Implementare una serie di misure integrate a livello politico e territoriale per migliorare la qualità dell'aria di tutto il bacino padano e anche, per le sue caratteristiche geografiche, di uno Stato confinante come la Slovenia. È questo, da sempre, l'obiettivo del progetto LIFE PrepAir, presentato recentemente a Bruxelles nella sede della delegazione Emilia-Romagna presso l'Unione Europea, in occasione dell'incontro Improving air quality together.
Nell'ambito del progetto, nato nel febbraio 2017, Arpa Lombardia ha cercato di far luce su alcune peculiarità del bacino padano. Nel primo intervento intitolato Main sources and new knowledge on emissions in the Po Valley, è stato evidenziato il ruolo della combustione della legna sulle emissioni del PM10 primario, del traffico sugli ossidi di azoto e dell'agricoltura sull'ammoniaca. Nella seconda relazione, The composition of PM in the Po Valley, gli esperti di Arpa Lombardia hanno messo l'accento sul peso attribuibile alla componente secondaria del particolato della pianura padana, che si forma in atmosfera per una parte rilevante, che può anche superare il 50%. Nel terzo intervento, Air quality scenarios with maximum emissions reduction, è stato presentato uno studio per analizzare l'effetto sulle concentrazioni di PM10 e di PM2.5 a seguito di ipotetiche riduzioni di emissioni di tutti gli inquinanti del 50 e dell'80%. È emerso, nell'ambito di questo intervento, quanto siano di difficile raggiungimento i valori delle linee guida proposti dall'OMS in realtà complesse come quelle della pianura padana, segnata da particolari caratteristiche geomorfologiche, nonché dalla importante presenza di attività antropiche con livelli di inquinamento di partenza ancora critici per alcuni parametri, nonostante i miglioramenti conseguiti negli anni scorsi.
Al progetto, coordinato dalla regione Emilia-Romagna, partecipano 17 partner istituzionali tra cui tutte le Arpa e le regioni del bacino padano (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia-Giulia), la provincia autonoma di Trento, i comuni di Bologna, Milano e Torino e infine la Slovenia. Le cinque linee di intervento di questo progetto, che può contare su risorse pari a 17 milioni di euro cofinanziate dal programma europeo Life, sono i trasporti, le biomasse, l'efficienza energetica, l'agricoltura e, infine, il monitoraggio costante e integrato sulla qualità dell'aria di tutto il Bacino del Po, una delle aree più critiche di tutto il continente europeo.
Main sources and new knowledge on emission in the Po valley.pdf
The composition of PM in the Po Valley.pdf
Air quality scenarios with maximum emissions reduction.pdf
Data ultimo aggiornamento: 08/06/2022
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08/06/2022
Struttura responsabile del contenuto informativo: Comunicazione
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