Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti. Per saperne di più consulta la Consulta la PRIVACY POLICY.

L'utilizzo di cookie di terze parti, comunque responsabili del trattamento, consente di attivare l'incorporamento di elementi necessari al funzionamento del social network Twitter e dell'interprete di dati geografici OpenStreetMap. Prima di proseguire la navigazione scegli quali accettare dei suddetti Cookie per attivare il relativo elemento, oppure clicca su "Chiudi e rifiuta tutto".

Salta al contenuto principale
800.061.160

Campagne di misura dello SWE sui ghiacciai lombardi

Rilievi SWE

La stima del contenuto idrico della neve (Snow Water Equivalent - SWE), consente di conoscere la quantità totale di acqua allo stato solido immagazzinata nella neve e la sua distribuzione spaziale. Tale parametro riveste notevole importanza nel bilancio idrologico, in quanto rappresenta una riserva idrica che ha capacità di rilascio graduale ed è al tempo stesso un fattore da monitorare nella catena di controllo e di allertamento idrogeologico. I deflussi primaverili ed estivi dipendono infatti in buona parte dalla fusione delle riserve d'acqua accumulate principalmente sotto forma di neve e, secondariamente, di ghiaccio. L’aumento della temperatura ed il riscaldamento globale accelerano la fusione di queste importanti riserve idriche alpine interagendo con i processi di ricarica delle sorgenti e delle falde. Ecco perchè il monitoraggio della neve e dei ghiacciai fornisce informazioni fondamentali per quantificare e ottimizzare la gestione della risorsa idrica e per valutare gli impatti dei cambiamenti climatici sul territorio e sui settori economici connessi a tale componente.

Il calcolo del SWE si basa sulla valutazione dell'estensione della copertura nevosa e sulla stima dell'altezza e della densità del manto nevoso.

Il Centro Nivometeorologico di ARPA Lombardia esegue ogni anno, durante il periodo estivo, diverse campagne di misura dell'accumulo nivale sui principali apparati glaciali lombardi. Il periodo ideale per l’esecuzione delle suddette misure è quello tardo primaverile (metà maggio-metà giugno), ovvero il periodo dell’anno in cui si verifica il massimo accumulo. Le misure sono svolte a quote elevate (sopra i 3000 m s.l.m.), per sopperire alla scarsità di informazioni dovuta all’esiguo numero di stazioni nivometeorologiche automatiche presenti, attualmente, a tali quote. 

Vengono eseguiti carotaggi e misure di altezza totale del manto nevoso su:

  • ghiacciai del Vioz e Dosegù nel Sottogruppo Cevedale-San Matteo (So);
  • ghiacciaio di Alpe Sud sul Monte Sobretta (So);
  • ghiacciaio dei Vitelli nel Sottogruppo Ortles-Cristallo (So);
  • ghiacciai dell’Adamello e del Pisgana nel Gruppo dell’Adamello (Bs);
  • ghiacciai dei Fellaria Orientale e Occidentale nel Gruppo del Bernina (So).

Il CNM ha in essere importanti convenzioni con ARPA Valle d’Aosta e ENEL PRODUZIONE per il monitoraggio dello SWE.

CONSULTA I DATI QUI

yt-26977
yt-26977