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Indicatori rumore aeroportuale

Per ogni fenomeno che si vuole studiare è importante individuare gli indicatori (o descrittori) più adatti per descrivere il fenomeno stesso e gli effetti che si vogliono mettere in evidenza. Nel caso del rumore ambientale il disturbo percepito e gli effetti nocivi per la salute sono collegati al contenuto di energia del fenomeno rumoroso che dipende sia dal livello di rumore che dalla durata.

Pertanto, gli indicatori utilizzati descrivono la quantità di energia sonora immessa nell’ambiente nei diversi intervalli di tempo considerati (periodo diurno e notturno). 

Il rumore di origine aeronautica, caratterizzato da una serie di singoli eventi acustici in corrispondenza dei sorvoli aerei, è descritto dall’indicatore Livello di Valutazione Aeroportuale (LVA), introdotto dal DM 31/10/97 “Metodologia di misura del rumore aeroportuale”. Questo indice fornisce in dB(A) il livello del rumore attribuibile esclusivamente ai movimenti aerei osservati durante le tre settimane di maggior traffico dell’anno solare, a partire dal livello sonoro di ogni sorvolo (SEL), ottenuto correlando le informazioni relative ai sorvoli contenute nei tracciati radar e gli eventi acustici osservati.

Questo indice si calcola attraverso la media logaritmica degli indici giornalieri LVAj, a loro volta ricavati dal LVAd diurno (tra le ore 6:00 e le 23:00) e dal LVAn notturno (tra le 23:00 e le 6:00), relativi alle tre settimane, intese come sette giorni consecutivi, a maggior traffico dell’anno solare di interesse, individuate in tre periodi climatici differenti secondo quanto indicato dal decreto.

Nel calcolo dell’indice LVA, al livello di rumore delle operazioni aeree notturne, nella fascia oraria dalle 23:00 alle 6:00, viene applicato un fattore 10 di penalizzazione, equiparando quindi il disturbo causato da un volo notturno a quello di dieci voli in periodo diurno.

I valori così ottenuti possono essere confrontati con i limiti stabiliti dal D.M. del 31 ottobre 1997. Inoltre, all’esterno delle aree di rispetto A, B e C, il rumore aeroportuale concorre, insieme a tutte le altre sorgenti acustiche presenti, a determinare il livello assoluto di immissione in termini di LAeq.

Con l’entrata in vigore della Direttiva europea 2002/49/CE, recepita in Italia dal D. Lgs. 194/2005, sono stati introdotti due nuovi descrittori basati su dati annuali al fine di valutare l’esposizione della popolazione sul lungo termine:

Lden: è il livello di rumore giorno-sera-notte ed è un indicatore correlato con il fastidio globale prodotto dal rumore nell’arco complessivo delle 24 ore. Esso è costruito combinando in modo “pesato” i livelli Lday Levening e Lnight (che rappresentano il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato A determinato sull'insieme dei periodi diurni, serali, notturni – rispettivamente - di un anno solare). Nel combinare i suddetti livelli il peso maggiore pari a 10 è dato al rumore notturno, a seguire un peso pari a 5 a quello serale.

Lnight: è il livello di rumore notte, che entra anche nel calcolo dell’indicatore Lden, e rappresenta il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato A determinato sull'insieme dei periodi notturni di un anno solare. Lnight è un indicatore che si riferisce al disturbo indotto sul sonno.

La normativa italiana fissa il periodo diurno dalle 06:00 alle 20:00, quello serale dalle 20:00 alle 22:00 e quello notturno dalle 22:00 alle 06:00. Come “anno” si considera un anno medio sotto il profilo meteorologico relativo alla zona da monitorare.

Lden e Lnight sono gli indicatori individuati dalla normativa europea e utilizzati per gli adempimenti previsti in tale ambito come l’elaborazione delle mappature acustiche e dei Piani d’azione per le infrastrutture di trasporto.

è uno strumento di pianificazione in base al quale vengono definite le zone di rispetto per gli aeroporti in cui sono vigenti limiti in termini di LVA e limitazioni in termini di attività e insediamenti consentiti.

