Fondi naturali superiori a limiti di legge, Arpa Lombardia in campo con progetto suoli

Progetto Suoli: questo il nome del piano che Arpa Lombardia ha in corso per affrontare in modo sistematico il problema dei valori di fondo naturale superiori ai limiti di legge e rendere sostenibile la gestione dei suoli, agevolandone il possibile riutilizzo.

L’obiettivo è quello di promuovere lo studio della qualità dei suoli in sinergia con gli Enti operanti sul territorio (Comuni, Comunità Montane, Associazioni di categoria, ecc.). L’Agenzia intende fornire, nel tempo, una mappatura dei valori rappresentativi delle concentrazioni di fondo naturale e dei relativi ambiti di validità, quale strumento a supporto della verifica dei requisiti di qualità ambientale delle terre e rocce da scavo, semplificando gli interventi di bonifica in questi contesti territoriali.

Tutto il territorio alpino e prealpino lombardo è caratterizzato dalla presenza di suoli arricchiti in arsenico, cromo, nichel, cobalto e zinco a causa della composizione delle formazioni rocciose da cui gli stessi traggono origine. La conoscenza e la mappatura di questi territori è un’attività fondamentale sia per la successiva adozione di misure atte a tutelare la salute delle persone che vivono all’interno degli stessi sia per la movimentazione dei materiali da scavo originati dalla realizzazione delle opere.

L’ambito territoriale ad oggi più studiato, anche in vista della realizzazione di alcune opere infrastrutturali di rilevanza comunitaria e strategiche in vista dei XXV Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026, è quello dell’alta Valtellina e alta Valle Camonica, nel quale lo studio dei valori di fondo ha già interessato il territorio di 13 comuni (Livigno, Bormio e Valdidentro in provincia di Sondrio e Corteno Golgi, Edolo, Incudine, Malonno, Monno, Ponte di Legno, Sonico, Temù, Vezza D’Oglio e Vione in provincia di Brescia). A oggi, da questi territori e con la collaborazione delle amministrazioni comunali di Livigno, Bormio, Valdidentro e della Comunità Montana di Valle Camonica, sono stati prelevati e analizzati in laboratorio 275 campioni di suolo per la determinazione del contenuto di arsenico.

A queste attività si aggiungono circa 25 istruttorie per la definizione dei valori di fondo svolte dall’Agenzia relativamente alle aree interessate da singoli cantieri edilizi.
I dati raccolti e analizzati dall’Agenzia con un approccio interdisciplinare (in cui i risultati dell’analisi statistica sono valutati alla luce delle conoscenze geologiche, geomorfologiche e pedologiche) indicano valori di fondo naturale per l’arsenico nei suoli compresi tra 50 e circa 170 mg/kg ss con un tenore variabile a seconda del contesto geomorfologico considerato.

Il suolo rappresenta una risorsa fondamentale e non rinnovabile (se non in tempi estremamente lunghi) sia per la vita degli ecosistemi, che per le attività dell’uomo. La conoscenza dei suoli è quindi estremamente importante per l’utilizzo sostenibile di questa stessa risorsa che, a causa di particolari contesti geologici, può presentare caratteristiche qualitative molto variabili, con concentrazioni elevate di alcuni metalli e metalloidi anche tossici (primo tra tutti l’arsenico) che costituiscono un vero e proprio “fondo naturale”.

L’Agenzia e gli Enti territoriali coinvolti, oltre a realizzare gli studi, sono impegnati a divulgare la conoscenza dei risultati ottenuti attraverso eventi aperti al pubblico e svolti direttamente nei territori interessati, l’ultimo dei quali, in ordine cronologico, si è svolto lo scorso 18 aprile a Edolo.