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L'attività di ARPA

COSA FA ARPA

La tutela della popolazione dall’esposizione ai campi elettromagnetici emessi da sorgenti ad alta frequenza (antenne di telefonia cellulare, radio e televisione) si inserisce fra i compiti istituzionali di ARPA Lombardia. Le agenzie ambientali hanno da tempo consolidato procedure di valutazione e metodologie di misura riguardanti la telefonia cellulare di tecnologie già in uso. Sono anche costantemente in corso tavoli tecnici di confronto e approfondimento sulle innovazioni tecnologiche, fra cui il 5G, che fanno riferimento a norme tecniche internazionali.
Le attività di ARPA si concretizzano in due fasi:

  1. Prima dell'installazione di un impianto di telecomunicazioni (telefonia o radio-TV) o della realizzazione di una sua modifica, ARPA emette un parere tecnico sul rispetto dei limiti, necessario per l’iter autorizzativo di cui il Comune è l’ente responsabile (rif. Legge Regionale 11/01 e D.Lgs. 259/03 e s.m.i.). In questa fase l’Agenzia valuta, utilizzando un apposito software di simulazione, il valore totale massimo possibile del campo elettromagnetico nell’area circostante l’installazione, tenendo anche conto del contributo di tutti gli impianti già autorizzati presenti nella zona.
    Il principio è quello cautelativo e per questo si considerano i livelli di esposizione massimi possibili per queste tipologie di impianti. Secondo questo approccio, ad esempio, per le antenne attive utilizzate per i sistemi 5G viene considerato un diagramma che rappresenta in ogni direzione di irraggiamento la massima emissione possibile del campo elettromagnetico dall’antenna.
    Il valore di campo elettrico ottenuto dalla simulazione è confrontato con i limiti e livelli di riferimento fissati dalla normativa.
    Qualora in fase preventiva non sia garantito il rispetto del valore di attenzione sopraccitato, ARPA emette parere tecnico negativo, vincolante per la realizzazione della nuova installazione o della modifica proposta per l’impianto già esistente.
    In generale si deve tener presente che, nella maggior parte delle città più densamente urbanizzate della Lombardia, lo spazio elettromagnetico a disposizione per l’aggiunta di nuovi sistemi e tecnologie è ormai prossimo alla saturazione e spesso non è quindi possibile l’aggiunta di nuovi impianti, se non viene rimodulata e ridotta l’emissione degli impianti già attivi.
  2. Dopo la realizzazione e la messa in esercizio dell’impianto o della sua modifica, ARPA può eseguire controlli tramite misure di campo elettromagnetico nell’ambiente. A tal fine, ARPA dispone di strumentazioni costantemente aggiornate e via via adeguate allo sviluppo tecnologico della telefonia cellulare, per poter misurare tutte le frequenze attualmente utilizzate dalle tecniche trasmissive in uso e quantificarne l’impatto ambientale.

È una perturbazione di una specifica regione dello spazio, determinata dalla presenza di una distribuzione di carica elettrica. L’unità di misura dell’intensità del campo elettrico è il volt/metro (V/m).

È una perturbazione di una specifica regione dello spazio, determinata dalla presenza di una distribuzione di corrente elettrica o di massa magnetica. L’unità di misura dell’intensità del campo magnetico è l’ampere/metro (A/m).

Ha origine dalle cariche elettriche e dal loro movimento. L’oscillazione delle cariche elettriche, ad esempio in un’antenna o in un conduttore percorso da corrente, produce un campo elettrico (E) variabile nel tempo. Tale campo genera, in direzione perpendicolare a se stesso, un campo magnetico (H) pure variabile che, a sua volta, influisce sul campo elettrico stesso. Questi campi concatenati determinano nello spazio la propagazione di un campo elettromagnetico sotto forma di onde.

Radiazione elettromagnetica che non trasporta sufficiente energia per ionizzare atomi o molecole. Produce principalmente effetti termici. 

Rimozione completa di un elettrone da un atomo o molecola

Intervallo di frequenza compreso tra 100 kHz e 300 GHz

"Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici"

"Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni  a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz"

testo del decreto modificato dal DECRETO LEGISLATIVO 8 novembre 2021 , n. 207

“Attuazione della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (rifusione).”

"Norme sulla protezione ambientale dall'esposizione a campi elettromagnetici indotti da impianti fissi per le telecomunicazioni e per la radiotelevisione"

È una perturbazione di una specifica regione dello spazio, determinata dalla presenza di una distribuzione di carica elettrica. L’unità di misura dell’intensità del campo elettrico è il volt/metro (V/m).

È una perturbazione di una specifica regione dello spazio, determinata dalla presenza di una distribuzione di corrente elettrica o di massa magnetica. L’unità di misura dell’intensità del campo magnetico è l’ampere/metro (A/m).

Ha origine dalle cariche elettriche e dal loro movimento. L’oscillazione delle cariche elettriche, ad esempio in un’antenna o in un conduttore percorso da corrente, produce un campo elettrico (E) variabile nel tempo. Tale campo genera, in direzione perpendicolare a se stesso, un campo magnetico (H) pure variabile che, a sua volta, influisce sul campo elettrico stesso. Questi campi concatenati determinano nello spazio la propagazione di un campo elettromagnetico sotto forma di onde.

Radiazione elettromagnetica che non trasporta sufficiente energia per ionizzare atomi o molecole. Produce principalmente effetti termici. 

Rimozione completa di un elettrone da un atomo o molecola

Intervallo di frequenza compreso tra 100 kHz e 300 GHz

"Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici"

"Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni  a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz"

testo del decreto modificato dal DECRETO LEGISLATIVO 8 novembre 2021 , n. 207

“Attuazione della direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, che istituisce il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (rifusione).”

"Norme sulla protezione ambientale dall'esposizione a campi elettromagnetici indotti da impianti fissi per le telecomunicazioni e per la radiotelevisione"