Ai fini del calcolo dell’Indice di Valutazione del rumore Aeroportuale, nelle 24 ore è il periodo dalle 6:00 alle 23:00

Ai fini del calcolo dell’Indice di Valutazione del rumore Aeroportuale, nelle 24 ore è il periodo dalle 23:00 alle 06:00 

Sistema informativo computerizzato che permette l'acquisizione, la registrazione, l'analisi, la visualizzazione e la restituzione di informazioni derivanti da dati geografici (geo-riferiti).

un intervento diretto a contenere il rumore mediante la limitazione dell’accesso ad un aeroporto o la riduzione della sua capacità operativa; le restrizioni operative parziali possono ad esempio interessare determinati periodi di tempo durante il giorno o talune piste.

l'insieme dei suoni indesiderati o nocivi in ambiente esterno prodotti dalle attività umane, compreso il rumore emesso da mezzi di trasporto, dovuto al traffico veicolare, al traffico ferroviario, al traffico aereo e proveniente da siti di attività industriali (D.Lgs 194/2005). 

è uno strumento di pianificazione in base al quale il territorio comunale viene suddiviso in zone acusticamente omogenee, a ciascuna delle quali viene attribuita una classe con i relativi limiti (stabiliti dal DPCM 14/11/1997) per il periodo di riferimento diurno e notturno

Piani degli interventi di Contenimento e Abbattimento del Rumore per le infrastrutture di trasporto

Livello giorno - sera - notte: indicatore individuato dalla Direttiva europea 2002/49/CE (recepita in Italia dal D. Lgs. 194/2005) correlato con il fastidio globale prodotto dal rumore nell’arco complessivo delle 24 ore. Esso è costruito combinando in modo “pesato” i livelli Lday, Levening e Lnight, dando un peso pari a 5 ai livelli serali (evening) e a 10 a quelli notturni (night).

Livello diurno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi diurni (dalle 06:00 alle 20:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).

Livello serale: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi serali (dalle 20:00 alle 22:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).

Livello notturno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi notturni (dalle 22:00 alle 06:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico)

E' il decreto stipite per la gestione dell'inquinamento acustico prodotto dal traffico aeroportuale civile. Disciplina i criteri di misura del rumore aeroportuale e i criteri di definizione delle zone di rispetto. Istituisce le commissioni aeroportuali per ciascun aeroporto italiano assegnando loro il compito di definire le specifiche procedure antirumore e di definire le zone di rispetto nell'introno aeroportuale (la cosiddetta zonizzazione acustica aeroportuale).

Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore

Regolamento recante norme per la riduzione dell’inquinamento acustico prodotto dagli aeromobili civili

Criteri per la progettazione dei sistemi di monitoraggio per il controllo dei livelli di inquinamento acustico in prossimità degli aeroporti nonché criteri per la classificazione degli aeroporti in relazione al livello di inquinamento acustico

Stabilisce come definire le procedure antirumore e le zone di rispetto negli aeroporti

Regolamento recante modificazioni al D.P.R. n. 496/97, concernente il divieto di voli notturni

"Linee guida per conseguire il massimo grado di efficienza dei sistemi di monitoraggio del rumore aeroportuale in Lombardia"

Stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico

determina i valori limite per il rumore in riferimento alle classi di destinazione d’uso del territorio adottate dai comuni

definisce un approccio comune volto ad evitare, prevenire o ridurre, secondo le rispettive priorità, gli effetti nocivi, compreso il fastidio, dell’esposizione al rumore ambientale e fornisce una base per lo sviluppo di misure comunitarie di contenimento del rumore generato dalle principali sorgenti, in particolare veicoli stradali e su rotaia e relative infrastrutture, aeromobili, attrezzature utilizzate all’aperto e attrezzature industriali, e macchinari mobili.

recepimento della direttiva europea 2002/49/CE, che definisce le strategie per un approccio uniforme a livello comunitario ai fini della tutela dell’ambiente e della salute della popolazione dall’inquinamento acustico

avvia il processo di armonizzazione della normativa nazionale con la direttiva europea, apportando modifiche principalmente al D. Lgs 194/2005 alla Legge 447/1995

Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico

Detta norme per la tutela dell’ambiente esterno ed abitativo dall’inquinamento acustico in attuazione della legge 26 ottobre 1995, n. 447

Infrastrutture di trasporto in Lombardia

Elenco Nazionale dei TEcnici Competenti in Acustica

è uno strumento di pianificazione in base al quale vengono definite le zone di rispetto per gli aeroporti in cui sono vigenti limiti in termini di LVA e limitazioni in termini di attività e insediamenti consentiti.

