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Rete SME | FAQ

Di seguito le FAQ suddivise per argomento

Quali sono le tipologie di impianti dotati di SME soggetti all'obbligo di allacciamento alla Rete SME?

Relativamente al campo di applicazione della Rete SME individuato nella parte A dell'Allegato alla Dgr 11352 del 10 febbraio 2010, si specifica che, fino a nuove comunicazione da parte di Regione Lombardia, non vige l'obbligo di collegamento alla Rete SME per i sistemi di Monitoraggio installati sulle seguenti tipologie impiantistiche:

  1. Impianti di produzione di energia utilizzati solo in caso di emergenza o riserva, per un numero complessivo di ore annue inferiore a 500;
  2. SME connessi ad emissioni di diversa origine, non tutte riconducibili alle tipologie di cui ai punti individuati nella sopra richiamata sez. A, quali gli impianti di produzione del pannello truciolare;
  3. Impianti di produzione di calce.
Struttura cartella dati

A quali funzioni deve assolvere il PC S-Aedos?

Il PC S-Aedos rappresenta una possibilità suggerita, ma non vincolante per rispondere a 3 esigenze primarie; esso deve garantire le seguenti funzioni minimali:

  1. back-up dei dati acquisiti dai PC Aedos con cadenza almeno giornaliera.
  2. pubblicazione dei dati del/dei PC Aedos su porta 80 (http) o su porta 443 (https) per consentire il download dei dati (intranet aziendale e accesso Arpa). Per garantire una maggiore sicurezza nell’accesso ai dati Arpa fornirà il range di indirizzi su cui impostare la regola di accesso sul vostro firewall
  3. consentire le funzioni di telecontrollo da parte di Arpa tramite apertura della porta 80 in uscita e della porta criptata SSH (tcp 22) verso Aedos

In particolare, rispetto ai requisiti 2) e 3), il vantaggio dell’impiego di un PC S-Aedos è costituito dal fatto di realizzare le suddette funzioni tramite un unico punto.

Quali sono le caratteristiche hardware e software minimali richieste per il PC S-Aedos?

Il PC S-Aedos deve garantire le funzionalità di cui alla FAQ precedente. Dal punto di vista delle caratteristiche, il Gestore è libero di utilizzare l’HW e il sistema operativo (a scelta tra Windows o Linux) che più preferisce. Dal punto di vista della configurazione hardware, a titolo di esempio si illustrano le seguenti possibili soluzioni:

  1. pubblicazione diretta del PC Aedos (ad esempio nel caso di impianto dotato di un solo SME e quindi di un unico PC Aedos) e back-up dei dati realizzato tramite supporto esterno
  2. installazione di n. PC Aedos (uno per ogni SME) e implementazione standard del sistema tramite una “rete Aedos” di sito costituita dagli n PC Aedos e da 1 PC S-Aedos
  3. creazione di una “rete Aedos” di sito (installazione di n. PC Aedos, uno per ogni SME) e virtualizzazione della macchina S-Aedos, con la possibilità quindi di pubblicare sulla medesima macchina tutti i dati dei PC Aedos appartenenti a più siti produttivi di un medesimo Gestore.

Ogni quanto deve essere effettuato il back up

Il back-up deve essere eseguito con cadenza almeno giornaliera, dopo la chiusura di tutti i file giornalieri generati (*.SAD, *.MEDIE e *.md5): indicativamente a partire dalle 00.30 a.m.; in caso di necessità di "prelievo" di un file ancora in corso di scrittura sarà ARPA ad effettuare il download tramite software di telecontrollo, raggiungendo direttamente la macchina Aedos interessata.

Secondo quali modalità deve avvenire il trasferimento giornaliero dei dati dai PC Aedos ai PC S Aedos

Il trasferimento dati deve essere realizzato a cura del Gestore, senza vincoli particolari sulla tipologia di tecnologia adottata, se non la disponibilità a fine giornata e il rispetto dei vincoli sulla struttura dell’archivio così come descritto nella FAQ sulla struttura delle cartelle; la proposta formulata dal Gestore verrà quindi valutata in sede di approvazione del progetto generale.

