ISTAT attività
Tema ambientale |
Rifiuti
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Sottotema |
Rifiuti Speciali
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Anni di riferimento | 2013 |
Definizione |
l’indicatore permette di evidenziare quali sono le attività che producono rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, il riferimento di tali attività è il codice ISTAT che dal MUD 2013 (dati 2012) ha adottato la nuova classificazione delle attività economiche Ateco 2007. Tale classificazione costituisce la versione nazionale della nomenclatura europea, Nace Rev.2, pubblicata sull'Official Journal il 20 dicembre 2006 (Regolamento (CE) n.1893/2006 del PE e del Consiglio del 20/12/2006). |
Unità di misura | % (percentuale) |
Definizione DPSIR | Pressioni |
Fonte | ARPA Lombardia |
Scopo indicatore e rilevanza |
attraverso questo indicatore è possibile conoscere le attività che generano i maggiori quantitativi di rifiuti pericolosi e non. |
Analisi del dato |
le categorie Istat che hanno contribuoti maggiornamente alla produzione dei rifiuti speciali non pericolosi sono la 38 (trattamento e smaltimento di rifiuti non pericolosi) per il 28%, la 24 (produzione di metalli e leghe) per il 21% e la 25 (fabbricazione di elementi da costruzione in metallo) per il 9% Per quanto riguarda invece i rifiuti speciali pericolosi, le principali categorie sono la 24 (produzione di metalli e leghe) per il 20%, la 20 (fabbricazione di prodotti chimici) per il 14%, la 21 (fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici) per il 14% e la 38 (trattamento e smaltimento di rifiuti non pericolosi) per il 12% |
Data di pubblicazione: 20/11/2014
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20/11/2014
Struttura responsabile del contenuto informativo: Rifiuti
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Struttura responsabile della pubblicazione: Comunicazione
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