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800.061.160

Inventario PCB

I Policlorobifenili (PCB) sono una famiglia di composti chimici estremamente stabili e proprio questa caratteristica, unite alle ottime proprietà dielettriche e di trasporto di calore, ne hanno favorito la diffusione negli anni passati per una serie di utilizzi sia in campo industriale che civile, come ad esempio nei condensatori e nei trasformatori, nei plastificanti dei rivestimenti protettivi, negli additivi nei flussi di impianti idraulici, nei lubrificanti all’interno delle apparecchiature subacquee.

A causa della loro scarsa solubilità in acqua e della loro resistenza alla degradazione, essi tendono ad accumularsi nel suolo e nei sedimenti creando fenomeni di bioaccumulo lungo tutta la catena trofica e presentano effetti negativi sull’ambiente e sulla salute umana quali tossicità per il sistema riproduttivo, immunotossicità e cancerogenicità.

Al giorno d’oggi i PCB per la loro tossicità sono considerati a livello internazionale tra gli inquinanti più pericolosi per l’uomo e per l’ambiente.

Per tutelare la salute e la sicurezza nonché la salvaguardia ambientale, la Comunità Europea prima e poi, come recepimento, l’Italia (con il DPR 216/88 e con il D.Lgs. 209/99) hanno vietato la commercializzazione e l’uso delle apparecchiature contenenti PCB.

Ai sensi del D.Lgs. 209/199 per PCB si intendono i policlorobifenili, i policlorotrifenili e il monometil-tetracloro-difenilmetano; il monometil-dicloro-difenilmetano; il monometil-dibromo-difenilmetano e ogni miscela delle suddette sostanze che presenti una concentrazione complessiva superiore a 50 mg/kg (0,005% in peso).

I rifiuti contenenti PCB con il relativo codice EER sono riportati nella tabella sottostante:

Codice EER

Descrizione

130101*

Oli per circuiti idraulici contenenti PCB

130301*

Oli isolanti o oli termoconduttori contenenti PCB

160109*

Componenti contenenti PCB

160209*

Trasformatori e condensatori contenenti PCB

160210*

Apparecchiature fuori uso contenenti PCB o da essi contaminate, diverse da quelle di cui alla voce 160209

170902*

Rifiuti dell’attività di costruzione e demolizione contenenti PCB (ad esempio sigillanti contenenti PCB, pavimentazioni a base di resina contenenti PCB, condensatori contenenti PCB

Il Decreto Legislativo n. 209 del 22 maggio 1999, di recepimento della Direttiva europea 96/59/CE, ha stabilito che i detentori di apparecchi e oli usati contenenti PCB per un volume superiore a 5 dm3 devono comunicare, con cadenza biennale e entro 10 giorni dal verificarsi di un qualsiasi cambiamento riguardante il numero di apparecchi contenenti PCB o le quantità di PCB detenute, alcune informazioni tecniche alla Sezione Regionale del Catasto Rifiuti in modo da istituire l’inventario delle apparecchiature contenenti PCB suddiviso in:

  • apparecchi contenenti PCB con una percentuale superiore allo 0,05% in peso (ovvero 500 ppm o 500 mg/kg)
  • apparecchi contenenti PCB con una percentuale compresa tra lo 0,005% in peso (ovvero 50 ppm o 50 mg/kg) e lo 0,05% in peso (ovvero 500 ppm o 500 mg/kg).

La sezione regionale del Catasto dei Rifiuti presso ARPA Lombardia detiene ed alimenta l’inventario degli apparecchi contenenti PCB e le comunicazioni devono essere inviate direttamente al Dipartimento ARPA territorialmente competente in base all’effettiva collocazione geografica delle apparecchiature e secondo le tempistiche sopra riportate

Gli indirizzi dei Dipartimenti ARPA sono riportati nella seguente tabella, unitamente al nominativo del referente dipartimentale a cui chiedere eventuali informazioni. La competenza territoriale dei Dipartimenti provinciali ARPA coincide con il confine provinciale, compresa la Provincia di Monza.

Dipartimento

Referente

Indirizzo PEC

Bergamo

Roberta Rusconi

dipartimentobergamo.arpa@pec.regione.lombardia.it

Brescia

Alessandro Peli, Emanuele Berteni

dipartimentobrescia.arpa@pec.regione.lombardia.it

Como

Alessia Castoldi

dipartimentocomo.arpa@pec.regione.lombardia.it

Cremona

Massimo Coppetti

dipartimentocremona.arpa@pec.regione.lombardia.it

Lecco

Marta Maggioni

dipartimentolecco.arpa@pec.regione.lombardia.it

Lodi

Luigina Patricola

dipartimentolodi.arpa@pec.regione.lombardia.it

Mantova

Davide Bosi

dipartimentomantova.arpa@pec.regione.lombardia.it

Milano

Sergio Ambrosini

dipartimentomilano.arpa@pec.regione.lombardia.it

Monza e Brianza

Orietta Bonfatti

dipartimentomonza.arpa@pec.regione.lombardia.it

Pavia

Luigina Patricola

dipartimentopavia.arpa@pec.regione.lombardia.it

Sondrio

Marco Negri

dipartimentosondrio.arpa@pec.regione.lombardia.it

Varese

Alessia Castoldi

dipartimentovarese.arpa@pec.regione.lombardia.it

 

Lo scopo del censimento è la verifica della corretta dismissione di tali apparecchi nel rispetto delle cadenze temporali previste dalla norma.

Il Decreto del Ministero dell'Ambiente dell'11 ottobre 2001 individua le condizioni per continuare ad utilizzare i trasformatori contenenti PCB in attesa della decontaminazione o dello smaltimento e i metodi di determinazione analitica per la valutazione della concentrazione di PCB; inoltre stabilisce le modalità con cui i detentori degli apparecchi devono comunicare alle sezioni regionali dei rifiuti le informazioni tecniche in loro possesso.

L’art. 18 della Legge 62/2005 ha modificato gli obblighi di smaltimento delle apparecchiature con una percentuale di PCB>500 ppm, anticipando al 31/12/2009 (il termine precedente era fissato al 2010) l’obbligo di smaltimento di tutte le apparecchiature e/o oli detenuti e fissando al contempo la seguente tempistica di smaltimento in riferimento al numero di apparecchiature detenute al 31/12/2002:

 

% apparecchiature con PCB>500ppm

detenute al 31/12/2002

(intese come numero di apparecchiature)

entro 31/12/2005

entro 31/12/2007

entro 31/12/2009

50%

70%

100%

 

In relazione a ciò, è necessario anche presentare, contestualmente alla prima comunicazione utile ex art. 3 del D.Lgs. 209/99, il programma temporale di smaltimento con riferimento allo schema soprariportato, comprensivo dell’indicazione dell’intero percorso di smaltimento.

I trasformatori contenenti PCB con una percentuale compresa tra lo 0,005% in peso (ovvero 50 ppm o 50 mg/kg) e lo 0,05% in peso (ovvero 500 ppm o 500 mg/kg) devono essere smaltiti alla fine della loro esistenza operativa, nel rispetto delle condizioni stabilite dall'articolo 5, comma 4, del citato decreto legislativo n. 209 del 1999 ovvero quando il rispetto delle predette condizioni risulti da apposita comunicazione effettuata dal detentore alla provincia nel cui territorio è utilizzato il trasformatore e resa ai sensi dell'articolo 21 della legge 7 agosto 1990, n. 241. In assenza di tale comunicazione, i trasformatori devono essere immediatamente decontaminati.

Data ultimo aggiornamento: 03/04/2023

Data ultimo aggiornamento
03/04/2023