Quali sono i file di cui deve essere eseguito il back up?

Tutti i file contenuti nella cartella “dati” e relativa struttura delle sottocartelle.

Qual è la struttura delle tabelle da configurare sulla macchina S AEDOS?

La struttura dovrà prevedere una cartella del tipo “http://ip/nomesito/nomelinea/” per ogni linea, all’interno della quale dovrà essere replicata la cartella “dati” (e relative sottocartelle) presente sula macchina Aedos. Vedi le immagini sopra.

Che tipo di connettività deve garantire il Gestore per la comunicazione con ARPA?

Il Gestore deve garantire una connessione continua avente almeno le seguenti caratteristiche per una linea dedicata, banda minima garantita:

  • 7 Mb/s Velocità Download
  • 2 Mb/s Velocità Upload

Per una linea condivisa tra più servizi occorrerà avere sufficiente banda per una connettività adeguata. Nel caso il gestore decidesse di cambiare contratto, tecnologia ed in generale tipologia di connettività, si chiede di comunicare ad ARPA preventivamente la proposta di adeguamento per presa visione e valutazione al fine di condividerne la scelta. Si precisa inoltre che il passaggio dei PC AEDOS/S-AEDOS alla nuova soluzione di connettività avverrà solo dopo un periodo di test della nuova soluzione adottata al fine di valutarne l’affidabilità. Nel caso in cui si verificasse una indisponibilità della connettività ARPA provvederà a richiedere una Vs verifica; il rispristino della linea o un’analisi dettagliata del problema (corredata da una tempistica di risoluzione), deve avvenire entro 2 giorni lavorativi. In sintesi la macchina (S-Aedos nelle configurazioni n»1 o Aedos nelle configurazioni 1»1) deve essere visibile su internet sia in ingresso (per il download dei dati), che in uscita (per il telecontrollo) via porta 80. Per l’acquisizione / download è permesso previa validazione da parte di arpa la predisposizione del protocollo https. Il gestore comunica ad Arpa la volontà di esporre I dati in questo protocollo e le modalità di gestione / manutenzione del certificato associato. Si precisa in particolare che non è ammessa l’implementazione di VPN e tantomeno la connettività via Modem.

Sono ammesse configurazioni che prevedono il download dei dati tramite modem?

No, fatte salve situazioni eccezionali e temporanee concesse da Arpa in fase di test del progetto messo a punto da parte del Gestore.

Che tipo di accesso VPN deve essere configurato a cura del Gestore per l’accesso ai dati?

Si precisa che sia l’accesso ai dati, sia il software di telecontrollo non utilizzano VPN. Se si opta per una soluzione che prevede la pubblicazione del/dei PC Aedos direttamente su internet dovrà essere aperta la porta 80 o 443 in ingresso alle connessioni provenienti dagli IP di ARPA ed in uscita sulla porta 80 per il telecontrollo. Se invece si opta per l’impiego del S-Aedos questa configurazione dei firewall varrebbe per il citato server ed inoltre deve essere aperta la porta 22 tra S-Aedos e Aedos (attivazione di open SSH).

Quali sono gli IP pubblici tramite i quali Arpa accederà al servizio per il download dei dati?

In fase di allacciamento dell’impianto alla Rete SME, Arpa comunicherà personalmente al singolo Gestore il range di indirizzi IP con cui esce il server di Arpa.Il Gestore dovrà quindi impostare tali indirizzi aprendo la porta 80 in entrata filtrata su tali range mentre in uscita (out) dovrà essere aperta senza filtri. Si ricorda che nel caso di configurazione con presenza di PC S-Aedos, da questo si deve inoltre poter raggiungere i PC AEDOS su porta 80 (per un eventuale recupero manuale dati) e SSH (per la gestione della configurazione).

Quale sistema operativo deve essere installato sui PC Aedos?

