Produzione pro-capite rifiuti urbani

l’indicatore misura la quantità totale di rifiuti urbani prodotti in rapporto alla popolazione residente

l’indicatore viene utilizzato per poter confrontare ambiti territoriali diversi o il trend di crescita di rifiuti nei vari anni, dato che, rappresentando la produzione specifica di rifiuti per abitante, non è influenzato dalle differenze o dalle variazioni demografiche della popolazione.

Il dato regionale di produzione pro-capite si assesta a 478,6 kg/ab*anno (1,31 kg/ab*giorno), con un incremento del +2% rispetto al dato del 2020 che era pari a 469,3 kg/ab*anno e a 1,29 kg/ab*giorno.
Il dato nazionale (Rapporto Rifiuti Urbani ISPRA 2021) è di 502,1 kg/ab*anno, anch’esso in crescita rispetto ai 488,4 kg dell'anno precedente (+2,8%), mentre quello del nord Italia è pari a 516,8 kg, in aumento rispetto ai 506 kg del 2020 (+2%).

Nel 2021, le province lombarde presentano dati relativi alla produzione pro-capite abbastanza differenziati: da un minimo di 439 kg/ab*anno ad un massimo di 538 kg/ab*anno: le province con la produzione pro-capite più alta e superiore alla media regionale sono Mantova (538,2 kg/ab*anno), Brescia (528,6 kg/ab*anno), Pavia (510,7 kg/ab*anno), Cremona (496,0 kg/ab*anno), Lecco (491,9 kg/ab*anno), Sondrio (482,9 kg/ab*anno) e Varese (481,0 kg/ab*anno).

Al di sotto della media regionale si trovano invece le province di Como (475,6 kg/ab*anno), Bergamo (472,5 kg/ab*anno), la Città Metropolitana di Milano (457,6 kg/ab*anno), Lodi (449,8 kg/ab*anno) Monza, (438,9 kg/ab*anno). Le variazioni rispetto all'anno precedente sono comprese tra -1,4% di Mantova al +3,3% di Monza e Brianza.
I comuni che hanno registrato un dato di produzione totale pro-capite inferiore a quello regionale sono 833 (nel 2020 erano 851), corrispondenti al 55,31% sul totale dei comuni e al 64,12% degli abitanti.

*Nota: si ricorda che a partire dal 2016 sono state modificate le modalità di calcolo della produzione totale e delle raccolte differenziate, secondo quanto previsto dal DM 26 maggio 2016 e dalla DGR 6511/2017, per cui i dati non sono più confrontabili con la serie storica precedente