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800.061.160

Dose da consumo di alimenti

Tema ambientale
Radioattività
Sottotema
Anni di riferimento 2024
Definizione

La dose rappresenta il danno per l'uomo prodotto dalle sostanze radioattive che possono essere presenti nell'ambiente, negli alimenti, etc.. In questo caso la dose annuale pro-capite dovuta al consumo di alimenti quantifica il danno per l'uomo dovuto ai radionuclidi artificiali (eventualmente) contenuti nei principali componenti della dieta. Dalle misure effettuate in laboratorio su un insieme selezionato di campioni di alimenti si può calcolare, applicando opportuni fattori di conversione, la dose annuale pro-capite dovuta al consumo di alimenti.

Unità di misura

microSv/anno (microsievert/anno)

Definizione DPSIR Stato
Fonte Arpa Lombardia
Scopo indicatore e rilevanza

Quantificare il contenuto totale di radioattività nelle acque potabili per verificare il rispetto del D.Lgs. 28/2016 che stabilisce requisiti di accettabilità per le acque destinate al consumo umano.

Analisi del dato

La rete di monitoraggio della radioattività negli alimenti prevede ogni anno, in Lombardia, il prelievo e l'analisi radiometrica di campioni di alimenti nei quali viene quantificato il contenuto di radionuclidi gamma emettitori (il cesio 137 è tra questi) e in alcuni casi anche il contenuto di Sr-90, entrambi ancora presenti in ambiente come conseguenza dell'incidente di Chernobyl e dei test nucleari in atmosfera degli anni sessanta. La sede del CRR di Bergamo ha interrotto l’attività ad aprile del 2024 in seguito all’apertura della nuova sede di Milano-Niguarda. Il piano di campionamento è stato adeguato a questa trasformazione, ma è rimasta immutata la rappresentatività dei campioni prelevati.
Nel grafico viene rappresentata la distribuzione percentuale delle tipologie di alimenti analizzati nell'ambito della rete di monitoraggio: si sottolinea come, oltre ai principali componenti della dieta che sono campionati in centri di grande distribuzione e sono alimenti di largo consumo, si trovano anche alimenti poco presenti nella dieta ma che meglio rappresentano la contaminazione radioattiva della catena alimentare su scala locale come miele, frutti di bosco, funghi spontanei, pesci carnivori di lago e selvaggina. Tali tipologie di matrici hanno pertanto grande valore come indicatori ambientali, più di quanto ne abbiano come alimenti, perchè come tali hanno scarso contributo alla dose efficace annua dovuta alla dieta.
Nel 2024 la stima della dose annuale pro-capite dovuta al consumo di alimenti, valutata sulla base dei prodotti di largo consumo che contribuiscono in misura dominante alla dieta, è pari circa ad 1 microSv.
Tale valore è 10 volte inferiore rispetto al criterio di non rilevanza radiologica di 10 microSv anno-1, quindi irrilevante.
Si conferma la salubrità, dal punto di vista del contenuto di radioattività, degli alimenti di più largo consumo presenti sulle nostre tavole.

Distribuzione percentuale delle tipologie di campioni di alimenti analizzate dalla Rete di monitoraggio della radioattività - Anno 2024

Copertura: Regione

Fonte: Arpa Lombardia

TORTA
/media/gafjuaeq/2024_dose-da-consumo-di-alimenti.xlsx
PERCENTUALE

Data di pubblicazione: 19/08/2025

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19/08/2025

Struttura responsabile del contenuto informativo: Radioattività

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Struttura responsabile della pubblicazione: Comunicazione

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