In fase di sperimentazione sono state impiegate le distribuzioni Linux-Suse. In fase di allacciamento dell’impianto alla rete SME, Arpa comunicherà personalmente al singolo gestore le distribuzioni utilizzabili anche in riferimento alle più recenti versioni della suite applicative di Aedos

Come viene garantita l'integrità dei dati raccolti dal sistema Aedos? Chi configura il sistema per tale funzione?

L'integrità dei dati viene garantita in fase di generazione del file dati tramite un sistema di firma digitale basato su algoritmo md5. L'attivazione di tale meccanismo sarà a cura del personale ARPA in fase di validazione del sistema; a seguito di tale operazione il Gestore non sarà quindi in possesso della chiave di criptazione.

Che grado di compatibilità garantisce il software Aedos e che indicazioni fornisce ARPA in merito all'adozione di sistemi antivirus?

Si precisa che nell'ambito della sperimentazione non sono stati effettuati test per verificare il comportamento del software Aedos con specifici sistemi antivirus a bordo. E' comunque possibile installare un antivirus a scelta del Gestore (ovviamente compatibile con OS Linux Suse o Open Suse), a patto che ciò non pregiudichi le performance di acquisizione del sistema Aedos. In generale si tratta quindi di una scelta tecnica che dovrà essere valutata e adeguatamente documentata a cura del Gestore in fase progettuale.

Che tipo di protocollo prevede in ingresso il software Aedos?

Con la revisione del software aedos denominata “Aedos 2.0” è stata introdotta la possibilità di utilizzare oltre al protocollo Adam ASCII, il protocollo Modbus tcp per l’acquisizione dei segnali.

E' obbligatorio impiegare PLC di tipo Adam per l'acquisizione dei segnali di campo?

Non è obbligatorio utilizzare controller di tipo ADAM (ad es. serie 5000 o 4000),purché:

  1. il dispositivo alternativo supporti in modalità nativa il protocollo ADAM ASCII (rif. anche FAQ sul tipo di protocollo).
  2. qualora il Gestore opti per l’adozione di una soluzione che preveda la possibilità di prelevare i segnali dagli analizzatori in via digitale “diretta” tramite conversione di protocollo tra quello gestito nativamente dall’hardware d’impianto (modbus, profibus, etc) ed il protocollo utilizzato dal software Aedos (ADAM-ASCII) alle condizioni di cui alla FAQ sulle condizioni di impiego di convertitori di protocollo. Si precisa che questa ulteriore possibilità scaturisce dal recente esito della valutazione dei progetti di allacciamento alla Rete SME degli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti urbani con le finalità di:
    • garantire maggiore flessibilità rispetto alla futura necessita di modificare/integrare il set dei segnali cablati e permettere di svincolarsi da problematiche di carattere logistico che in alcune realtà possono riscontrarsi
    • garantire la possibilità di colloquiare direttamente con la strumentazione del Gestore minimizzando possibili errori generati da ripetute conversioni di segnale
    • ampliare il numero e la natura delle possibili configurazioni del sistema Aedos al fine anche di non rendere eccessivamente oneroso il processo di implementazione della Rete SME
    • permettere da subito un adeguamento dei progetti di allacciamento alla Rete SME allo standard in programma per il futuro aggiornamento del software AEDOS, che consentirà la possibilità di comunicazione diretta con i dispositivi hardware di impianto attraverso la gestione di una più vasta gamma di protocolli (si citano a titolo di esempio, Profibus, OPC, …), oltre ai già disponibili MODBUS TCP e ADAM ASCII

Si precisa che restano comunque valide le altre configurazioni qui proposte e dettagliatamente descritte nel documento “specifiche per l’allacciamento alla Rete” (comunicazione diretta tra strumenti e PLC Aedos in analogico e/o estrazione dei segnali digitali da DCS tramite impiego di doppie schede di conversione).

A quali condizioni è possibile impiegare convertitori di protocollo?