Ai fini del calcolo dell’Indice di Valutazione del rumore Aeroportuale, nelle 24 ore è il periodo dalle 6:00 alle 23:00

Ai fini del calcolo dell’Indice di Valutazione del rumore Aeroportuale, nelle 24 ore è il periodo dalle 23:00 alle 06:00 

Sistema informativo computerizzato che permette l'acquisizione, la registrazione, l'analisi, la visualizzazione e la restituzione di informazioni derivanti da dati geografici (geo-riferiti).

un intervento diretto a contenere il rumore mediante la limitazione dell’accesso ad un aeroporto o la riduzione della sua capacità operativa; le restrizioni operative parziali possono ad esempio interessare determinati periodi di tempo durante il giorno o talune piste.

l'insieme dei suoni indesiderati o nocivi in ambiente esterno prodotti dalle attività umane, compreso il rumore emesso da mezzi di trasporto, dovuto al traffico veicolare, al traffico ferroviario, al traffico aereo e proveniente da siti di attività industriali (D.Lgs 194/2005). 

è uno strumento di pianificazione in base al quale il territorio comunale viene suddiviso in zone acusticamente omogenee, a ciascuna delle quali viene attribuita una classe con i relativi limiti (stabiliti dal DPCM 14/11/1997) per il periodo di riferimento diurno e notturno

Piani degli interventi di Contenimento e Abbattimento del Rumore per le infrastrutture di trasporto

Livello giorno - sera - notte: indicatore individuato dalla Direttiva europea 2002/49/CE (recepita in Italia dal D. Lgs. 194/2005) correlato con il fastidio globale prodotto dal rumore nell’arco complessivo delle 24 ore. Esso è costruito combinando in modo “pesato” i livelli Lday, Levening e Lnight, dando un peso pari a 5 ai livelli serali (evening) e a 10 a quelli notturni (night).

Livello diurno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi diurni (dalle 06:00 alle 20:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).

Livello serale: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi serali (dalle 20:00 alle 22:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico).

Livello notturno: il livello continuo equivalente a lungo termine ponderato «A», determinato sull'insieme dei periodi notturni (dalle 22:00 alle 06:00) di un anno solare (anno di osservazione per l’emissione acustica e un anno medio sotto il profilo meteorologico)

E' il decreto stipite per la gestione dell'inquinamento acustico prodotto dal traffico aeroportuale civile. Disciplina i criteri di misura del rumore aeroportuale e i criteri di definizione delle zone di rispetto. Istituisce le commissioni aeroportuali per ciascun aeroporto italiano assegnando loro il compito di definire le specifiche procedure antirumore e di definire le zone di rispetto nell'introno aeroportuale (la cosiddetta zonizzazione acustica aeroportuale).

Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore

Regolamento recante norme per la riduzione dell’inquinamento acustico prodotto dagli aeromobili civili

Criteri per la progettazione dei sistemi di monitoraggio per il controllo dei livelli di inquinamento acustico in prossimità degli aeroporti nonché criteri per la classificazione degli aeroporti in relazione al livello di inquinamento acustico

Stabilisce come definire le procedure antirumore e le zone di rispetto negli aeroporti

Regolamento recante modificazioni al D.P.R. n. 496/97, concernente il divieto di voli notturni

"Linee guida per conseguire il massimo grado di efficienza dei sistemi di monitoraggio del rumore aeroportuale in Lombardia"

Stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico

determina i valori limite per il rumore in riferimento alle classi di destinazione d’uso del territorio adottate dai comuni

definisce un approccio comune volto ad evitare, prevenire o ridurre, secondo le rispettive priorità, gli effetti nocivi, compreso il fastidio, dell’esposizione al rumore ambientale e fornisce una base per lo sviluppo di misure comunitarie di contenimento del rumore generato dalle principali sorgenti, in particolare veicoli stradali e su rotaia e relative infrastrutture, aeromobili, attrezzature utilizzate all’aperto e attrezzature industriali, e macchinari mobili.

recepimento della direttiva europea 2002/49/CE, che definisce le strategie per un approccio uniforme a livello comunitario ai fini della tutela dell’ambiente e della salute della popolazione dall’inquinamento acustico

avvia il processo di armonizzazione della normativa nazionale con la direttiva europea, apportando modifiche principalmente al D. Lgs 194/2005 alla Legge 447/1995

Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico

Detta norme per la tutela dell’ambiente esterno ed abitativo dall’inquinamento acustico in attuazione della legge 26 ottobre 1995, n. 447

Infrastrutture di trasporto in Lombardia

Elenco Nazionale dei TEcnici Competenti in Acustica

Data ultimo aggiornamento: 31/03/2023

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31/03/2023

Data inserimento: 31/03/2023

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31/03/2023

Struttura responsabile della pubblicazione: Comunicazione

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