METEO, REPORT PRIMO TRIMESTRE 2024, PIOGGE E NEVICATE ABBONDANTI

Pioggia e neve abbondanti hanno caratterizzato i primi mesi del 2024, con punte da record nei mesi di febbraio e marzo. Le riserve idriche lombarde risultano quindi sopra la media del periodo di riferimento 2006-2020. Per i prossimi giorni, grazie all’estensione di un’area di alta pressione dal Nord Africa, si prevede tempo asciutto almeno fino a lunedì 8 aprile. Temperature in aumento con punte fino a 25 °C in pianura, mentre sulle Alpi la quota dello zero termico salirà fino a 4000-4200 metri. Possibile ritorno delle piogge tra martedì 9 e mercoledì 10 aprile.

Piogge e temperature su Milano, il confronto dall’anno 1764: dati da podio

Da gennaio a marzo 2024, a Milano sono caduti ben 478 mm, un dato molto vicino al primo trimestre del 2014 quando furono registrati 489 mm. Se si confrontano questi dati con l’intera serie storica della stazione di Milano Brera dal 1764, i primi trimestri del 2014 e 2024 occupano le prime due posizioni in oltre 260 anni di storia. Rispetto alla media trentennale 1991-2020, il surplus è più del 170 per cento. Per quanto riguarda i singoli mesi, a marzo abbiamo registrato 207 mm, il secondo dato più elevato dal 1764 dietro il 1916, quando furono registrati 264 mm. Molto piovoso anche febbraio, che, con 209 mm ha il terzo valore più alto, preceduto dal 1836 (261 mm) e dal 1843 (241 mm). Nel totale del bimestre febbraio-marzo abbiamo quindi il dato più elevato dell’intera serie con 416 mm.
Per quanto riguarda le temperature, nonostante le frequenti piogge, l’anomalia rispetto al clima medio è di oltre 2 °C, come nel 2023, senza altri precedenti in tutta la serie storica.

Riserve idriche oltre le medie, laghi ai massimi dal 2006

Sul resto della regione le precipitazioni piovose e nevose complessivamente stimate sui bacini idrografici della Lombardia sono in linea con i valori massimi del periodo storico di riferimento 2006-2020 (mese di febbraio), mentre per marzo superano abbondantemente i massimi del periodo storico di riferimento con un più 57 per cento rispetto a marzo 2013.
Il volume dei grandi laghi lombardi, nel primo trimestre del 2024, ha mantenuto valori al di sopra della media del periodo di riferimento 2006-2020 e talvolta anche al di sopra del massimo dello stesso periodo, come per i laghi Maggiore, di Como e Iseo. Il lago di Garda si mantiene stabilmente al di sopra del massimo dal precedente autunno. Il totale delle riserve idriche al 31 marzo (manto nevoso, invasi e laghi) si attesta intorno al più 59 per cento oltre la media del periodo 2006-2020.

Spessori di neve al suolo fino a 3-4 metri tra Orobie e Alta Valtellina

Le ultime perturbazioni di marzo hanno incrementato gli apporti nevosi sulle Alpi (oltre i 2 mila metri sul livello del mare- s.l.m.) fino a 150-200 cm sulle Orobie, tra 120-160 cm sulle Alpi Retiche e fino a 100 cm sulle Prealpi, innalzando il pericolo valanghe al grado 4 “Forte” su una scala da 1 a 5.
In tutte le zone alpine monitorate, che spaziano dalla Valchiavenna alla Media-Alta Valtellina, passando per Adamello e Orobie, la neve depositata al suolo ha raggiunto le massime altezze da inizio inverno, risultando in molti casi oltre i massimi storici dello stesso periodo (fine marzo) nelle singole stazioni di misura, che hanno lunghezze di serie variabili tra 10-30 anni: la mattina del 1° aprile sulle Alpi Orobie la stazione di Ponte in Valtellina-Lago Reguzzo a quota 2440 metri s.l.m. ha registrato 444 cm, lo stesso giorno ben 342 cm sono stati rilevati sopra Livigno (stazione La Vallaccia) a 2660 metri s.l.m.