La possibilità di prelevare i segnali dagli analizzatori in via digitale “diretta” tramite conversione di protocollo tra quello gestito nativamente dall’hardware d’impianto (profibus, etc) ed il protocollo utilizzato dal software Aedos (ADAM-ASCII o MODBUS TCP) può avvenire alle seguenti condizioni, atte a garantire i requisiti di trasparenza del processo di generazione e trasmissione dei segnali:

  1. il Gestore ha il dovere di dare evidenza, in ogni caso, del processo cui sono sottoposti i dati forniti ad Aedos, fornendo all'autorità:
    • disegni e schemi fisici destinati ad identificare chiaramente l'hardware impiegato
    • descrizione del processo logico della catena di trattamento cui è sottoposto il dato
    • listati di eventuali programmi (codice sorgente, ambiente di sviluppo) implementati nell'hardware impiegato
    • documentazione descrittiva del sw finalizzata a garantire ad ARPA la possibilità di modificare il codice laddove si rendessero nel tempo necessarie modifiche dello stesso
    • logiche di conversioni hardware/software di segnale che si intendono effettuare
    • specifiche del protocollo/i proprietario/i di uscita dei propri analizzatori/strumenti
    • specifiche di gara per l’affidamento dello sviluppo del sw di conversione laddove trattasi di società esterne al Gestore o riferimenti interni
    • eventuali certificazioni inerenti il software di conversione di protocollo rilasciate dal soggetto terzo di cui sopra
  2. non appena sarà realizzato e reso disponibile da ARPA l’aggiornamento del software AEDOS, i Gestori avranno l’obbligo di installarlo, sostituendo quindi il dispositivo precedentemente realizzato e deputato ad effettuare la conversione di protocollo in oggetto.

Quali sono i parametri minimali che devono essere cablati per l'acquisizione da parte del software Aedos?

Il set dei segnali deve essere indicativamente così composto:

  1. tutti i parametri inquinanti soggetti a verifica del rispetto dei limiti, oltre alla concentrazione dell'ossigeno
  2. un digitale di stato complessivo per ogni analizzatore: si richiede quindi di sintetizzare in un unico bit tutte le condizioni corrispondenti alle casistiche di indisponibilità della misura (tarature, guasto cella di misura, guasto linea di prelievo, …)
  3. i parametri caratteristici dei fumi: temperatura, pressione, umidità, portata
  4. lo stato impianto disaggregato: ovvero n.1 digitale per ogni stato così come ad oggi previsto dalla specifica dgr SME di comparto
  5. i principali parametri impiantistici caratteristici per ogni comparto; ad es: produzione elettrica (MWe), portata combustibile/materia prima, …

Il set completo dei segnali verrà comunque definito da ARPA in fase di discussione del progetto di allacciamento.

Con quale frequenza deve essere fornito al PC Aedos il segnale relativo agli stati impianto: istantaneo o medio (in funzione del periodo temporale di riferimento adottato dal software Aedos per il calcolo delle medie)?

Tutti i dati in ingresso al sistema Aedos devono essere istantanei, acquisiti con frequenza 5 secondi. Pertanto laddove una specifica strumentazione (analizzatore/sensore) allacciata al PC Aedos dovesse avere una frequenza di aggiornamento del segnale inferiore, nell'archivio dei dati istantanei verrà materialmente replicata l'ultima misura disponibile fino a quando l'interrogazione non renderà disponibile un nuovo valore.

Chi effettua la configurazione iniziale del software Aedos?

La configurazione dei files del software Aedos è svolta da Arpa Lombardia dopo aver concordato con il Gestore le informazioni da acquisire del set di segnali disponibili. Arpa provvederà a generare i seguenti files di configurazione:

  • alice.system.conf.xml
  • alice.conf.xml
  • alice.watchdog.conf.xml
  • medie.600.conf.xml / medie.1800.conf.xml / medie.3600.conf.xml
  • mediecalc.600.conf.xml / mediecalc.1800.conf.xml / mediecalc.3600.conf.xm

 

Qual è la funzione di ognuno dei file di configurazione del software Aedos? Quali sono i criteri da utilizzare per il settaggio dei vari parametri?

