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800.061.160

TEZZI

Area Tezzi
Comune GANDELLINO
Provincia Bergamo
Tipologia Monitoraggio Acquisizione manuale e automatica
Monitorata dal CMG

dal 2015 rete topografica, dal 2017 rete geotecnica automatica e manuale

Monitorata

dal 1999 al 2016 rete geotecnica manuale e topografica dalla Comunità Montana Val Seriana. Dal 1997 rete di monitoraggio ENEL a controllo delle proprie strutture presenti nel territorio

Modalità di acquisizione dei dati in tempo reale

strumentazione geotecnica ogni 30’ - strumentazione idrometeorologica ogni 10’

Numero e sistemi di trasmissione

1 modem rete mobile/ 1 modem satellitare in backup

Strumentazione installata

rilevamento automatico: 19 sonde biassiali in 6 tubi inclinometrici, 4 piezometri, una stazione meteorologica con termometro e pluviometro
rilevamento manuale: 20 caposaldi topografici, 6 tubi inclinometrici, 4 piezometri

Campagne annuali di misura manuale

2 piezometriche e inclinometriche, 3 topografiche

Dati acquisiti ogni anno

840.960

Descrizione del dissesto

Il dissesto, noto da tempo, è costituito da uno scivolamento impostato su una paleofrana (stimata in circa 16 milioni di metri cubi) che si estende dal fondovalle (700 metri s.l.m.) alla quota di 1050 metri circa, comprendente le frazioni di Tezzi Alti, Tezzi Bassi e Salvoldi.
Il materiale coinvolto è costituito da depositi glaciali e di versante e la porzione alterata del sottostante substrato roccioso costituito dagli “Scisti di Edolo”.
Nel corso degli anni si sono avuti danneggiamenti a numerosi edifici anche di recente realizzazione, alle infrastrutture idroelettriche e alle opere viarie. A partire dal 1999 è stata installata una rete di monitoraggio geotecnico, basata su misure inclinometriche, piezometriche e topografiche, gestita dal Comune e dalla Comunità Montana, che ha riguardato principalmente la parte media ed alta del dissesto. Nel medesimo periodo ENEL installava una rete di monitoraggio per il controllo delle proprie strutture a servizio della locale centrale idroelettrica.
Negli anni 2010-2014 è stata realizzata una galleria drenante nella parte alta del dissesto. Tale opera, non completata essendo lunga circa 600 metri sui 900 previsti, ha comunque permesso l’abbattimento della falda nel corpo di frana e un rallentamento della stessa, passata da una velocità dell’ordine dei centimetri all’anno nel periodo 1999-2013 a pochi millimetri nel 2014-15.
Dal 2017, a cura del Centro di Monitoraggio Geologico, la rete di monitoraggio è stata riprogettata con misure sia in tempo reale che a lettura manuale. Le misure inclinometriche manuali hanno confermato la presenza di superfici di scorrimento lungo il corpo di frana, tra i 20 e i 65 metri di profondità, corrispondenti alla base dei depositi glaciali o a orizzonti di micascisti alterati.
Le misure eseguite con la strumentazione topografica confermano che il dissesto, rispetto agli anni passati, sta attraversando un periodo di generale rallentamento, passato dall’ordine dei centimetri all’anno a pochi millimetri all’anno (10-15 mm/anno dal 2016 al 2022, con ulteriori rallentamenti nelle annate con scarse precipitazioni)