CAMPO FRANSCIA
Area | Campo Franscia |
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Comune | LANZADA |
Provincia | Sondrio |
Tipologia Monitoraggio | Acquisizione manuale e automatica |
Monitorata dal CMG | dal 1993 |
Monitorata | dal 1988 rete geotecnica automatica e manuale, dal 1988 al 1993 Rete microsismica - dal 1988 al 2008 Rete topografica |
Modalità di acquisizione dei dati in tempo reale | strumentazione geotecnica ogni 30’ idrometeorologica ogni 10’ |
Numero e sistemi di trasmissione | 2 modem rete mobile / 2 modem radio in backup |
Strumentazione installata | rilevamento automatico: 5 estensimetri, una stazione meteo con nivometro, pluviometro, termometro |
Campagne annuali di misura manuale | 2 campagne all’anno |
Dati acquisiti ogni anno | 297.840 |
Descrizione del dissesto | L'area monitorata di Campo Franscia, situata nel bacino del torrente Lanterna in alta Val Malenco orientale, copre una superficie di poco superiore a 1 Km2. Il monitoraggio interessa un altopiano posto a Sud-Ovest del nucleo abitato di Franscia, delimitato da scarpate verticali e attualmente soggetto ad attività di cava a cielo aperto per l’estrazione del Serpentino. In passato l’area è stata interessata anche dalla coltivazione in sotterraneo dell’amianto e del talco, con lo scavo di numerose gallerie, anche su livelli diversi. In questo contesto si inseriscono i fenomeni di crollo lungo le pareti rocciose di ammassi di dimensioni variabili, a cui si sono associati fin dagli anni ’60 sprofondamenti del terreno dovuti al probabile crollo dei cunicoli di miniera. Gli studi geologici che si sono succeduti nel tempo (Comune di Lanzada, ISMES) si sono concretizzati con la definizione dei potenziali crolli di prismi rocciosi che possono raggiungere volumi di 10.000 m3. È inoltre stata valutata la possibilità di eventi catastrofici che possono coinvolgere l’intera parete rocciosa e causare il crollo di ammassi valutati in alcuni milioni di metri cubi (studio ISMES). Il monitoraggio geotecnico in atto comprende sia la misura dell’apertura delle principali fratture presenti nell’area che le deformazioni profonde all’interno degli ammassi rocciosi. |