07/06/2017