I file di configurazione del software Aedos rispondono alle seguenti funzioni:

  1. system.conf.xml: imposta le directory di lavoro e va modificato nel caso di variazioni rispetto alla configurazione di base: contiene in particolare il nome da utilizzare per la firma dei file ( <user_crypt_name>utente_SME@aedos</user_crypt_name>)
  2. conf.xml: imposta i campi che vengono acquisiti dal modulo Emissioni (file istantanei *.SAD) ed è strutturato nelle sezioni:
    1. title: righe di intestazione che contengono in particolare il codice numerico SME univoco assegnato da ARPA ( <row>Impianto XXXXX – ISTANTANEI</row> )
    2. com_devices: parametri di configurazione della porta COM utilizzata
    3. hardware: elenco dell’hardware collegato; si distinguono le schede di acquisizione dei segnali Analogici e le schede di acquisizione dei segnali Digitali: contengono in particolare il riferimento ai driver gestiti da Aedos (ad es: <driver>ADAM4017</driver> per gli AI e <driver>ADAM5052</driver> per i DI)
    4. system: elenco dei canali e loro setup caratterizzato da:
      1. tag autodescrittivo del parametro e della modalità di acquisizione/generazione del segnale (ad es: <name>HCl_m_TP </name>), unità di misura, il numero della scheda hardware cui è collegato e il numero del relativo canale fisico
      2. soglie impiegate per l’ingegnerizzazione del segnale: valori di zero e fondo scala elettrici, valori di zero e span
      3. solo per i parametri analogici relativi agli inquinanti: elenco dei bit (digitali di stato) applicabili per la costruzione delle bitmask di “filtrazione” dei dati istantanei utilizzate nei file del modulo medie; deve inoltre essere presente un canale fittizio di sintesi di tutti i digitali di stato collegati al sistema: ad oggi si utilizza la Tfumi
    5. watchdog.conf.xml: la configurazione del watchdog prevede che venga inviata la stringa, codificata in sequenza di caratteri esadecimali (a coppie formano stringa da inviare, comprensiva di eventuale “a capo”) ogni 2 secondi, sul canale di comunicazione (com_device) numero 0 (la porta seriale, come da configurazione di alice.conf.xml).
    6. 600.conf.xml / medie.1800.conf.xml / medie.3600.conf.xml: indipendentemente dall’intervallo temporale usato come base di calcolo per le medie, questi file hanno struttura identica e contengono le specifiche dei criteri di validazione applicati ai dati istantanei per la generazione delle medieda parte del modulo Medie di Aedos; in particolare la validazione del singolo valore avviene progressivamente in base a più criteri e solo i dati che soddisfano tutti i requisiti sono utilizzati per il calcolo della media:
      1. applicazione di un criterio Rangecheckdefinito sulla base di soglie inferiori/superiori e positive/negative
      2. applicazione di un eventuale criterio Bitmask(non applicabile ai segnali di tipo “bit di stato”)
      3. applicazione di un criterio Disponibilità datiche esprime numericamente la soglia percentuale minima – definita come rapporto tra il numero minimo di campioni effettivamente disponibili (e validi in applicazione del criterio Rangecheck), rispetto al numero di campioni teorici attesi sull’arco temporale di riferimento – per il calcolo della media
    7. 600.conf.xml / mediecalc.1800.conf.xml / mediecalc.3600.conf.xml: indipendentemente dall’intervallo temporale usato come base di calcolo per le medie, questi file hanno struttura identica e contengono le formule di normalizzazione impiegate per il calcolo delle medie dei soli parametri inquinanti, derivate dalla combinazione di più valor medi così come calcolati sulla base dei file medie.XXX.conf.xml (dove XXX = 600, 1800, 3600): in particolare per ognuno dei parametri inquinanti viene definito quale normalizzazione effettuare rispetto alla grandezze T, P, U e O al fine di riportare il valor medio così come acquisito (cosiddette condizioni “tal quali”, dove ad es. la grandezza è normalizzata solo per T e P) a condizioni confrontabili con il limite di legge per la verifica di rispetto del limite stesso.

