Nei giorni scorsi si è conclusa l’implementazione della rete di monitoraggio della frana di Bindo-Rossiga a Cortenova (Lc) che è stata potenziata con nuovi strumenti automatici in grado di funzionare in ogni condizione meteoclimatica.
Nel corso dell’intervento sono state eseguite due nuove perforazioni per l’installazione di una colonna multiparametrica DMS e di un tubo inclinometrico con sonde automatiche biassiali, sono stati posizionati tre caposaldi GPS/GNSS automatici e un’antenna master esterna alla frana.
L’installazione di antenne GPS/GNSS implementa la rete topografica superficiale preesistente, basata su stazione totale automatica e prismi riflettenti, consentendo di avere misure di spostamento anche in caso di maltempo o nuvole basse. L’intervento in oggetto va nella direzione di quanto prescritto dalle Linee Guida nazionali dell’SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) che indicano la necessità di assicurare il flusso dei dati di monitoraggio in ogni condizione meteoclimatica e in caso di eventuali guasti o malfunzionamenti di parte della strumentazione.
Il dissesto è monitorato dal 2003, in seguito agli importanti eventi del novembre 2002 che provocarono un crollo di massa che coinvolse la frazione di Bindo, oltre a quattro colate detritiche lungo la valle del Torrente Rossiga che interessò l’abitato di Galera. L’area instabile è costituita da un ammasso di paleofrana con un’estensione di circa 110 ettari e un volume di oltre 40 milioni di metri cubi. In questi anni gli spostamenti di questa enorme massa detritica sono stati dell’ordine 5-10 cm all’anno con picchi annuali di 15-20 cm.
Il dissesto, che nell’ultimo anno ha mostrato segni di accelerazione, viene oggi monitorato con una rete topografica superficiale di 30 prismi riflettenti, una colonna inclinometrica con 6 sonde biassiali, 2 colonne multiparamentriche DMS, 5 piezometri, 4 antenne GPS/GNSS, una stazione meteorologica e una telecamera a controllo remoto.
I dati automatici ottenuti e inviati ai sistemi informatici dell’Agenzia sono oltre 1.120.000 all’anno. A questi si aggiungono le misurazioni eseguite manualmente dai tecnici del Centro Regionale Monitoraggio Frane e Dissesti di Arpa Lombardia.
Data ultimo aggiornamento: 06/08/2025
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06/08/2025
Struttura responsabile del contenuto informativo: Monitoraggio geologico
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Struttura responsabile della pubblicazione: Ufficio Stampa
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