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Aria: Arpa Lombardia, l’Ente incaricato delle misurazioni, anticipa un primo quadro sul 2025

19/12/2025

A meno di due settimane dalla fine dell’anno, se anche negli ultimi giorni si proseguirà con la tendenza sin qui registrata, i dati raccolti dal 1° gennaio al 18 dicembre dalle centraline di rilevamento certificate di Arpa Lombardia confermano anche per il 2025 il trend complessivamente in miglioramento registrato negli anni precedenti, seppure con qualche eccezione, presumibilmente legata a specificità locali.

A oggi, si può affermare che, come negli anni precedenti, nel 2025 sarà rispettato ovunque il limite annuale per il PM10 (40 microgrammi per metrocubo, µg/m3 ) con concentrazioni che nella maggior parte delle città capoluogo saranno paragonabili o inferiori a quelle registrate nell’anno 2024.

Permarranno ancora superamenti del limite sul numero di giornate con concentrazione media superiore a 50 microgrammi per metrocubo ma, in buona parte della rete, la situazione sarà - con buona probabilità - in miglioramento o, al più, sugli stessi livelli dell’anno scorso. Solo in un numero limitato di stazioni (tra cui quella di Milano Viale Marche, in controtendenza rispetto anche alle altre stazioni del capoluogo lombardo) potrebbe essere registrato un aumento rispetto al 2024, in un trend su base pluriennale comunque in diminuzione.

Il valore limite di PM2.5 (media di 25 microgrammi per metrocubo) - a meno di eventi improbabili negli ultimi giorni dell’anno - sarà rispettato in tutte le stazioni del territorio regionale con la sola eccezione della centralina di Soresina, in provincia di Cremona, che l’anno scorso si era invece fermata al valore limite.

Buone notizie anche per il biossido di azoto (NO2), che non ha, ad oggi, superato la media annuale di 40 microgrammi per metro cubo (soglia prevista dalla normativa) in nessuna città capoluogo anche nelle stazioni ad alta densità di traffico, come a Milano Viale Marche e a Brescia Via Turati, che fino a due anni fa avevano registrato il superamento dei limiti. Permarrà probabilmente un solo sforamento, nella stazione di Cinisello Balsamo, dell’agglomerato milanese dove la media del periodo 1° gennaio- 18 dicembre è prossima a 41 µg/m³.

Il solo inquinante che ancora non presenta andamenti chiari nel tempo è l’ozono, che supera in modo diffuso i target previsti dalla normativa.

Il trend positivo dovrà comunque continuare nel tempo, anche alla luce della direttiva europea 2024/2881, che fissa obiettivi ambiziosi, più bassi rispetto agli attuali, ed alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, per molti parametri ancora più stringenti.

Fotografia del numero di giorni di superamento dei 50 microgrammi al metrocubo di PM10 nel periodo 1° gennaio – 18 dicembre: 64 giorni a Milano, 47 a Lodi, 46 a Monza, 44 a Cremona, 34 a Mantova, 33 a Pavia, 26 a Brescia, 22 a Bergamo, 17 a Lecco, 13 a Sondrio, 8 a Como, e 3 a Varese.

Fotografia del PM2.5 - nella stazione peggiore di ciascun capoluogo, le medie del periodo 1° gennaio – 18 dicembre sono le seguenti: Monza 25 µg/m³, Cremona 22 µg/m³, Lodi e Milano 21 µg/m³, Pavia 20 µg/m³, Brescia 19 µg/m³, Bergamo e Sondrio 16 µg/m³, Mantova e Como 15 µg/m³, Varese e Lecco 13 µg/m³. L’unica stazione probabilmente in superamento a fine anno in Lombardia sarà quella di Soresina, che si attesterà presumibilmente su 27 µg/m³.

Situazione NO2 - Allo stato attuale, la media del periodo 1° gennaio – 18 dicembre nella stazione peggiore di ciascun capoluogo è la seguente: Milano e Brescia 38 µg/m³, Como 30 µg/m³, Lecco 28 µg/m³, Bergamo, Lodi e Pavia 25 µg/m³, Monza 24 µg/m³, Cremona 22 µg/m³, Mantova 21 µg/m³, Sondrio 20 µg/m³ e Varese 17 µg/m³. L’unica stazione attualmente prossima al limite in Lombardia è quella di Cinisello Balsamo, che si prevede raggiungerà i 41 µg/m³.