Strumentazione installata |
rilevamento automatico: 3 estensimetri a filo, un piezometro automatico. rilevamento manuale: 10 linee distometriche, 1 tubo piezometrico, 1 tubo inclinometrico, 2 caposaldi GPS + 2 master GPS esterni al dissesto |
Descrizione del dissesto |
La Frana di Torreggio (nota anche come “Torreggio “A”), è situata in destra idrografica del T. Torreggio, tra quota 1500 m s.l.m. e l’alveo del Torrente. Questo tratto di torrente è stato interessato da un grosso franamento nel luglio 1987 (scheda), durante il quale una massa roccioso-detritica di circa 1/1,5 milioni di metri cubi è scivolata lungo il fondovalle sbarrandolo e provocando di seguito una alluvione nel sottostante paese di Torre Santa Maria. Nel giugno 1988 e nell’aprile 1989 nel settore più orientale della frana, in seguito ad intense precipitazioni, si sono aperte nuove fratture che interessano la coltre superficiale di copertura. Si ritiene che un’evoluzione del fenomeno potrebbe portare al franamento di ulteriore materiale, con volumi stimati da poche migliaia fino a 250.000 metri cubi interessando l’alveo del Torreggio con parziale o totale sbarramento dello stesso. Dall’autunno 2009 il Centro di Monitoraggio Geologico ha segnalato la presenza di una nuova frattura, con rigetto metrico e continuità di alcune centinaia di metri lineari, che delimita un ampio settore di versante posto a monte della nicchia di frana del 1987. Nel 2013, Il Centro di Monitoraggio Geologico ha installato alcune nuove basi distometriche per seguire meglio l’evoluzione del dissesto. I movimenti registrati negli ultimi anni dalla strumentazione installata indicano spostamenti medi compresi tra 2 e 6 cm/anno. Dal 2014 al 2017 sono stati effettuati importanti lavori di regimazione idraulica lungo le sponde del Torrente Torreggio con la realizzazione di drenaggi profondi al piede della frana, la regimazione delle acque superficiali di ruscellamento dai tre canaloni che caratterizzano il versante, opere di ingegneria naturalistica per il controllo dell’erosione superficiale, la sagomatura delle difese esistenti. Altri lavori hanno riguardato la regimazione idraulica e la difesa spondale alla confluenza tra il T. Arcogliasco, che delimita a Ovest il dissesto, e il Torrente Torreggio. |