La configurazione dei file per l’acquisizione dei dati istantanei (alice.conf.xml) e l’elaborazione dei dati medi (medie.XXX.conf.xml e mediecalc.XXX.conf.xml) deve essere effettuata sulla base delle seguenti indicazioni:

  1. conf.xml, deve contenere:
    1. tutti i parametri inquinanti TAL QUALI(TP, TPU, ...), misurati (m) o calcolati (c) e con relativo elenco dei bit di stato associabili
    2. il canale fittizio (ad oggi Tfumi) con relativo elenco "INTEGRALE" dei bit di stato
  • tutti gli altri parametri analogici (impianto e fumi) senza elenco dei bit di stato
  1. 600.conf.xml, deve contenere:
    1. tutti i parametri inquinanti TAL QUALI(TP, TPU, … così come definiti nel file alice.conf.xml), misurati (m) o calcolati (c), con relativa bitmask di tipo “E
    2. tutti gli altri parametri analogici (impianto e fumi) senza bitmask
  • tutti i canali "CONTATORI" associati ai bit di stato
  1. 600.conf.xml, deve contenere:
    1. tutti i parametri inquinanti soggetti a limite 10 minuti, con normalizzazione finale di tipo TPUOe bitmask di tipo “L
  2. 1800/3600.conf.xml, deve contenere:
    1. tutti i parametri inquinanti TAL QUALI(TP, TPU, … così come definiti nel file alice.conf.xml), misurati (m) o calcolati (c), con bitmask di tipo “L” (indipendentemente dall’esistenza di limiti 30/60 minuti)
    2. tutti gli altri parametri analogici (impianto e fumi) senza bitmask
  3. 1800/3600.conf.xml, deve contenere:
    1. tutti i parametri inquinanti sia se soggetti a limite 30/60 minuti, sia se non soggetti a limiti, con normalizzazione finale di tipo TPUOe bitmask di tipo “L

Si rimanda ai file di esempio per un esempio applicativo.

La pubblicazione in internet dei dati per il download da parte di ARPA è garantita in automatico dal software Aedos?

Il software Aedos, si occupa solo di acquisire i dati istantanei ed elaborare le medie associate. Il PC Aedos, però, nella sua configurazione completa (con apache, php, etc) rende già disponibili i dati pubblicati su porta 80. La risposta è quindi funzione della tipologia di configurazione hardware che il Gestore intende adottare: NO, nel caso in cui si opti per una soluzione che preveda la creazione di un rete Aedos con uno o più PC Aedos e un PC S-Aedos: in questo caso infatti i PC Aedos non verranno pubblicati direttamente; SI qualora si decida di pubblicare direttamente la/le macchina/e Aedos, realizzando quindi il back-up su altro supporto esterno senza ricorrere al PC S-Aedos. Riassumendo: se si pubblica direttamente un PC Aedos su internet i dati sono già disponibili automaticamente, altrimenti qualora si adottasse la soluzione con il PC S- Aedos, il Gestore si dovrà preoccupare di replicare periodicamente i dati da ogni macchina Aedos sul PC S- Aedos e pubblicarli successivamente in http su internet.

Come avviene in Aedos l'acquisizione di segnali provenienti da strumentazione con doppio campo di misura, ma unica cella di misura (scalatura automatica del segnale)?

Il software Aedos non consente la gestione tramite acquisizione del segnale analogico del doppio campo di misura nel caso di analizzatori con singola cella di misura e scalatura automatica del segnale elettrico poiché non prevede la possibilità di associare al segnale un corrispettivo digitale relativo alla scala strumentale di provenienza dello stesso. Pertanto in questi casi il Gestore dovrà obbligatoriamente fornire tali segnali in via digitale (ad esempio tramite estrazione via DCS/PLC). Nel caso invece in cui l’analizzatore sia dotato di celle di misura distinte (e quindi di uscite distinte) è possibile effettuare un’acquisizione analogica dei segnali come canali indipendenti.

