Classificazione zone
Il Decreto Legislativo n. 155/2010, che fissa le norme per la valutazione della qualità dell'aria, prevede che le regioni e le province autonome, provvedano alla classificazione delle zone e degli agglomerati individuati nel progetto di zonizzazione.
Ai fini della valutazione della qualità dell'aria, la classificazione delle zone e degli agglomerati è effettuata, per ciascun inquinante, sulla base delle soglie di valutazione superiori (svs) e inferiori (svi) definite dall'allegato II sezione I del D.Lgs.155/2010, e deve essere riesaminata almeno ogni 5 anni.
La classificazione permette di individuare quale metodo di valutazione (misurazioni in siti fissi, misure indicative, tecniche di modellizzazione o di stima obiettiva) è consentito utilizzare in ciascuna zona e, qualora siano obbligatorie misure in siti fissi, il numero di stazioni necessarie in funzione del livello raggiunto dall'inquinante e della popolazione residente.
Pertanto la classificazione è un passaggio fondamentale per definire il programma di valutazione.
Il superamento è valutato sulla base della stazione peggiore in ciascuna zona e per ciascun inquinante e si realizza se la soglia di valutazione è stata superata in almeno 3 dei 5 anni civili precedenti.
Si riporta la classificazione delle zone e degli agglomerati individuati dalla D.g.r. n. 2605 del 30 novembre 2011 effettuata sulla base del periodo 2016-2020.
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