Ozono troposferico
Tema ambientale |
Aria
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Sottotema |
Qualità dell'aria
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Anni di riferimento | 2019 |
Definizione |
l’indicatore è un valore di concentrazione di ozono in atmosfera, misurato nelle stazioni di monitoraggio distribuite sul territorio regionale. Il D.lgs 155/2010 stabilisce come valore obiettivo per la protezione della salute, la massima media mobile giornaliera calcolata su 8 ore di 120 µg m-3 da non superarsi più di 25 volte per anno civile. Stabilisce inoltre come obiettivo per la protezione della vegetazione l’AOT40 di 18 000 µg m-3* ora. Il valore di legge va confrontato come media su più anni (3 per il imite di protezione della salute e 5 per quello della vegetazione) per smorzare la variabilità meteo. L'analisi è effettuata in relazione a tale periodo sebbene il dato riportato sia focalizzato sull'analisi 2019 per evindenziare maggiormente le specificità dell'anno di reporting. |
Unità di misura | µg/m3 (microgrammi/metro cubo), numero |
Definizione DPSIR | Stato |
Fonte | ARPA Lombardia |
Scopo indicatore e rilevanza |
lo scopo della media mobile su 8 ore massima giornaliera e quello dei superamenti delle soglie di informazione e allarme è di valutare l’esposizione della popolazione all’ozono. In particolare le soglie di informazione e allarme sono connessi a episodi critici e riferiti a picchi orari di concentrazione. Lo scopo dell’AOT40 è invece quello di valutare l’esposizione della vegetazione all’ozono. |
Analisi del dato |
I limiti previsti dalla normativa vigente sono superati sia rispetto alla salute delle persone che alla protezione della vegetazione.Durante l’estate 2019 i periodi in cui sono state rilevate le concentrazioni massime in Lombardia indicativamente sono stati dal 24 giugno al 6 luglio e dal 19 al 26 luglio. Il superamento dell’obiettivo a lungo termine (120 ug m-3, come massimo giornaliero della media mobile su 8 ore) risulta diffuso su tutto il territorio regionale, sebbene i picchi più alti si registrino sottovento alle aree a maggiore emissione dei precursori. I superamenti della soglia di informazione si verificano in modo diffuso sul territorio regionale, mentre quelli della soglia di allarme sono meno frequenti e più localizzati; nel 2019 i superamenti della soglia di allarme sono stati molto limitati (da 1 a 4 giorni). I principali ostacoli al contenimento dell’ozono sono rappresentati sia dalla mancata linearità della risposta tra riduzione delle emissioni dei precursori e riduzione della concentrazione dell’ozono sia dallo scenario di vasta area che caratterizza la formazione e il trasporto di questo inquinante. Poiché nelle aree urbane vengono emesse grandi quantità di ossidi di azoto e di idrocarburi e l’ozono si forma in atmosfera durante il trasporto di masse d’aria che contengono questi inquinanti (precursori), le concentrazioni più elevate di ozono si ritrovano nelle zone suburbane e sottovento rispetto alle aree di emissione degli inquinanti primari. In Lombardia, a causa dei rilievi posti nell’area a nord della regione, vi è un regime di brezze che soffia da sud durante il giorno: le masse d’aria cariche di inquinanti dalle aree urbane si spostano verso la zona prealpina, ove mediamente si raggiungono i picchi massimi. La mappa relativa all’AOT40 (indicatore di riferimento per la protezione della vegetazione)(rappresentativa dal punto di vista spaziale) e quella relativa al numero di giorni di superamento del valore di protezione della salute sono state prodotte per l’anno 2019 da ARPA Lombardia mediante il sistema di modelli matematici ARIA Regional. |
Distribuzione spaziale dell'AOT40 sul territorio lombardo 2019
Copertura: Regione
Fonte: ARPA Lombardia
Distribuzione spaziale dei superamenti del limite giornaliero max mm 8h sul territorio lombardo 2019
Data di pubblicazione: 19/08/2020
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19/08/2020
Struttura responsabile del contenuto informativo: Qualità dell'aria
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Struttura responsabile della pubblicazione: Comunicazione
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