Quale tipologia di ingegnerizzazioni possono essere gestite dal software Aedos?

Precisato che l’ingegnerizzazione di un dato avviene in Aedos all’interno del solo modulo Medie (attraverso il settaggio dei parametri del file Mediecalc.XXX.conf.xml), si specifica che all’interno di tale file non è possibile implementare una generica funzione diversa dalla semplice normalizzazione per T, P, U, O (definita come produttoria dei coefficienti correttivi standard previsti dalla normativa per effettuare la verifica del rispetto dei limiti di legge). Pertanto, laddove in fase di definizione del progetto di allacciamento Arpa richiede per una data grandezza una doppia acquisizione, ovvero sia il cablaggio del segnale istantaneo “grezzo” (quindi previa ingegnerizzazione tramite una generica funzione: sia che si tratti dell’applicazione di una curva strumentale come ad esempio nel caso della misura delle polveri, sia che si tratti dell’applicazione di una funzione come nel caso di grandezze calcolate a partire dal altre grandezze misurate), quanto il cablaggio del segnale istantaneo “elaborato” e della relativa documentazione in merito alle formule applicate, si precisa che la finalità di tale richiesta è quella di ricalcolare a posteriori in Arpa le medie ingegnerizzate a partire dai dati istantanei “grezzi” per effettuare un confronto con i dati ingegnerizzati forniti dal Gestore. In tal senso non è quindi possibile per il Gestore consultare on-line tramite le elaborazioni di campo di Aedos i dati ingegnerizzati, essendo questi generati all’interno del DB centralizzato di ARPA.

Chi è responsabile del buon funzionamento del sistema e della manutenzione hardware?

La responsabilità del buon funzionamento del sistema, dell'alimentazione dello stesso e degli eventuali interventi manutentivi di carattere hardware è in capo al Gestore. Si precisa inoltre che in fase di realizzazione del progetto sarà prevista l'implementazione di un'uscita di "stato generale" di ogni PC Aedos che il Gestore potrà cablare dove riterrà più opportuno così da avere sempre sotto controllo un eventuale fault della macchina.

Chi è responsabile di eventuali modifiche sulla configurazione del sistema una volta a regime?

Gli interventi verranno effettuati da ARPA, tramite software di telecontrollo, che verrà installato sulle macchine Aedos o sul S-Aedos a seconda della configurazione adottata.

Quali sono le tempistiche di ripristino del sistema che Regione Lombardia richiede al Gestore in caso di guasto di tipo hardware?

Come da indicazioni contenute nel manuale tecnico per l'installazione del sistema Aedos pubblicato sul sito di Regione Lombardia (rif. specifiche AEDOS), la scelta della configurazione adottata dal Gestore dovrà tenere conto del fatto che, a regime, non saranno ammesse indisponibilità dei dati dovuti a malfunzionamenti/guasti di natura hardware del sistema superiori alle 48 ore.

E' obbligatorio per il Gestore dotarsi di PC di acquisizione di scorta?

No, fermo restando l'obbligo di ripristinare eventuali guasti entro le tempistiche di cui alla FAQ sulle tempistiche di ripristino.

Che tipo di soluzioni può adottare il Gestore per minimizzare i tempi di ripristino causati da guasti di natura hardware ai PC di acquisizione?

Il Gestore è libero sia di realizzare un'architettura che preveda la ridondanza dei sistemi di acquisizione, sia di ricorrere a macchine di scorta off-line da installare in caso di necessità. In particolare, stante già l'obbligo di effettuare il back-up di dati tramite sistema dedicato, ARPA suggerisce di dotarsi di una macchina di scorta (n.1 macchina per ogni sito produttivo) già predisposta con tutto il sw installato, e a bordo della quale caricare al momento i file di configurazione caratteristici dello SME interessato dal guasto; una volta messa in funzione a cura del Gestore e a trasmissione dati attiva, tale macchina dovrà essere nuovamente sottoposta alla procedura di collaudo da parte di ARPA (verifica dei file di configurazione del sw di acquisizione e chiusura del sistema).

