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Che cosa può fare il cittadino in caso di rumore molesto?

Il cittadino che ritiene di essere disturbato da elevati livelli di rumore che possono essere determinati dall’esercizio di attività produttive, sia di tipo industriale che artigianale, da attività commerciali, pubblici esercizi o generati da una infrastruttura di trasposto, quindi dal transito di veicoli o di treni o dal sorvolo di aerei, può procedere con una segnalazione/esposto al Comune di residenza.

Il Comune, infatti, è l’ente deputato alla vigilanza e al controllo dell’inquinamento acustico e può richiedere l’intervento di ARPA, che ha il compito di supportarlo tecnicamente, per l’esecuzione di misure presso la residenza del cittadino esponente al fine di verificare il rispetto dei limiti di rumore vigenti. (art.15 Legge Regionale 13/2001).

Per questo nella sezione a destra “Per saperne di più” è disponibile una raccolta di indicazioni a supporto dei Comuni.

Il cittadino che lamenta questo problema dovrà rivolgersi al Comune per la compilazione di apposito modulo predisposto dall’Ente stesso.

Nel caso il disturbo sia causato da schiamazzi, grida o, più in generale, da rumori generati da privati, le segnalazioni devono essere indirizzate al Comando di Polizia Locale di riferimento al fine delle valutazioni di competenza.

Il Decreto Legislativo n. 152/06 rappresenta il testo unico ambientale contenente le indicazioni per la protezione e la salvaguardia dell'ambiente sul territorio nazionale italiano. Per quanto riguarda la tematica delle acque, essa è riportata nella Parte Terza del decreto, e costituisce il recepimento delle direttive europee emanate sull'argomento. 

Stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico

determina i valori limite per il rumore in riferimento alle classi di destinazione d’uso del territorio adottate dai comuni

definisce un approccio comune volto ad evitare, prevenire o ridurre, secondo le rispettive priorità, gli effetti nocivi, compreso il fastidio, dell’esposizione al rumore ambientale e fornisce una base per lo sviluppo di misure comunitarie di contenimento del rumore generato dalle principali sorgenti, in particolare veicoli stradali e su rotaia e relative infrastrutture, aeromobili, attrezzature utilizzate all’aperto e attrezzature industriali, e macchinari mobili.

recepimento della direttiva europea 2002/49/CE, che definisce le strategie per un approccio uniforme a livello comunitario ai fini della tutela dell’ambiente e della salute della popolazione dall’inquinamento acustico

avvia il processo di armonizzazione della normativa nazionale con la direttiva europea, apportando modifiche principalmente al D. Lgs 194/2005 alla Legge 447/1995

Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico

Detta norme per la tutela dell’ambiente esterno ed abitativo dall’inquinamento acustico in attuazione della legge 26 ottobre 1995, n. 447

Il Decreto Legislativo n. 152/06 rappresenta il testo unico ambientale contenente le indicazioni per la protezione e la salvaguardia dell'ambiente sul territorio nazionale italiano. Per quanto riguarda la tematica delle acque, essa è riportata nella Parte Terza del decreto, e costituisce il recepimento delle direttive europee emanate sull'argomento. 

Stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico

determina i valori limite per il rumore in riferimento alle classi di destinazione d’uso del territorio adottate dai comuni

definisce un approccio comune volto ad evitare, prevenire o ridurre, secondo le rispettive priorità, gli effetti nocivi, compreso il fastidio, dell’esposizione al rumore ambientale e fornisce una base per lo sviluppo di misure comunitarie di contenimento del rumore generato dalle principali sorgenti, in particolare veicoli stradali e su rotaia e relative infrastrutture, aeromobili, attrezzature utilizzate all’aperto e attrezzature industriali, e macchinari mobili.

recepimento della direttiva europea 2002/49/CE, che definisce le strategie per un approccio uniforme a livello comunitario ai fini della tutela dell’ambiente e della salute della popolazione dall’inquinamento acustico

avvia il processo di armonizzazione della normativa nazionale con la direttiva europea, apportando modifiche principalmente al D. Lgs 194/2005 alla Legge 447/1995

Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico

Detta norme per la tutela dell’ambiente esterno ed abitativo dall’inquinamento acustico in attuazione della legge 26 ottobre 1995, n. 447

Data ultimo aggiornamento: 23/09/2025

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23/09/2025

Struttura responsabile del contenuto informativo: Rumore e vibrazioni

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Struttura responsabile della pubblicazione: Comunicazione

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