IDRO

Area | Idro |
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Comune | Idro |
Provincia | Brescia |
Tipologia Monitoraggio | Acquisizione manuale e automatica |
Monitorata dal CRMFD | dal 2006 rete geotecnica automatica e manuale e stazione meteo dal 2011 e dal 2016 colonne inclinometriche multiparametriche (DMS) dal 2015 Rete topografica manuale dal 2016 Rete GNSS automatica |
Monitorata | Dal 1985 da Società Lago d’Idro s.r.l. (misure topografiche e GNSS) Dal 1987 al 2002 da Regione Lombardia (tubi inclinometrici e piezometrici) Dal 2003 al 2006 da Amministrazione Provinciale di Brescia (tubi inclinometrici e piezometrici e misure topografiche) |
Modalità di acquisizione dei dati in tempo reale | colonne multiparametriche DMS ogni 60’, strumentazione geotecnica ogni 30’ - strumentazione idrometeorologica ogni 10’ |
Numero e sistemi di trasmissione | 4 modem rete mobile/ 4 modem satellitare in backup |
Strumentazione installata | rilevamento automatico: due tubi inclinometrici multiparametrici DMS con 44 moduli di misura, 2 tubi inclinometrici con 11 sonde fisse biassiali, 8 stazioni GNSS più una stazione master, 12 piezometri, una stazione meteorologica con termometro e pluviometro |
Campagne annuali di misura manuale | 2 inclinometrica, 4 topografiche e piezometriche |
Dati acquisiti ogni anno | 1.554.900 |
Descrizione del dissesto | La frana di Idro, detta anche frana del Monte Antegolo, attivatasi in epoca postglaciale, è posta in sinistra idrografica del fiume Chiese, ove quest’ultimo sbocca dal lago d’Idro. La porzione di versante interessato dal movimento franoso si sviluppa dalla linea di spartiacque posta nei pressi del Forte di Valledrane, ad una quota di circa 750 m s.l.m., e si spinge fino ai 358m s.l.m., quota alla quale il piede della frana ha deviato il naturale corso del Fiume Chiese, obbligandolo ad un tragitto innaturalmente curvilineo. Il dissesto di Idro si colloca interamente all’interno della Formazione rocciosa delle Arenarie di Val Sabbia ed è caratterizzata da alternanze di arenarie medie e fini e siltiti caratterizzate da un tipico colore rosso-violaceo. Il corpo franoso, stimato in circa 5 milioni di metri cubi, si muove in maniera sostanzialmente uniforme al di sopra di una superficie di scivolamento che, nei punti più profondi, è posto a circa 58 m di profondità dal piano campagna. A partire dal 2011, anno di inizio del monitoraggio da parte di ARPA, sono stati installati nuovi strumenti mentre altri sono stati dismessi. In particolare alcuni tubi inclinometrici, dopo pochi anni di attività sono stati dismessi per eccessiva deformazione che rendeva impossibile la movimentazione delle sonde biassiali. A inizio 2025, per implementare la rete di monitoraggio, sono state riperforate due verticali per l’installazione di altrettanti tubi inclinometrici e la posa di 11 sonde fisse biassiali. Nello stesso periodo è stata sostituita la colonna inclinometrica multiparametrica DMS3 con la posa di 17 nuove sonde inclinometriche e 2 trasduttori di pressione per il rilevamento della profondità di falda. Complessivamente negli anni del monitoraggio gestito da ARPA nei punti più attivi del dissesto le velocità rilevate sono mediamente oscillate tra 4 e 8 cm/anno, ad eccezione del 2014 anno in cui sono stati superati e 10 cm/anno e del 2022, l’anno in cui si sono rilevate le velocità più basse, inferiori ai 4 cm/anno.
Per approfondire: Studi e realizzazione di una rete di monitoraggio geologico near real time sulla frana di Idro (BS) |