Quali sono gli interventi sulla macchina Aedos che richiedono l'adozione di una nuova chiave di criptazione per garantire l'integrità dei file?

La chiave di criptazione per la firma digitale dei file tramite algoritmo md5 è sempre valida, anche a seguito di interventi manutentivi di carattere hardware/software, fatto salvo il caso di formattazione della macchina stessa.

Qual è la dimensione media dei file di archivio (file *.MEDIE e *.SAD) generati dal software di acquisizione Aedos?

Il funzionamento del sistema in fase di sperimentazioni ha dato i seguenti esiti:

  • dimensione media dei file giornalieri di dati medi orari: circa 100 kB;
  • dimensione media dei file giornalieri di dati medi semi-orari: circa 200 kB;
  • dimensione media dei file giornalieri di dati medi 10 minuti: circa 300 kB;
  • dimensione media dei file giornalieri di dati istantanei: circa 500 kB, compresso in automatico dal software.

 

Qual è la profondità minima che deve essere garantita per l'archivio dei dati?

Deve essere garantita una profondità dell'archivio almeno equivalente a quella richiesta per i dati generati dallo SME del Gestore (rif. dds n.4343), ovvero: non inferiore a 5 anni, sia per l'archivio dei dati medi (*.MEDIE), che per l'archivio di quelli istantanei (*.SAD).

Qual è l'iter per effettuare l'allacciamento alla Rete SME?

Il processo di allacciamento alla Rete SME prende avvio attraverso la richiesta da parte del Gestore a Regione Lombardia del software Aedos tramite apposita modulistica (rif. Modulo richiesta software). L’iter successivo è codificato da una specifica procedura strutturata secondo tre fasi consequenziali, così definite:

  1. Approvazione progetto preliminare
  2. Realizzazione allacciamento
  3. Gestione da remoto degli impianti

Ogni fase prevede il coinvolgimento a diverso titolo di Regione Lombardia, Arpa Lombardia e del singolo Gestore ed è eventualmente caratterizzata dal rilascio di approvazioni intermedie finalizzate al raggiungimento della validazione ultima del sistema. Per i dettagli relativi alle azioni caratteristiche di ognuna delle fasi, nonché alla tipologia di documentazioni da produrre a cura del gestore e/o rilasciate a cura di Arpa/Regione Lombardia si rimanda alla specifica sezione dedicata di approfondimento​.

Qual è la documentazione minimale che deve essere annessa al progetto di allacciamento da sottoporre ad ARPA per l'approvazione?

Il Gestore dove presentare la seguente documentazione:

  • descrizione sintetica del progetto
  • elenco della componentistica hardware da installare
  • architettura logica del sistema: numero, natura dei segnali (AI/DI) e loro provenienza, apparati, tipo di connessioni e modalità di trasmissione dei segnali
  • schema logico e fisico della soluzione proposta per realizzare il backup, la pubblicazione dei dati verso ARPA e tipologia di connettività
  • Soluzione con schema logico e fisico proposta per realizzare il backup, la pubblicazione dei dati verso ARPA e tipologia di connettività
  • schema fisico del sistema: schemi elettrici, hardware da installare, cablaggi, connessioni.
  • schema di flusso della catena di trattamento del dato dall'uscita dell'analizzatore al punto di consegna al PC Aedos, dando evidenza di tutte le logiche di conversioni hardware/software di segnale che si intendono effettuare. Per l'implementazione del progetto, con particolare riferimento a listati di eventuali programmi (codice sorgente, ambiente di sviluppo) implementati in caso di ricorso ad una soluzione che preveda la conversione di protocollo per la comunicazione diretta tra l’hardware del Gestore (PLC, DCS, …) e il software Aedos

Data ultimo aggiornamento: 02/08/2023

Data ultimo aggiornamento
02/08/2023