Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti. Per saperne di più consulta la Consulta la PRIVACY POLICY.

L'utilizzo di cookie di terze parti, comunque responsabili del trattamento, consente di attivare l'incorporamento di elementi necessari al funzionamento del social network Twitter e dell'interprete di dati geografici OpenStreetMap. Prima di proseguire la navigazione scegli quali accettare dei suddetti Cookie per attivare il relativo elemento, oppure clicca su "Chiudi e rifiuta tutto".

Salta al contenuto principale
800.061.160

Radioattività nel latte vaccino

Tema ambientale
Radioattività
Anni di riferimento 2013
Definizione

concentrazione di attività di radionuclidi artificiali nel latte vaccino. Si misura la concentrazione di cesio 137 e stronzio 90, radionuclidi artificiali ancora presenti in ambiente, anche se in piccola quantità, a seguito delle ricadute radioattive dovute ai test nucleari in atmosfera degli anni '60 ed all'incidente di Chernobyl del 1986. Il latte è particolarmente critico in quanto rappresenta l'elemento “terminale” della catena trofica terreno-erba-bovino-latte.

Unità di misura

Bq/kg (Becquerel/chilogrammo)

Definizione DPSIR Stato
Fonte ARPA Lombardia
Scopo indicatore e rilevanza

quantificare la concentrazione di isotopi radioattivi nel latte vaccino prodotto in Lombardia allo scopo di tenere sotto controllo uno degli elementi base dell'alimentazione umana, in particolare dell'infanzia.

Analisi del dato

le concentrazioni di cesio 137 sono ormai quasi sempre minori della sensibilità della metodica (0,08 Bq/kg). Le concentrazioni di stronzio 90 sono misurabili (in questo caso la sensibilità analitica è molto spinta, migliore di quella delle misure di cesio 137) ma non rilevanti dal punto di vista sanitario. In figura 1 vengono presentate le concentrazioni medie riferite al latte di centrale prodotto in diverse zone della Lombardia. Le centrali di produzione esaminate nel 2013 sono cinque, scelte tra le maggiori e distribuite sull'intero territorio regionale. Le differenze che si evidenziano sono probabilmente dovute alla diverse entità delle ricadute passate tra zone di pianura e di montagna. La serie storica invece di figura 2 mostra l'andamento negli anni 1987-2013 dello stronzio 90 nel latte della Centrale di Milano. I valori maggiori sono stati riscontrati nel periodo successivo all'incidente di Chernobyl.

Concentrazione di stronzio 90 in alcuni latti di centrale prodotti in Lombardia - 2013

Copertura: Regione

Fonte: ARPA Lombardia

ISTOGRAMMA MONOCOLORE
/media/n04dhsqr/2013_radioattivita-nel-latte-vaccino.xlsx
Bq/kg
NUMERO

Serie storica della concentrazione di stronzio 90 misurata nel latte della centrale di Milano Vernate - da novembre 1988 a ottobre 2013

Copertura: Regione

Fonte: ARPA Lombardia

LINEE
/media/53ti25ms/2013_radioattivita-nel-latte-vaccino-2.xlsx
NUMERO

Data di pubblicazione: 02/10/2014

Data di pubblicazione
02/10/2014

Struttura responsabile del contenuto informativo: Radioattività

Struttura responsabile del contenuto informativo
Radioattività

Struttura responsabile della pubblicazione: Comunicazione

Struttura responsabile della pubblicazione
Comunicazione