Sull’Italia settentrionale, persiste da inizio ottobre l’ondata di caldo tardivo provocata da un esteso anticiclone di origine nord-africana. In Lombardia, l’apice è stato raggiunto domenica 8 e lunedì 9 ottobre, quando ad accentuare l’aumento delle temperature, oltre che la presenza di aria calda subtropicale, ha influito anche l’effetto favonico dovuto all’ingresso di aria più secca da nord.
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Domenica 8 ottobre (fig.1) la maggior parte delle nostre stazioni meteo di pianura ha registrato temperature massime superiori ai 30°C e, ad esclusione dei sensori più rappresentativi per Sondrio e Varese, in quasi tutte le province sono stati abbattuti record storici, con massime mai registrate prima nel mese di ottobre sia in pianura sia in alcune zone collinari e montane.
La massima assoluta spetta alla stazione di Spinadesco (CR), che alle 15:10 ha toccato i 34.1°C; seguono quella di Broni (PV) con 33.4°C, Voghera (PV) con 33.2 e San Colombano al Lambro (MI), con 32.9°C.
Nuovo record assoluto anche per la stazione centenaria di Milano Brera con 30.3°C, e per quelle di Bergamo-Stezzano con 30.5°C, Brescia (Itas Pastori) con 30.6°C, Mantova (Lunetta) con 30.3°C e con ben 32.2°C Castello D’Agogna (PV).
Nelle valli, due dei nuovi record regionali sono stati registrati a Edolo (BS), stazione situata a 699 m slm - che ha raggiunto una massima di 28.9°C - e a Clusone (BG) con 28.8°C alla quota di 564 m slm.
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Lunedì 9 ottobre (fig.2) per diverse stazioni le temperature massime hanno addirittura abbattuto i record registrati il giorno precedente.
I valori assoluti più elevati osservati dalla rete Arpa sono stati i 34.3°C a Cremona, 34.2°C a Spinadesco (CR), 33.7°C a Broni (PV), 33.6°C a Gonzaga (MN) e 33.1°C a San Colombano al Lambro, nel milanese.
A Milano-Brera alle 15:20 sono stati raggiunti i 30.4°C, a Bergamo-Stezzano si sono toccati i 31.9°C, 31.5°C a Brescia e a Persico Dosimo (CR). A Mantova si sono toccati addirittura 32.4°C, mentre nelle valli sia Edolo sia Clusone non hanno superato il massimo del giorno precedente, raggiungendo un valore che le posiziona al secondo posto dell’intera serie storica (Clusone con 27.8°C, Edolo con 28.8°C).
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Le anomalie termiche (fig.3) di questa prima decade del mese rispetto al trentennio climatico di riferimento (1991-2020), si osservano ad esempio dalla stazione di Milano- Brera, dove lo scostamento rispetto alla media ha raggiunto il valore record di +7.7°C.
Da inizio ottobre, la temperatura media si è collocata a 22.9°C, valore superiore non solo alla media di ottobre (15.2°C) ma anche a quella di settembre (20.7°C). Va sottolineato che questo valore non è assolutamente rappresentativo per il mese in corso. Infatti, il trend naturale delle temperature vede una costante diminuzione durante l’autunno e, almeno in parte, l’anomalia verrà compensata nelle prossime due decadi.
Sempre a Brera, nel 2023 le anomalie di temperatura media mensile, fatta eccezione per i mesi di aprile e maggio, sono sempre state positive.
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La situazione muterà nei prossimi giorni (fig.4 e 5), quando secondo le previsioni del Servizio meteorologico di Arpa Lombardia, dopo questa eccezionale ondata di caldo, è attesa una progressiva inversione di tendenza.
A partire da sabato 14 è previsto l’ingresso di una prima saccatura più fredda di origine nord-atlantica, che favorirà un peggioramento delle condizioni meteorologiche, con ritorno delle precipitazioni nel fine settimana e un calo generale delle temperature a partire da lunedì 16.
Su molte zone della Lombardia il calo termico previsto potrebbe essere quantificato tra 5 e 10°C circa e sarà in grado di riportare le temperature a valori più in linea o, in alcuni casi, leggermente inferiori alla media climatologica del periodo.
Ufficio stampa Arpa Lombardia
Data ultimo aggiornamento: 11/10/2023
Data ultimo aggiornamento
11/10/2023