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800.061.160

VIGNOLA

Area Vignola
Comune Ponte Nizza
Provincia Pavia
Tipologia Monitoraggio Acquisizione manuale e automatica
Monitorata dal CMG

dal 2016 radar da terra e geotecnica automatica e manuale

Monitorata

dal 2010 al 2016 rete geotecnica dal Comune di Ponte Nizza

Modalità di acquisizione dei dati in tempo reale

strumentazione geotecnica ogni 30’ - strumentazione idrometeorologica ogni 10’

Numero e sistemi di trasmissione

2 modem rete mobile / 2 modem satellitare in backup

Strumentazione installata

rilevamento automatico: 3 fessurimetri, una stazione meteo con pluviometro e termometro
rilevamento manuale: 4 linee distometriche

Campagne annuali di misura manuale

4 campagne distometriche

Dati acquisiti ogni anno

157.680

Descrizione del dissesto

La parete rocciosa oggetto di monitoraggio è una rupe che si eleva 90 metri a monte della Frazione di Vignola, in Comune di Ponte Nizza (PV). L’ammasso roccioso marnoso-arenaceo, che poggia su marne argillose non sempre affioranti, si estende lateralmente per circa 450 metri in una lunga falesia. Il tratto che interessa l’abitato di Vignola si estende in continuità per circa 150 metri e ha dato origine, negli ultimi decenni, al crollo di blocchi fino a 2 m3, potenzialmente in grado di giungere fino alle abitazioni.
A partire dagli anni ’80 del ‘900 la parete è stata oggetto di interventi di mitigazione del rischio di crolli, sia mediante realizzazione di reti paramassi che con la posa di una rete a maglia esagonale in aderenza alla parete rocciosa.
Le cause dell’instabilità dell’ammasso roccioso sono molteplici. Da un lato si ha l’infiltrazione delle acque meteoriche, l’alternanza di cicli gelo-disgelo e la presenza degli apparati radicali che agiscono sul materiale roccia altamente erodibile, dall’altro la presenza di sistemi di discontinuità che geometricamente favoriscono la formazione di blocchi in genere di piccole dimensioni svincolati dalla parete retrostante che, ad ogni ciclo stagionale, tendono a cadere verso valle. Alcune fratture più importanti isolano blocchi rocciosi di dimensioni maggiori, anche di migliaia di metri cubi. Gli studi di modellazione del dissesto hanno valutato i principali scenari di rischio, compresi quelli che contemplano il crollo di importanti volumi rocciosi.
I sistemi di monitoraggio controllano alcune delle principali fratture presenti nell’ammasso roccioso. Da quando è stata installata l’attuale rete di monitoraggio la strumentazione ai piedi della parete e all’interno delle fratture non ha registrato movimenti significativi.

Webcam

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