Origine della contaminazione
Tema ambientale |
Siti contaminati
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Sottotema | |
Anni di riferimento | 2023 |
Definizione |
Tipologia di attività o di fenomeno che ha originato la contaminazione della matrice suolo, sottosuolo e/o acque sotterranee |
Unità di misura | % (percentuale) |
Definizione DPSIR | Stato |
Fonte | Anagrafe regionale dei siti contaminati (AGISCO) |
Scopo indicatore e rilevanza |
Evidenzia in termini percentuali le tipologie dei siti nei quali sono stati riscontrati fenomeni di contaminazione delle matrici suolo, sottosuolo e/o acque sotterrane, sulla base delle informazioni riportate nel database AGISCO. |
Analisi del dato |
Le elaborazioni relative a questo indicatore fanno riferimento ai dati estratti al 31/12/2023 da AGISCO, anagrafe regionale dei siti contaminati prevista dall'art. 251 del d.lgs. 152/06. I siti contaminati sono rappresentati nel 39% circa dei casi da aree industriali dismesse. In misura minore la contaminazione riguarda aree industriali in attività (circa 14%) e impianti di stoccaggio o adduzione carburanti (circa 14%). La ripartizione percentuale delle tipologie di attività che hanno causato uno stato di contaminazione si mantiene sostanzialmente simile negli anni. La maggiore incidenza delle aree industriali dismesse rispetto alle aree industriali attualmente in attività che si rileva in particolare negli ultimi anni è presumibilmente determinata anche dalla maggiore attenzione verso le azioni di prevenzione dell'inquinamento perseguite dalla normativa di settore, tra cui la direttiva IED (75/2010). Dopo il suo recepimento nel 2014, la prevenzione e la protezione delle acque sotterranee e del suolo sono diventate progressivamente obiettivi imprescindibili, da perseguire sia in fase di esercizio degli impianti che al termine dell'esercizio delle attività produttive. Le autorità competenti hanno ora diversi strumenti per contribuire alla prevenzione dell'inquinamento, tra cui la prescrizione di specifiche indicazioni per la gestione delle sostanze pericolose, l'applicazione di azioni preventive e/o correttive indicate nelle BAT (best available technologies) redatte dalla commissione europea, la redazione della Relazione di Riferimento. Dall'analisi dei dati si apprezza anche una progressiva riduzione percentuale dell'incidenza dei punti vendita carburanti come tipologia di sito da cui si origina una situazione di contaminazione, probabilmente legata a politiche di razionalizzazione e riorganizzazione delle reti di distribuzione dei carburanti attuate negli anni. |
Distribuzione percentuale delle tipologie di attività/fenomeni che hanno provocato la contaminazione
Copertura: Regione
Fonte: Anagrafe Regionale dei Siti Contaminati
LEGENDA: A - Aree industriali dismesse, B - Impianti di stoccaggio o adduzione carburanti, C - Aree industriali in attività, D - Altri siti non meglio specificati, E - Smaltimenti non autorizzati - abbandono rifiuti, F - Rilasci accidentali o dolosi di sostanze, G - Discariche autorizzate, H - Discariche abusive o incontrollate, I - Attività minerarie o estrattive, L - Operazioni di recupero rifiuti, M - Impianti di stoccaggio rifiuti, N - Aree agricole oggetto di spandimento incontrollato, O - Altre operazioni di gestione rifiuti, P - Aree di spagliamento reflui fognari
LEGENDA: A - Aree industriali dismesse, B - Impianti di stoccaggio o adduzione carburanti, C - Aree industriali in attività, D - Altri siti non meglio specificati, E - Smaltimenti non autorizzati - abbandono rifiuti, F - Rilasci accidentali o dolosi di sostanze, G - Discariche autorizzate, H - Discariche abusive o incontrollate, I - Attività minerarie o estrattive, L - Operazioni di recupero rifiuti, M - Impianti di stoccaggio rifiuti, N - Aree agricole oggetto di spandimento incontrollato, O - Altre operazioni di gestione rifiuti, P - Aree di spagliamento reflui fognari
Data di pubblicazione: 31/10/2024
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Struttura responsabile del contenuto informativo: Siti contaminati
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Struttura responsabile della pubblicazione: Comunicazione
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